Capitolo 3

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~Pov Andrea~

"Posso mai essere tanto coglione da dimenticarmi di avere uno strappo? Si, a quanto pare si. Ho appena fatto un'altra radiografia e adesso sono di nuovo nella stanza dove mi hanno portato stamattina, e aspetto sempre la stessa dottoressa. Che fortuna, almeno la rivedo. Cavolo io sono sicuro di aver già visto quegli occhi, ne sono certo. Ma lei... ma che vado mai a pensare. Coglione non una, due volte. Mentre penso a questo entra lei con delle lastre in mano.
<Ha una distorsione>
<Anche? Perfetto> Dico mettendomi una mano in fronte.                                                                                    <Pensi alla proposta di prima e mi faccia sapere>                                                                                                    <Va bene> Mi saluta cortesemente ed esce dalla stanza, resterò in osservazione per un pò, non so perché. Ne approfitto per riposarmi qualche minuto, questa notte è stata orribile. Ho dormito poco e ho fatto un sogno che non facevo da tanto ormai. Ho sognato Beth, prima mi tormentava, non volevo neanche dormire più, ogni notte lo stesso sogno, il buio poi lei e poi di nuovo buio. Questa volta però non è stato così, ho sognato che mi sorrideva. Ancora non mi rassegno alla sua morte, non ho neanche visitato la sua tomba, per me lei non è morta. Non concepisco neanche lontanamente questo pensiero. Semplicemente non è possibile. Mentre rimuginavo su questo sogno, come un cretino, mi sono alzato per andare in bagno e appena ho appoggiato la gamba ho sentito un dolore allucinante e sono caduto; fortunatamente c'era Jess in salone che ha sentito un rumore ed è salito da me. Prima la dottoressa mi ha proposto il ricovero, però non so se accettare, preferirei stare tranquillo a casa mia, ma se faccio qualche altro danno non so se riuscirei a tornare in forma per il provino. L'opzione migliore è solo accettare, così quando torna la dottoressa glielo riferisco e nel giro di un'ora sono sistemato in un'altra stanza.     

~Pov Bella~

Sono in clinica da appena 5 minuti e già non so dove mettere le mani, Danilo oggi ha preso un giorno libero quindi devo fare anche le cose che fa lui di solito. in questo posto è indispensabile, in pratica fa tutto lui. <Dottoressa allora, si faccia aiutare da Rosa se vuole, deve sistemare la paziente di ieri per l'operazione e poi fare il giro delle visite come tutti i giorni, deve far sistemare questi documenti e penso anche alcune dimissioni> Il dottor Bianchi continua ad elencarmi tutte le cose da fare oggi e penso che non finirò mai; così metto subito il camice ed inizio la mia giornata. Per prima cosa vado a preparare la signora della stanza 15 per l'operazione e vado ad accertarmi che stiano preparando anche la sala. <Ci manca tanto?> <No dottoressa potete portare già la paziente il medico arriverà tra una decina di minuti> <Va benissimo> Torno indietro e mi faccio aiutare a portare la paziente in sala e poi la lascio alle cure dell'infermiera e dell'anestesista, mentre io mi sistemo. Dopo pochi minuti arriva anche i dottore così iniziamo.

<Si rende conto che ha fatto tutto lei? Io sono sempre più stupito dottoressa, lei è venuta qua per imparare e invece sa già tutto e ha appena vent'anni> <Non era nulla di complicato dottore è un'operazione che avevo già visto e non è stato difficile rifarla> Il medico è a bocca aperta mentre parlo. <Noi non trattiamo professionisti dottoressa, casi più complicati arrivano raramente, perché è venuta qui invece di andare dove può imparare davvero?> <Devo consolidare prima le mie basi, poi penserò ad accrescere altre capacità, poi mi avevano detto che questa è una delle clinica migliori di tutta la città quindi mi sono fatta assegnare qui> <Davvero esemplare dottoressa, non se ne vedono spesso di persone come lei>

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 06 ⏰

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