22. Four

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HARRY'S P.O.V

Questa non ci voleva. Non ci volevano tante cose in realtà, ma quello che sto vivendo sembra essere il periodo degli eventi che non dovrebbero accadere, ma che accadono, quindi posso provare a capire la frustrazione di Paul che ancora una volta passeggia davanti a noi, imprecando sempre più ad alta voce.

"Come è possibile che nessuno di voi sappia dove sia?"

Liam ha cercato di spiegarglielo almeno tredici volte, ma non c'è verso di convincere Paul che per l'ennesima volta è mutato in Godzilla, che nessuno di noi ha la più pallida idea di dove sia Zayn. L'unica certezza che abbiamo è che non è qui con noi, posto in cui ovviamente dovrebbe essere, visto che tra venti minuti dovremmo andare in onda.

"Non lo sappiamo, era in hotel due ore fa, ha detto che voleva riposare", spiega nuovamente Liam.

Potrebbe risparmiare la voce e i muscoli della mascella, fra dieci minuti Paul chiederà la stessa cosa e noi avremo sempre e comunque la stessa risposta.

"Non è possibile che siate così irresponsabili, siete un gruppo, avete idea di cosa significhi? Se affonda uno affondano tutti e Zayn si sta comportando male da troppo tempo, non posso risolvere ogni cosa con espedienti mediatici e stupide scuse, dovete prendervi le vostre responsabilità!"

Responsabilità, responsabilità. La parola all'ordine del giorno. Avrei da ribattere almeno per la parte che riguarda la band, ma non ne ho le forze. Tutti noi sappiamo cosa sta a significare l'assenza di Zayn qui oggi. Dobbiamo solo trovare il coraggio di dirlo ad alta voce.

È brutto pensare che questa cosa sia destinata a finire un giorno. È una consapevolezza che ho dal primo giorno che questa band ha preso vita, ma so che questo non è il momento di scrivere la parola fine. Non sono pronto e non voglio prepararmi all'inevitabile.

Non so se possiamo funzionare anche senza Zayn. Un puzzle può comunque rispondere alla sua funzione, se mancano dei pezzi? Forse se si togliessero quelli che ne compongono la cornice sì, ma sarebbe comunque un bel risultato? Non lo so onestamente, non vorrei dovermi porre domande del genere.

"Andiamo in onda lo stesso?" domanda Niall cautamente.

Rivolgo la mia attenzione a Paul che incessantemente compone numeri di telefono sul suo cellulare. Sta chiamando Zayn come abbiamo provato a fare noi fino ad ora, ma il telefono è sempre staccato.

"Dovete, stiamo promuovendo il disco, non abbiamo scelta", risponde Paul quasi rassegnato.

Non dovrebbe avere questo tipo di preoccupazioni. Fa tanto per noi, è il suo lavoro lo so, ma spetterebbe a noi rendergli le cose semplici, almeno per quanto possiamo. Zayn non lo sta facendo. Non lo fa da un po' di tempo e sono certo che in buona misura non l'ho fatto nemmeno io ultimamente, ma ho intenzione davvero di rimediare, con loro e anche Grace.

"Dieci minuti", comunica il ragazzo dello staff. Paul annuisce sospirando.

"Ok, Zayn è malato, nulla di grave ma oggi non ha potuto presenziare. Avrebbe voluto tanto esserci e manda saluti a tutti. Liam parlerai tu", spiega sedendosi su una sedia davanti a noi. "Sorridete, date il meglio di voi, dovete compensare una mancanza che su quel palco si farà sentire, quindi impegnatevi!"

Annuisco insieme agli altri, non sarà affatto facile e questa per noi sarebbe la prima volta. Paul lascia la stanza sospirando, i microfonisti prendono il suo posto e il silenzio regna sovrano nella stanza. Louis non sta scherzando come al solito, Liam non sta minimamente considerando il suo cellulare e Niall non sta semplicemente parlando.

"Dobbiamo affrontare questa cosa prima o poi", affermo senza una valida ragione. Non sono io quello che riporta la carica all'interno del gruppo, ma le loro facce non mi piacciono e sono certo che non mi piacerebbe nemmeno la mia espressione, se mi guardassi allo specchio.

Let It be ||A kind of magic||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora