Il Portale

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Avevo tutto quello che desideravo, o almeno così credevo.. Avventure pazze con i miei amici, rischi alti, tanti soldi, una villa.. Però, qualcosa, qualcosa mi dice che non è quello che voglio. Qualcosa mi fa capire, che in realtà ho bisogno di altro.

Salve signori, io sono Jhonstorm24. Magari non sapete molto su di me, ma se seguirete la mia prossima storia forse capirete qualcosa in più. Non so se riuscirò ad aprirmi del tutto, però ho bisogno di scrivere questa storia per liberarmi, ed anche per io poterla leggere in futuro.

Era un normale giorno d'estate e mi toccava fare da babysitter ad Arion, anche se sapevano che avremmo fatto comunque casini. Ad una certa, mi chiamò Rosa:

Rosa: Giovanni, vieni nel bosco vicino casa tua, ci vediamo là.

Io: Aspetta.. E Arion?

Rosa: Non preoccuparti, sta arrivando Paolo a casa.

In quel momento, in effetti, entrò Paolo aprendo il portone con le chiavi.

Io: Ah eccoti Paolo! Qua c'è Rosa che dice di andare in una foresta..

Paolo: Ah si, abbiamo trovato un portale e.. C'è un messaggio strano lì, meglio se vai a controllare..

Io: Ok?

E così, chiusi la chiamata con Rosa ed iniziai ad incamminarmi verso la foresta, finché non la vidi.

Io: Allora, dov'è il portale?

Rosa: Di qui, seguimi.

Io: Ok.

Ci addentrammo nella foresta e vidimo questo portale: Vi era un percorso fatto da delle pietre che portava alla sua entrata e stranamente sembrava fatto di acqua.

Io: E da quando c'è questo portale qui?

Rosa: Non lo so. Eravamo in macchina, sulla strada del ritorno, e avevamo notato qualcosa verso l'interno di questa foresta. Presi dalla curiosità, scendemmo dalla macchina e andammo a controllare, per poi ritrovarci questo portale.

Io: Ok.. Paolo diceva che c'era un messaggio, di che parlava?

Rosa: È qui, leggi tu stesso.

Io: "Jhon, entra nel portale, ci manchi!".. Ma che? È uno scherzo vero?

Rosa: No..

All'improvviso, mi spinse verso il portale ed io ci caddi dentro. Lì, trovai tutti pensieri negativi che mi circolano, senza sosta, in testa. Poi, di colpo, mi risvegliai sul mio letto, tutto sudato e agitato.

Io: E.. Era soltanto un incubo, vero? E.. Questo dovrebbe essere il mio letto?

Da lì sentii i miei chiamarmi..

Mamma: Ehy, svegliati che è ora di andare a scuola!

Io: Noooooo...

Aggiornamento: Non creerò più quella serie perché imbarazzante, quindi zitti e subite.

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