#06 Teach me sensei 1

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Ehi! i'm back⚡Siamo a fine ottobre🧡💀e sta tornando il mio periodo preferito: Coperta, ciotola di pop corn
e un film su Netflix.

Un nuovo racconto hot su Usagi
e Misaki, che confido vi possa riscaldare.
In vista di un viaggio a New York,
Usagi crea un particolare gioco
a domande per Misaki.
Tutto in inglese.

dal testo: «Ad ogni risposta sbagliata...» Prima di continuare la frase, gli alzò il maglione ad altezza ombellico. Lentamente, mentre lo guardava negli occhi. «Ti dovrai togliere qualcosa.»

⚠️: la seconda parte la trovate
di seguito.Voglio sapere cosa ne pensate di entrambi i capitoli <3

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«Misaki. Non ho mai mangiato niente di più buono.» L'uomo
si leccò le labbra, in estasi.
Quella sera Usagi aveva voluto
per cena, filetto di manzo
con vino e funghi.
Aveva in serbo per lui una notizia,
per la quale ci voleva un festeggiamento.

L'uomo richiamò alla mente di Misaki, della proposta
di un editore straniero: veder tradotto il suo ultimo libro in inglese.
Aikawa non ne aveva fatto altro, che parlarne per giorni.
Eccome se si ricordava.

«Andiamo a New York, per due settimane.»
Misaki alla notizia, non poté fare a meno
di essere emozionato. Sarebbe stata la sua primissima volta.

«Noi due?» Chiese per essere sicuro di aver sentito bene.
Usagi gli fece segno di avvicinarsi.
Misaki si chiese se volesse intrappolarlo,
in uno dei suoi abbracci. Più che probabile.
Ma non gli importava. Si era diciamo abituato.
E cosi fu.

Nell'atto di stringerlo aveva posato il capo al lato del suo cuore
«Non voglio stare senza di te, per così tanto.»
Il cuore che gli palpitava all'orecchio,
gli stava dicendo che anche per lui era così
«Questo lo sospettavo »
Il ragazzo penso che non avrebbe resistito a lungo.
A provare questo cerano le sue chiamate: partivano
Dopo neanche 30 minuti che era uscito di casa.

Contro ogni previsione di Usagi, Misaki gli si sedette sulle ginocchia.
Lo abbracciò a sua volta e gli espresse la sua felicità, con tale stretta.

«Ma non parlo una parola d'inglese.
Come faccio a...»
Usagi stava pensando anche a questo.
Gli avrebbe parlato, il giorno dopo.
«Domani ne parliamo meglio.
Ora andiamo a dormire»
dicendo ciò si alzò dalla sedia,
con lui ancora in braccio.
[...]
Arrivati in camera, l'uomo adagiò il castano sul letto.
Usagi gli alzò un lembo della maglietta, aiutandolo a toglierla.
Si soffermò sul suo corpo, trovandolo bello come sempre.

«Adesso tocca a te.» Gli prese le mani e se le portò sul orlo della camicia

Usagi pensò ai primi bottoni,
Mentre Misaki agli ultimi.
Il ragazzo alla vista del suo corpo definito da muscoli, avvampò.

L'uomo lo tranquillizzò con un bacio sulle labbra.

«Non dobbiamo per forza fare qualcosa.»
Usagi sapeva essere così gentile e attento ad ogni sua necessità.

«Vorrei solo tenerti stretto a me,

per tutta la notte.» Gli prese una mano e lo invitò ad alzarsi

Se lo strinse al petto, imitando il modo

in cui avrebbe voluto abbracciarlo.Proprio così.

«Si fai pure. Mi-mi piace.»

Usagi lo trovò di una tenerezza assurdae felice gli baciò la fronte.

Lo lasciò un attimo, solo per prendere due delle sue magliette.
Quella nera la mise lui e l'altra bianca la diede al ragazzo.
Indossata la maglietta, si tolse i pantaloni.
Intanto l'uomo se lo stava mangiando con gli occhi

Junjou special M❤UDove le storie prendono vita. Scoprilo ora