Capitolo 7

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Kyle's pov:

Mi lasciai Dante alle spalle e mi feci spazio tra la folla che ballava tra le luci e la musica rimbombante.
Non mi fu difficile trovare la cucina, perché l'avevo già adocchiata una volta messo piede in questa casa.
Gli occhi andarono subito alla ricerca di acqua, qualcosa di fresco, ma trovarono soltanto super alcolici di ogni tipo.
Non avevo intenzione di ridurmi come quella sera al pub, perciò senza troppi giri aprii il frigorifero e trovai qualche bottiglia d'acqua.
Mentre riempivo il mio bicchiere di carta, una mano mi si poggiò sulla spalla.

«Ehi, stai bene?»

Era Esmeralda, ma prima che potessi darle una qualsiasi risposta, bevvi quell'acqua fresca che servì a placare ciò che la mia testa non riusciva a placare in quel momento dopo l'accaduto col fratello.

«Sì io... io sto bene.» Mi sforzai a dirle con un sorriso tirato.

«Sei sicuro? È successo qualcosa lì dentro?»

Non le avrei mai confessato una cosa simile, non sapevo nemmeno se l'avrebbe presa male o no.
Lei era sempre stata la prima a dirmi di stare lontano da suo fratello, che non era uno affidabile e che di relazioni stabili lui nemmeno ne conosceva il termine.
Amava divertirsi, questo era evidente a tutti, persino ad uno stupido come me che cadde nella sua trappola nonostante fosse consapevole a cosa andasse incontro.

La mia attenzione fu catturata proprio nel salone stesso, dove intravidi Dante con una ragazza bionda, mano nella mano, ed erano diretti probabilmente in una delle camere di sopra o addirittura nei bagni.
Infondo non mi potevo aspettare altro da lui.
Quel bacio non aveva nessun significato e nessun valore, era stato soltanto uno dei tanti baci e niente di più.
Quella fitta che sentii al petto, quella la ignorai completamente.

«Kyle? Sei assente. Mi dici cos'è successo?»

«Non è successo niente lì dentro. Sono solo stanco.»

Me la scampai con quella semplice frase, la notte prima dell'incontro di boxe.
Tuttavia rimasi con Esmeralda fino al termine di quella festa, ma di Dante non seppi più nulla, era sparito con quella bionda e forse fu meglio così.
Il grande giorno arrivò e quella stessa mattina messaggiai per tutto il tempo con Oliver che sembrava più teso che mai.
Si era allenato molto in quella settimana, certo, però mi confessò che il suo avversario era un tipo tosto, molto più forte e che aveva persino vinto premi importanti in tutto il mondo.
Io mi limitai a fargli forza e dargli un po' di coraggio, nonostante non ne capissi un tubo di quello sport.

Esmeralda si era proposta per venirmi a prendere e andare insieme all'incontro, ma Oliver fu più veloce di lei, perciò accettai di andare con lui.
Sebbene lo conoscessi da poche settimane, era sempre stato dolce nei miei confronti.
Prima di ogni lezione mi portava della cioccolata calda o qualche snack al cioccolato bianco che sapeva che amavo da impazzire.
Più volte era capitato che ci scambiassimo gli appunti e che qualche volta capitavamo anche nei banchi insieme, solo quando c'era posto libero per entrambi.
Speravo che col tempo questa cosa potesse diventare altro, perché i presupposti c'erano.
Solo il tempo avrebbe dato le risposte.

La mattina di quel venerdì rimasi a casa a studiare e recuperare un po' del programma perso.
Utilizzai tutto il tempo disponibile anche per portarmi avanti con lo studio, con degli occhiali neri da riposo sul naso e il cibo quasi finito sul mio comodino.
Studiare con il computer era risultato davvero più comodo, ma anche super stancante per gli occhi.

Il tempo volò via come acqua ma mi fermai con lo studio un'ora prima dell'incontro, giusto il tempo per prepararmi.
Stavolta non misi nulla di impegnativo, optai per un jeans blu chiaro, una maglietta bianca a maniche corte e sopra un cardigan anch'esso smanicato con i quadretti verdi e gialli, totalmente nella mia comfort zone ma soprattutto tanto comodo.
Aggiustai davanti lo specchio quei capelli biondi scombinati, anche se con il pettine riuscii a fare ben poco: i ciuffi ricadevano fastidiosi sul mio viso, ricoprendo parte delle sopracciglia.
Finii il tutto con il profumo e con un balsamo per labbra alla ciliegia, il mio preferito in assoluto.
Riuscii a prepararmi in tempo ma non mi avanzarono minuti per potermi dedicare ancora a quei capelli orribili, visto che al cellulare arrivarono una serie di messaggi da parte di Oliver che mi avvisavano del suo arrivo.

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