2 capitolo

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Sono appena arrivata in Italia, è bellissimo quì,e so che mi troverò bene.Non ho problemi con la lingua mio papà è italiano, perciò, mi devo concentrare sulla mia carriera e nient'altro.

Il volo è stato tranquillo, l'ho passato a osservare le nuvole, leggere e rispondere ad alcuni miei fan, che mi davano un imbocca al lupo per la mia nuova tappa.

Arrivo all'hotel, quello dove alloggiano le mie compagne di squadra, il Novara.
<<Ben venuta!!>> Mi accoglie una voce squillante alle mie spalle, mi volto e alcune ragazze mi guardano sorridenti.
<<Sono Katia>>dice una ragazza dai capelli rossi,
<<Io Sasha>>
<<Mariem>>
<<Io invece sono il capitano, Samanta, benvenuta>>
<<Grazie mille, io sono Nataly>> le ringrazio prendendo le mie valigie.
Sono in stanza con Samanta, è una ragazza molto carina e determinata allo stesso tempo e sono felice di stare con lei, è molto educata come ragazza.
Più tardi andrò in palestra a lavorare un po' con pesi e macchinari vari, così da riprendermi un pochetto dal volo.

Le mie compagne sono tutte molto impegnate, non so quando conoscerò il nuovo allenatore e tanto meno chi debba essere.
<<Allora gli allenamenti iniziano alle 8.30 fino 12.00 perciò la colazione è alle 7.00, alle 13.00 si mangia, alle 15.30 fino le 16.00 si fanno pesi poi di nuovo in palestra fino le 18.30/19.00 in fine la cena è alle 20.00, è un grande e impegnativo programma ma vedrai che tutto andrà bene>> mi spiega veloce Mariem mentre giochiamo a carte con il resto della squadra, sospiro << lo spero>> dico ridacchiando.

Dalla porta dell'hotel entrano alcuni ragazzi, 9 o 10, gli osservo un po', sono in divisa, la stessa divisa che hanno dato a me questo pomeriggio <<È la nostra squadra maschile>>spiega Sasha, salutandoli,<<Il giovedì ci alleniamo insieme quindi li conoscerai tranquilla, strada libera nessuno di loro è fidanzato>>ride Katia, spalanco gli occhi e gli do una leggera pacca sul sedere <<Sono quì solo ed esclusivamente per la pallavolo, non ci penso proprio a un ragazzo!>> Dico quasi urlando, i ragazzi si girano verso di me, che imbarazzo, mi schiarisco la voce <<Vado in camera a domani>> le saluto alzandomi e passando davanti ai ragazzi, bene domani è giovedì e ci dovrò parlare, che stress.

O SI VINCE O CI SI ARRENDEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora