18. Escape (Prima parte)

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GRACE'S P.O.V

Mi guardo allo specchio per la centesima volta nel tentativo di sistemarmi i capelli. Eloise ha avuto la brillante idea di lisciarmeli, incurante del fatto che ci troviamo nel paese in cui il tasso di umidità è al duecento percento ogni giorno, e prima della fine della serata avrò le sembianze di un porcospino.

Ancora non mi è chiaro il motivo per cui sono riuscita a farmi incastrare in questa serata fra donne, ma ormai è troppo tardi per rifiutare.

Abbasso con insistenza il vestito nero che indosso, avrei voluto optare per un altro colore, ma aprendo il mio armadio ho trovato solo nero, grigio, nero e ancora grigio, a Mad verrebbe un infarto se vedesse i miei ultimi acquisti.

È passata una settimana ormai dal ritorno da Parigi e sto bene, non ho più avuto ricadute e le cose con Gregg sembrano andare a meraviglia. Sono alla costante ricerca di un difetto in lui, ma nonostante stia impiegando tutti i neuroni di cui sono stata dotata alla nascita, non sono giunta a nessuna conclusione.

"Grace, Jamie sarà qui a momenti", esclama Eloise affacciandosi alla porta del bagno.

È bellissima. Il rosso le dona incredibilmente e sono certa che stasera molti degli occhi della popolazione maschile del locale, saranno puntati su di lei. "Hai intenzione di far morire qualcuno?" domando voltandomi.

La mia amica arrossisce portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. "No, Jamie mi ha semplicemente informato della lista dei clienti abituali del locale, e ho deciso di trasformarmi nella ragazza intraprendente che per natura non sono. Sarà un fiasco totale, ma si vive una volta sola e per Mr. Tomlinson questo e altro!"

No, no, assolutamente no. Ho trascorso l'intera settimana ad evitare tutto ciò che mi riportasse a lui; oggetti, canzoni, e soprattutto luoghi in cui per uno scherzo del destino avrei potuto incontrarlo, non ho intenzione stasera di rovinare tutto.

"El!" la rimprovero. Lei sa tutto, sa cosa mi passa per la testa, sa quanto io stia cercando di impegnarmi sul serio con suo fratello, quindi perché mi sta voltando le spalle proprio ora?

"Grace ferma la tua mente, lui non ci sarà, Jamie mi ha assicurato che è impegnato da un'altra parte stasera, quindi puoi stare tranquilla. Sarà davvero una serata divertente e non permetterò a niente e nessuno di rovinarla!"

Sapevo che sarebbe stata una cattiva idea, non avrei dovuto lasciarmi trasportare dall'entusiasmo di Jane ed Eloise, invece eccoci qui.

Il campanello suona interrompendo il flusso di pensieri che altrimenti avrei riversato sulla mia bellissima amica. "Vado a recuperare i cappotti, ti aspetto in salotto", afferma scomparendo dalla mia visuale.

Sospiro riportando lo sguardo sulla mia immagine riflessa. Non mi sono mai guardata tanto allo specchio come in quest'ultimo periodo. Non sono mai stata vanitosa e di certo non lo diventerò mai, ma lo specchio mi permettere di vedere quello che tutti vedono. Quello che io vorrei vedere nei miei occhi ogni giorno, ma che non c'è più.

Sforzo un sorriso sentendo dei passi nel corridoio. Devo sbrigarmi, Jane mi ucciderà se arriviamo tardi per colpa mia.

"Wow!". Mi volto osservando lo sguardo stupito di Gregg. A quest'ora doveva già essere alle prove per lo spettacolo quindi perché è qui, nel mio bagno, con quella luce negli occhi proprio ora?

"Ciao", saluto imbarazzata.

Gregg si avvicina a me percorrendo con lo sguardo tutta la lunghezza del mio corpo. Imbarazzo, totale, incredibile, imbarazzo.

"Dammi una sola ragione per cui dovrei lasciarti uscire da quella porta vestita così principessa, e sappi che se non sarà valida non uscirai da questa stanza prima di domani, puoi starne certa!"

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