Non sapeva che ora fosse quando giunse sul luogo dell'incontro, ma trovò già Tashigi lì ad aspettarla. Alla fine era venuta, allora. Il discorsetto che gli aveva fatto doveva essere servito a farla riflettere sul suo comportamento.
Se ne stava appoggiata al muro con la schiena, tenendo le braccia incrociate. L'espressione sul suo volto era austera come sempre, ma nei suoi occhi vi era una luce diversa. Era incredibile come poche parole potessero avere un impatto così potente su una persona.
Si avvicinò a lei, dopo essersi accertata che non ci fosse nessuno oltre a loro nei paraggi e che non le avesse teso una trappola.
- Sei venuta alla fine- le disse, senza mascherare il suo giubilo per la vittoria.
La spadaccina non le rispose, limitandosi a frugare nella tasca dei suoi pantaloni ed estraendone un foglio piegato in quattro, di carta ingiallita e di bassa qualità. Senza nemmeno degnarla di uno sguardo, glielo porse con un gesto di stizza.
Incurante del suo comportamento poco amichevole, che era del tutto giustificato, afferrò senza pensarci due volte quel tesoro per lei così prezioso, aprendolo e facendo scorrere avida gli occhi su quel testo che tanto aveva bramato. Le parole erano lì, impresse sulla carta, brillanti di inchiostro nero.
"Umi wa mite iru sekai no hajimari mo
Umi wa shitte iru sekai owari mo
Dakara izanau susumubeki michi e to
Dakara michibiku tadashii sekai e
Itami kurushimi tsutsumikonde kureru
Ookiku yasashiku tsutsunde kureru
Umi wa mite iru sekai no hajimari mo
Umi wa shitte iru sekai owari mo
Moshimo jibun ga kieta to shite mo
Subete shitte iru umi no michibiki
Osorete wa ikenai anata ga irukara
Obiete wa ikenai nakama mo matsukara
Susumaneba naranai aoki sonosaki e"
(L'oceano vede l'inizio del mondo,
e l'oceano conosce la fine del mondo
Perciò ci guida verso la strada che dobbiamo prendere
Perciò ci conduce verso un mondo giusto
Avvolgendo dolore e sofferenze
Avvolgendoli con grande delicatezza
L'oceano vede l'inizio del mondo,
e l'oceano conosce la fine del mondo
Anche se dovessi scomparire,
l'oceano onnisciente mi indicherà la strada
Non devo aver paura perché tu sei qui
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Requiem per una Madre
Fanfiction“Che cosa canti, Bellemere?” le aveva chiesto curiosa, come ogni bambina di quell’età. “Questa è una canzone che cantano i Marines quando un loro compagno perde la vita in battaglia. È un modo per ricordarlo e rendergli onore, accompagnandolo nel su...