do you really know me?

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tn pov.
erano le 7 del mattino. la sveglia suonó. era lunedì e le lezioni sarebbero iniziate tra 1 ora.
iniziai a prepararmi. jeans a zampa neri, maglietta a maniche corte color panna con delle scritte blu, new balance come scarpe. semplicissima. dopo tutto eravamo in un collage.
andai in bagno, avevo i capelli sporchi, così mi feci una coda alta tirata. mi sciacquai la faccia, mi lavai i denti e misi solo un po' di mascara.
preparai lo zaino e aspettai stacy fuori dalla stanza.

tom pov.
quel cretino di bill mi ha svegliato prestissimo, insomma erano solo le 7:40! mi vestii con un paio di cargo neri, una maglia larga bianco panna con le scritte blu notte, e delle new balance al piede. volevo mettere uno dei miei soliti cappelli ma bill me l'ha vietato. diceva che dovevo presentarmi il più sistemato possibile. andai in bagno e feci le mie cose. mi lavai il viso e i denti. erano ancora le 7:50 così decisi di aspettare bill fuori dalla stanza.
appena uscii mi trovai quella stronza di faccia. merda. notai subito il suo outfit: era simile al mio. aveva le mie stesse scarpe, i pantaloni dello stesso colore e stessa cosa per la maglia.
che coincidenza.
appena mi vide mi salutò. non me l'aspettavo. l'avevo trattata male ieri, ma nonostante tutto mi salutò col sorriso. strana.
non ricambiai. non so il motivo. volevo sembrare il più freddo possibile.
in realtà sembravo solo un maleducato, ma non me ne importava più di tanto.
ero abituato a comportarmi così, dopotutto sono sempre stato il tipo da una botta e via.
tutti mi giudicavano, tutti tranne bill. lui sapeva perché lo facevo. lui sapeva perché ero così. lui era l'unico che conosceva il vero me.
nostra madre fu uccisa la notte del 9 settembre 1999, e nostro padre dal dolore si suicidó.
abbiamo vissuto la nostra adolescenza a casa di nostra nonna, ma purtroppo 3 anni fa è venuta a mancare anche lei.
avevamo perso tutto.
tutto, tranne la musica.
la musica fu ció che ci salvò. alle medie conoscemmo gustav e georg, due ragazzini davvero forti, è grazie a loro e alla musica se io e bill siamo ancora qua.
creammo una band, i tokio hotel. e siamo anche abbastanza conosciuti. non capisco come quelle due ragazzine non ci abbiano riconosciuto.
nonostante ció però, continuavo a soffrire. soffrivo.
tanto.
tantissimo.
così mi sfogavo facendo quelle cose orrende con delle povere ragazzine. che schifo che sono.
tuttavia, con i soldi che abbiamo guadagnato grazie ai concerti siamo venuti in questo collage, uno dei più prestigiosi di los angeles.
e qui ho incontrato quella stronza che adesso era proprio di fianco a me.
la odiavo senza motivo. o forse c'era.
mi ricordava dannatamente mia madre.
aveva gli stessi occhioni azzurri, lo stesso nasino alla francese e le labbra carnose di un color rosso acceso, come se avesse messo il rossetto.
aveva lo stesso sorriso, quel sorriso bellissimo che avevamo anche io e bill.
l'idea di vedere una ragazza uguale a mia madre mi rendeva triste ma allo stesso tempo arrabbiato, arrabbiato perché non c'ero io a proteggerla in quel momento.
mi ero giurato di proteggerla sempre, ma quando non ci sono riuscito mi sono detto che non sarebbe ricapitato mai più e che avrei protetto per sempre la donna che avrei amato quasi quanto amavo mia madre.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 02, 2023 ⏰

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-enemies to lovers- ||tom kaulitz||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora