Capitolo 2

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Se non fosse stato Natale probabilmente Toni avrebbe avuto da ridire sul fatto che solo il piano terra di Thistlehouse avrebbe potuto ospitare almeno tre famiglie del South Side e non si sarebbe fatta scrupoli nel sottolinearlo a più riprese, anche a costo di rovinare la festa a tutti i damerini che in quel momento stavano sfilando davanti a lei. Ma nemmeno il suo sangue Uktena l'aveva resa tanto risoluta da sprecare l'occasione di un tête-à-tête, il biglietto che aveva trovato nel suo armadietto lo definiva così, con Cheryl Blossom.

Nonostante l'accoglienza brusca con cui la rossa aveva dato il benvenuto a lei e al resto dei Serpents alla Riverdale High, qualcosa era scattato nel trovarsela davanti e si conosceva abbastanza bene da sapere che in un modo o nell'altro avrebbe trovato il modo di soddisfare il desiderio che da un paio di mesi la solleticava e quale occasione migliore della festa organizzata dalla diretta interessata?

Era perfino riuscita a convincere Jughead ad accompagnarla, a discapito delle sue insistite proteste. Sapeva che lui e Betty avevano rotto da poco ma non poteva permettergli di rimanere chiuso nella roulotte, con il suo romanzo come unica compagnia, per sempre e prima o poi l'avrebbe ringraziata per la premura o, se non altro, per il cibo gratis su cui si era fiondato senza perdere tempo.

Toni appese la giacca sull'appendiabiti dell'ingresso e lanciò un'occhiata allo specchio nel corridoio: top verde e pantaloni di pelle si erano dimostrati una scelta vincente. Avrebbe chiesto consigli a Fangs sul vestiario più spesso.
«Antoinette Topaz» la voce di Veronica sovrastò la musica che già inondava la casa « Benvenuta.»
«Com'è che sei tu a fare gli onori?»
«Oh, Cheryl sta già ballando. Posso accompagnarti da lei però.»
La nonchalance della latina nel formulare la proposta non riuscì ad ingannare Toni, che notò la scintilla di malizia che serpeggiò nel suo sguardo, ma non era nelle sue intenzioni opporsi a tale invito, dopotutto era lì per lei.
Individuare la padrona di casa non fu facile come aveva immaginato: la stanza era gremita di persone e i riflessi verdi, rossi e oro delle decorazioni si infrangevano sul lampadario, non ci avrebbe giurato, ma era piuttosto sicura che si trattasse di cristallo autentico, andando a confondere le figure degli invitati.
Veronica tuttavia, sicuramente più esperta di quanto fosse lei in merito a simili ambienti, ci mise un attimo ad avvistare Cheryl e Toni ebbe appena il tempo di vedere la mora allontanarsi in compagnia di Betty che si trovò faccia a faccia con la Blossom.
D'istinto le poggiò le mani sui fianchi, iniziando a muoversi a ritmo di musica; non riuscì a carpire la reazione della rossa, ma non la sentì ritrarsi.
«Ciao.»
«Ciao.»
«Bella festa!»
«Lo so.»
Di certo non poteva dire che la modestia rientrasse nelle sue qualità, ma del resto non c'era nulla di modesto che potesse essere associato a Cheryl.
«Ho ricevuto il tuo biglietto. Era molto» Toni afferrò la mano dell'altra e le fece fare una piroetta, che si concluse con i loro visi a un soffio di distanza  «Esplicito.»
Cheryl sorrise: l'aveva messo in conto che l'aiuto fornitole da Veronica non si sarebbe limitato ai semplici luogo e orario, la sua amica non era famosa per la sua discrezione.
«E qual è la parte che ti è piaciuta di più?» chiese, in parte curiosa di sapere fin dove si fosse spinta la latina in parte desiderosa di sentire quelle parole pronunciate dalle labbra invitanti della Serpent.
«Non so decidermi tra Natale di ardente passione e per un regalo sotto di me. Cioè, di te.»
Toni ammiccò, strusciandosi a ritmo di musica addosso a Cheryl, poi aggiunse «Credo sia giusto che io lo riceva, non credi?»
«Assolutamente d'accordo.»
Cheryl intrecciò le dita a quelle di Toni e facendosi largo tra le altre persone, un mero contorno nel caso in cui l'unica persona che davvero voleva lì con lei avesse deciso di non presentarsi, la guidò fino alla sua camera.
Quando la porta si chiuse alle loro spalle un silenzio carico di aspettative e di un leggero imbarazzo calò tra loro.
Il timore di essere stata troppo avventata impedì alla Vixen di muovere il primo passo, ma la dolcezza nello sguardo dell'altra bastò per sciogliere il groppo che all'improvviso le si era formato in gola e, ancora esitante, si sedette sul bordo del baldacchino.
Toni non aspettò che glielo chiedesse per raggiungerla e nello sdraiarsi di fianco a lei fece sfiorare le loro gambe, quelle di Cheryl nude sotto il vestito rosso che indossava.
«Wow, è un sogno.» esalò la Serpent inebriandosi dell'odore di ciliegia, lo stesso di Cheryl che pervadeva ogni centimetro della stanza.

La rossa si perse nei lineamenti esotici di Toni e nel modo adorabile in cui le sue labbra si erano arricciate, per non parlare di quella stupenda cascata castana e rosa che erano i suoi capelli: avrebbe passato giorni ad accarezzarli.

Si chinò verso di lei, una mano adesso poggiata sulla coscia della ragazza, e i loro occhi si incatenarono, mentre i respiri di entrambe acceleravano man mano che la distanza tra le loro bocche diminuiva e il mondo intorno a loro perdeva la sua compostezza. Non ci fu più esitazione.

Le labbra rosse dell'una catturarono quelle dell'altra, muovendosi all'unisono, e subito la lingua di Toni cercò quella di Cheryl e poi non furono più due corpi separati ma un'unica entità le cui parti si erano finalmente ritrovate, e al piano inferiore era la voce di Mariah Carey (cantante di All I want for Christmas) a cantare e non c'erano parole migliori che avrebbero potuto descrivere ciò che le due desideravano in quel momento.

Entanglements of the HeartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora