Capitolo III

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-...Kaya?- 
Calò un silenzio innaturale, anche il bosco intorno a loro si quietò per un attimo. 
Negli occhi di Piotr, scuri e affilati, la ragazza era sicura di aver visto qualcosa.
Era come se l'avesse riconosciuta. 
Come poteva essere?
Il Cacciatore davanti a lei, poi, le tese la mano e la invitò a stringerla.
E il silenzio si placò di nuovo.
-Sono Piotr. Edmund mi ha parlato di te.- 
A Kaya sfuggì lo sguardo veloce che Piotr diede ad Edmund, riabbassando poi gli occhi su di lei, ma a Pan invece no. Pan aveva visto tutto.





-E'.. strano. Non credi?- Ray stava finendo di intagliare una spada di legno da regalare a Gregory per il suo tredicesimo compleanno. Erano seduti sul ramo di un albero, appesi a chiacchierare del più e del meno come al solito al crepuscolo.
-Chi? Piotr?- Kaya sapeva benissimo che si riferiva a lui. 
Ormai Piotr era arrivato da un paio di mesi, ma l'aria continuava ad essere pesante ed i rapporti intorno alla Compagnia si stavano facendo sempre più complessi senza che loro potessero fare altro che stare a guardare. Come al solito.
-Si, oggi ho sentito che discuteva con Pan sul nuovo ordine.-
Strano, non discutono mai. Pensò Kaya.
Quella mattina era arrivata un'altra lettera col sigillo reale; c'era un drago che stava "radendo al suolo Falsen", la prima cittadina a Nord Ovest delle mura. Quando Edmund l'aveva letta davanti a tutti si era messo a sghignazzare amareggiato. 
-Radendo al suolo. Avrà si e no bruciato qualche albero sotto la montagna.- sospirò. -Poveri draghi.- e non aggiunse altro, dicendogli solo di preparare l'equipaggiamento per il giorno successivo.
Loro a Falsen ci erano già stati, la cittadina era un tipico agglomerato di casette di legno e pietra strette fra due versanti di montagne. Chiusa fra pini alti e stretti, sembrava quasi volesse nascondersi al resto del mondo, peccato che essendo rialzata di parecchi metri rispetto a Vor, dall'alto si poteva vedere la capitale in tutta la sua rigida maestosità.
Per arrivarci c'erano due modi: essendo la loro umile casetta situata nella parte a sud fuori dalla città, potevano attraversare le mura ed uscire dal lato nord, oppure circumnavigarle.
Entravano di rado a Vor, ad Edmund inoltre non piaceva molto dare nell'occhio, e spostandosi con due carovane piene di armi non sarebbero certo passati inosservati. Perciò la via più semplice era quella di girare intorno alla barriera di pietra che si chiudeva ad anello, con due sole entrate ed uscite, e sperare di non incontrare problemi sulla loro strada.
-Ci metteremo una giornata intera.- sbuffò Kaya, saltando giù dall'albero. 
-Si, ed io starò con Flaminia. Mi dispiace.- non fece in tempo a dirlo mentre scendeva atleticamente anche lui che la ragazza cominciò a protestare.
-Non puoi lasciarmi con loro due.- lo minacciò. -Ray, ti prego.- 
Prima, quando non c'era Piotr e dovevano spostarsi per gli ordini, i carri erano canonicamente divisi con Flaminia, Gregory ed Edmund che ne guidava uno, e Kaya, Ray e Pan che guidava l'altro. Dal nuovo acquisto invece le cose erano cambiate; questa era solo la seconda volta che si muovevano in sette ma Ray aveva già specificato di preferire la compagnia di Flaminia a quella di Kaya.
-Quanto sei esagerata, è solo un giorno. Non dovete parlarvi.- cominciò ad incamminarsi verso casa.
-Facile per te, quei due si odiano. Ed io devo starci per ore.-
-Guarda il lato positivo, sei con Pan.- ammiccò Ray, sorridendole da sotto i baffi in tono canzonatorio. 
-Non sono disperata come te.- lo rimbeccò inferocita. 
-Almeno io sono coraggioso, però.- Ray, che amava punzecchiarla, cominciò ad accelerare il passo.
-Sei uno sporco traditore.- Kaya lo prese alle spalle con la sua lancia, da cui non si separava quasi mai, e spinse lievemente sul collo senza usare forza. Ray di tutta risposta fece saltare la spada di legno dalla sua mano e la impugnò al contrario, colpendo Kaya al costato.
La ragazza fu costretta a lasciare la presa con un singulto. 
-Beh, la spada funziona.- ridacchiò Ray, e quando si girò per controllare come stesse Kaya lei era già andata via. 
-Kaya! Dai, mi dispiace!- 
Fu quasi sicuro che lei gli urlò qualche insulto, ma non lo riuscì a decifrare. 







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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 05, 2023 ⏰

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