Giorno 2

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Harry si sveglia tastando con la mano la conca vuota, lasciata sul materasso da Louis, si gira dall'altra parte nel tentativo di riaddormentarsi, ma non riesce a non pensare al ragazzo moro che probabilmente fino a qualche minuto prima era appiccicato a lui.

Quando, poco dopo, decide di alzarsi e uscire dalla tenda, si trova davanti Louis, con addosso solo un paio di pantaloncini, in procinto di accendersi una sigaretta.

«Fumi?» gli chiede Harry, e Louis si gira, sorpreso di ritrovarselo lì, come se non avessero appena passato la notte assieme.

«Sì, però solo qualche volta, quando sono in ansia per esempio.» Risponde Louis, dando le spalle a Harry per fare un tiro.

«Ah, capisco. Vuoi mangiare qualcosa? Potremmo trovare un bar lungo la strada.» Chiede Harry e Louis annuisce.

Passati una ventina di minuti, dopo essersi sistemati per uscire, salgono nuovamente in macchina per riprendere il viaggio verso la prossima destinazione: il parco nazionale del Coorong.

Harry decide di farsi un breve riposino mentre Louis guida e, anche se il più piccolo non se ne accorge, Louis passa più tempo a guardare l'altro ragazzo che a guardare la strada.

Dopo un'oretta e mezza di macchina e almeno tre pause diverse per colpa di tutta l'acqua che ha bevuto Harry prima di partire, arrivano finalmente al parco nazionale.

«Finalmente siamo arrivati, non ce la facevo più a guidare.» Esclama Louis.

«Avresti potuto dirmelo Louuu, avrei guidato io.» gli risponde un po' scocciato Harry.

«Eri così carino da addormentato, come avrei potuto svegliarti?» dice Louis sorridendo, e Harry, giustamente, diventa completamente rosso in viso.

Louis nel frattempo era sceso dalla macchina e stava iniziando a camminare in direzione del punto informazioni, parlando con l'altro ragazzo delle varie attività proposte dal luogo.

«Possiamo andare in kayak, se ti va» gli dice Louis.

«Sii sarebbe bellissimo, inoltre, non so se ti possa interessare, ma ci sarebbe una specie di percorso che si può fare con il quattro-ruote.» gli propone Harry.

«Oddio si ti prego facciamolo, sembra fighissimo.» risponde Louis elettrizzato.

Qualche ora dopo, bagnati fradici dopo quella breve avventura in kayak, decidono di fermarsi in un chioschetto nel parco per mangiare qualcosa.

«Harry se vuoi possiamo passare un attimo per la macchina e prendere qualcosa di asciutto, ti ammalerai se rimani tutto fradicio» dice preoccupato Louis.

«Lou, figurati se mi ammalo così, fanno come minimo 35 gradi qui fuori» risponde scherzosamente Harry, sorpreso dalla gentilezza dell'altro ragazzo.

«Oh, giusto giusto scusami...» dice Louis imbarazzato.

Decidono, appena finito di mangiare, di andare a fare quell'escursione in fuoristrada di cui avevano parlato quella mattina.

«Comunque non sapevo che si potessero fare cose così da queste parti, non vedo l'ora!» dice il ragazzo più grande sorridendo ed Harry lo guarda un po' incantato, consapevole che vorrebbe vedere un sorriso così davanti a sé per tutta la sua vita.

Appena salito su quel fuoristrada, Harry si pente moltissimo di aver (addirittura!!) proposto una cosa così.Ma, mentre lui era completamente terrorizzato, Louis sembrava così felice di fare quest'esperienza che alla fine cede e decide di rimanere su. L'altro ragazzo, in realtà, ha già capito tutto e, per tranquillizzare Harry, gli mette una mano sulla coscia che, per fortuna, o sfortuna del più giovane, lascia lì per tutta la durata del viaggio.

Ti dedico le autostrade che portano al mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora