-E' un angelo.- sospirò Ray, che guardava nella sua stessa direzione.
Kaya alzò gli occhi al cielo automaticamente. -Dillo a lei, codardo che non sei altro.- lo stuzzicò.
Ray aveva la sua stessa età, anche se lei sospettava di essere di poco più grande di lui, ed era il suo migliore amico nella Compagnia; era entrato subito dopo Pan e poco prima di Flaminia, di cui si era innamorato dal momento in cui lei lo aveva guardato, ormai circa due anni fa. Diciamo che il progetto della Compagnia era nato quasi naturalmente, ad Edmund doveva piacere molto raccattare i vari randagi che incontravano la sua strada. Per un bel po' di anni furono solo Edmund e Kaya, poi la sorella di Edmund morì e gli lasciò il pargolo Gregory, praticamente in fasce. Pan, il quarto membro, arrivò nella vita di Kaya quando lei aveva sui tredici anni, e lui stava per farne diciannove. Si ricordava ancora il momento in cui lo vide per la prima volta, ebbe un tuffo al cuore e sentì il respiro spezzarsi d'improvviso, seguito da un leggero maldipancia. Non capiva cosa le stesse succedendo, ma non riusciva a staccare gli occhi dai suoi, era come stesse cercando di guardarlo meglio, passava dall'occhio destro a quello sinistro e sentiva una sensazione di benessere che la portava a.. sorridere. Insomma, Pan era estremamente bello, veniva dalla Distesa dei Dremi ed aveva i tipici occhi chiari e la pelle abbronzata del sud, e lei non aveva mai saputo perché aveva abbandonato le altre Aquile per venire nel Regno di Vor, aveva solo pensato che doveva essere stato un gran bel viaggio dato che li separava un oceano. Pan era abbastanza riservato e lei era sempre stata troppo timida per chiederglielo, ma era sicura che Edmund lo sapesse altrimenti non lo avrebbe mai preso con loro. Le motivazioni, comunque, dovevano essere abbastanza cupe perché appena arrivato aveva un'aria tetra e melanconica.
Comunque sia, due anni dopo trovarono un altro randagio. Ray stava viaggiando da solo e li aveva incontrati chiedendogli riparo per qualche notte: non era abituato al freddo di Vor e lui veniva dall'afoso stretto di Caan; lì le giovani Tigri erano obbligate a fare un considerevole periodo di addestramento nel mondo esterno e venivano inviate oltre confine ad esplorare.
Ray aveva sempre detto che a prescindere ne sentivano il bisogno innatamente, era la loro natura, e che prima o poi però dovevano tornare tutti, non potevano sottrarsi alla legge. Era arrivato sorridente e spensierato nella loro quotidianità, con i capelli ricci ed arruffati ed un sacco in spalla. Con lui aveva decisamente solidificato il concetto di "famiglia" nella sua testa, ed inoltre era l'unico che riusciva veramente a farla sentire a suo agio con se stessa.
Circa qualche mese dopo fu Flaminia che chiese di Edmund, si era sparsa la voce della Compagnia.
Dopo aver così tante persone a suo carico Edmund dovette inventarsi un lavoro per far sopravvivere tutti, non bastava più la casa della sorella poco fuori le mura ed il piccolo orto che tenevano poco e male. Le opzioni scarseggiavano e scelse una barbaria per sopravvivere: cacciare i draghi.
Nel Regno di Vor c'era un serio problema di draghi, il cui ambiente naturale della maggior parte era proprio il clima ostile e frastagliato delle montagne fredde degli Orsi. Negli ultimi decenni inoltre si erano moltiplicati e c'erano pochi cacciatori che riuscivano ad affrontarne uno senza perdere almeno un arto. Ma l'unione fa la forza e Kaya e Pan erano già stati iniziati da Edmund all'arte del combattimento –nel Regno di Vor serviva saper sopravvivere- e Ray sapeva combattere da quando era nato e così era nata l'idea di costituire una compagine di cacciatori in grado di catturare le creature e consegnarle al Re e la Regina.
Quello che poi veniva fatto ai draghi, Edmund non voleva saperlo. Gli bastava dar da mangiare a suo nipote e gli altri membri della sua famiglia acquisita.
Flaminia aveva bussato alla loro porta di legno, chiedendo asilo. Un'altra Aquila che a quanto pare era fuggita dalla Distesa dei Dremi.
Pan ed Edmund la misero a lungo alla prova: cosa poteva aver fatto Flaminia per essere stata cacciata dal popolo più blando delle quattro terre? Lei tentò in tutti i modi di far vedere cosa sapeva fare e cosa più importante dimostrò di saper combattere, in modo molto tecnico e preciso anche, sapeva anche parlare bene, leggere, conosceva le piante e sapeva cucinare, sapeva costruire trappole efficaci.. Insomma, non c'era una cosa che non sapesse fare. Edmund dovette mollare la presa, serviva una persona come lei all'interno della Compagnia. Inoltre Gregory l'adorava.
Flaminia, dopo essere stata accettata all'interno del gruppo, rivelò ad Edmund la sua storia in segno di gratitudine. Kaya lo sapeva perché gliel'aveva detto Ed, e nonostante avesse insistito molto, lui non gliel'aveva mai rivelato.
-Diciamo solo che è fuggita per una ragione valida.- tagliò corto.
Anche Flaminia aveva gli occhi chiari delle Aquile, non come Pan che li aveva di un verde languido e calmo, i suoi erano di uno scintillante celeste, e da quando la conosceva portava con sé i suoi nunchaku legati alla corda del suo vestito. Dopo un iniziale momento di riluttanza di Pan, lui e Flaminia fecero subito amicizia, uno di quei legami stretti e naturalmente familiari con cui nessuno poteva competere. Kaya e Ray li osservavano silenziosamente mentre vedevano il loro legame crescere e maturare; c'era anche da dire che avevano più o meno la stessa età, poiché quando era arrivata Pan aveva ventun anni e lei venti, e mentre loro due si confrontavano sulle erbe medicinali e su altre conoscenze in comune, Kaya e Ray facevano ancora le gare di tuffi nel fiume.
Comunque, Flaminia era entrata nel cuore di tutti, cosa che invece non si poteva dire dell'ultimo membro acquisito pochi mesi prima dalla Compagnia.
Era senza dubbio il migliore cacciatore fra di loro, il suo nome era Piotr, e veniva dalla Terra di Lassey. Era un serpente capace, aveva lo sguardo affilato e tutti i cinque sensi sempre attenti e sulla difensiva. A Kaya faceva quasi paura. Era più grande di lei di dieci anni e nessuno, a parte Edmund, sapeva perché fosse lì. Un giorno all'inizio dell'estate degli uomini si presentarono fuori la porta, consegnarono una lettera a Ed, che la lesse rapidamente e controvoglia. Kaya era lì insieme a Pan, videro le sopracciglia aggrottate di Edmund e si scambiarono uno sguardo allarmato: faceva così solo quando qualcosa non andava. Quella lettera venne poi bruciata la sera stessa da Ed, non ne rimase traccia. E qualche mese dopo arrivò Piotr, si poteva ben capire che per Edmund non fosse ben accetto ma non fece nulla per non dimostrarsi cordiale nei suoi confronti. Un po' rude e distante, ma ci stava provando.
Per Pan invece fu subito antipatia a pelle: un'aquila e un serpente con i loro caratteri nella stessa casa.. Kaya sapeva che sarebbe stato un disastro. Inoltre Pan se la era presa molto per non essere stato incluso nella decisione di accettare Piotr nella Compagnia, il che aveva portato cattiva aria anche nel rapporto con Edmund, che gli aveva ricordato chi prendeva decisioni.
Non le migliori premesse per un nuovo membro, unite anche al fatto che Kaya, come tutti, aveva visto la reazione di Piotr una volta che l'aveva vista: le sue labbra sottili si erano schiuse e le sue narici si erano allargate. Era come se la volesse attaccare.
-..Kaya?- sibilò.
La ragazza rabbrividì.
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La Compagnia dei Cacciatori di Draghi
FantasyKaya ha diciassette anni ed è una cacciatrice di draghi, o almeno vuole diventarlo a tutti gli effetti; ha vissuto una vita all'insegna dell'avventura nella Compagnia, di cui fanno parte Edmund, Pan, Gregory, Ray e Flaminia. Solo di recente si è agg...