Junjou special M❤U

#01 Un risveglio particolare

Ho scritto questo pezzo, con tutto l'amore
che provò per i personaggi.
Spero di riuscire a farvi sognare!
Ultima cosa: ci tengo a sapere cosa ne pensate
e se il capitolo é stato di vostro gradimento.

Detto questo : BUONA LETTURA

Il cielo era limpido e il sole attraversava le finestre della stanza.
Il piu grande si sveglio per primo, irritato dalle prime luci del giorno.
Accanto a lui riposava il tenero corpicino
del ragazzo che amava con tutto se stesso.
Il suo nome era takahashi Misaki.

L'uomo notò nel compagno il suo respiro regolare e che i capelli erano tutti scompigliati, oltre alla sue labbra distese in un sorriso rilassato.
Decise di svegliarlo riempiendo la sua fronte
di piccoli e caldi baci, per poi arrivare  a posare un bacio a fior di labbra, prima di sussurrare al ragazzo di svegliarsi

—Usagi...san— lo chiamò flebilmente il ragazzo ancora intorpidito dal sonno, stiracchiando di poco la schiena.

—Ben svegliato— disse l'uomo
accarezzandogli la schiena fino ad arrivare al culmine e....
Misaki  riusci in tempi a svincolare dalla sua presa. Usagi san al risveglio era decisamente piu pervertito del solito, ma lo scrittore prontamente lo aveva "recuperato " prendendolo per un braccio.

—Misaki penso che tu già lo sappia, é inutile opporre resistenza e inoltre non vuoi ricevere il mio personale buongiorno?— Chiese l' uomo posizionandosi sinuosamente tra le sue gambe.

—No, baka-Usagi! Non ti é bastato ieri?—
Si lamento Misaki, ancora reduce dall'amplesso della notte trascorsa.

—Dovresti saperlo! Farei l' amore con te,fino a non stancarmi— sussurrò Usagi San per poi congiungere le loro labbra in un bacio bagnato e pieno di desiderio
al quale Misaki rispose solleticando con leggerezza la lingua calda e umida dell' altro, nel tentativo di replicare i gesti dell uomo; che accidenti era proprio bravo! Troppo.

Continuando a baciarlo, a baciare quelle piccole labbra calde e umide, scese con la mano fino a accarezzare la consistenza morbida e rotonda della natica, parte del suo corpo che lo faceva impazzire e che strinse prima dirigersi verso il suo centro.

Al solo pensiero della direzione che avrebbero
preso quelle dita, sentì tutto il corpo, compreso il volto, farsi piu caldo; cosa che lo scrittore notò subito.
Com'era pudico e carino il suo Misaki in quei momenti
—Rilassati—  Gli gli ordinò con tono roco e seducente, mentre le dita inumidite dalla sua saliva  entravano nell' antro stretto e caldo del ragazzo, che distese i muscoli e accolse con un gemito, quasi sofferente, la presenza delle sue affusolate dita dentro di se.

Anche se lo avevano fatto milioni di volte,
il ragazzo sentiva sempre male all' inizio e questo Usagi lo sapeva.
Proprio per questo motivo che le sue dita cominciarono a muoversi lentamente, proprio
per prepararlo a non sentire piu dolore nel momento in cui un altra presenza più consistente sarebbe entrata in lui.

Finalmente Misaki comincio a provare piacere
da quelle premure e reagì con notevoli gemiti
che non passarono inosservati al nostro Usagi-san.

—Oh, Misaki Sei eccitato...—
Constatò l' uomo mentre faceva capolino sul volto quel suo caratteristico sorrisetto malizioso,con il quale il ragazzo aveva un rapporto amore,odio.

—Non guardare,idiota! É imbarazzante—
Protestò Misaki mentre nel intento
di diminuire l'intensità dei suoi gemiti, provò a mordersi le labbra; senza alcun risultato.

—Anche qui..lo sei— sussurrò l'uomo vezzeggiando con la lingua, quella piccola perla rosea e turgida; mentre l'altro col respiro affannato senza rendersene conto stava spingendo il bacino contro le dita del maggiore,
desiderandone un contatto più intenso.

Tolte le dita in lui, lo scrittore con voce ardente di desiderio e dolcezza sussurrò a Misaki:

— Desidero ardemente essere avvolto dal calore del tuo corpo —

L'altro in risposta  lasciò che il maggiore immergesse le dita tra i suoi capelli e si lasciò accarezzare da quella mano grande e  fredda, ma come sapeva bene, nello stesso tempo, cosi calda
da infondere calore in tutto il suo corpo.

Trovato il consenso nei verde dei suoi occhi, intrecciò le sue lunghe dita a quelle di Misaki e poi stuzzicò quel anello di muscoli con la punta,
per poi farsi strada con delicatezza dentro di se;
all' interno di quelle pareti che riuscirono  contenere interamente il suo desiderio di uomo e nelle quali vi trovo un rifugio caldo e umido.

Appena una lacrima scese sulla guancia del giovane, l'uomo dolcemente scese sul viso, raccogliendo essa con le labbra
—Misaki...tutto bene?—
—Si,Continua ...—
Dopo quel consenso Usami cominciò a muoversi nel suo corpo in lenti affondi, godendo del dolce rumore dei suoi gemiti del quale non era mai sazio.

—Ti amo— gli confessò Usagi prima di congiungere le le loro labbra in un bacio di cui sentiva l'urgente bisogno, come dell aria da respirare o forse di piu.

Come le corde di un violino il corpo del giovane vibrava, sotto il potere delle  spinte dell uomo che diventavano poco a poco sempre più vigorose,              sempre più profonde; fino a che
sudati e affannati raggiunsero il massimo del piacere.

In attesa che si regolassero i loro respiri
Misaki era appoggiato con la testa al suo petto; mentre altro lo aveva stretto in una dolce morsa, mettendo un braccio intorno alla vita e una mano
tra i suoi capelli.

—Sei stanco?— Gli chiese l'uomo intuendo la stanchezza, che il compagno stava provando in quel attimo.

Ricevuto  un flebile si come risposta dal più piccolo,
Usagi-san lo depose sul letto e coprì con amore il suo corpo, lasciando la stanza.

                               [...]

Misaki venne svegliato da un odore pungente e soffocante, che era passato tra le sue narici.
Non ci mise e molto a capire di cosa si trattasse: aveva il presentimento, anzi la certezza
che il signor "brucio tutto quello che cucinò" aveva combinato uno dei suoi pasticci.
Quante volte gli aveva detto di non avvicinarsi ai fornelli? Era il solto incosciente! Comunque non poteva fare almeno di lui e delle sue attenzioni,
che tanto lo facevano sentire importante,
anche se questo non lo avrebbe mai ammesso.