tn pov.
i due accettarono, e insieme andammo nel giardino che si trovava nel retro della scuola. iniziammo a presentarci.
"io sono bill. bill kaulitz. lui è il mio gemello tom. abbiamo 16 anni e ci siamo trasferiti dalla germania." disse il ragazzino dal sorriso splendente.
tom annuì.
decisi di provocarlo.
"che c'è tom, il gatto ti ha mangiato la lingua? o semplicemente non vuoi parlare davanti una ragazza così bella?" dissi, e vidi tom sbarrare gli occhi, mentre bill si mise a ridere.
"nah. semplicemente penso che la tua voce sia irritante e che mi hai già rotto il cazzo. probabilmente sei una delle solite ragazze che vorrebbe scoparmi. non sei l'unica tesoro." quando disse quelle parole, capii che era un puttaniere. un grosso puttaniere. il puttaniere più stronzo, maleducato, menefreghista e attraente che abbia mai visto.
"è qui che ti sbagli tommy. ho ancora la verginità, e per tua informazione, non voglio perderla con un puttaniere come te. detto questo entriamo che vi mostro il carcere." dissi, ero una ragazza con l'autostima alta proprio come le sue aspettative. non avrei perso la testa per un coglione come lui.
entrammo, e iniziai a mostrare il piano terra. c'erano 5 classi. biologia, scienze, matematica, scienze sociali e infine lingua e letteratura inglese. niente di speciale. le classi erano tutte uguali, non erano ridotte malissimo: avevano le pareti di un bianco panna, il parquet e tutte dotavano di una lavagna in legno e una digitale. i banchi erano a due e ogni classe era decorata con molti cartelloni.
li portai al piano di sopra, qui c'era la biblioteca, la palestra e l'aula informatica. entrammo in biblioteca e ne approfittai per vedere stacy.
"bene, questa è la biblioteca. guardatela un po' io vado dalla mia amica." dissi e con molta fretta andai da stacy.
"eii" dissi.
"EIII TNN! come va con i nuovi gemellini? sono belli? dai fammeli conoscere!" ovviamente disse il tutto urlando. che urto.
"uno è simpaticissimo, L'ALTRO INVECE È UN EMERITO COGLIONE!" dissi urlando l'ultima parte di proposito, sapevo mi avesse sentito.
nel frattempo tom e bill si avvicinarono, e sta volta fu tom a parlare.
"piacere tom kaulitz, lui è bill. il mio gemello."
disse annoiato.
"ehy ciao!" disse bill sorridendo. il sorriso di quel ragazzo era unico.
"c-ciao. io sono stacy" disse.
vidi stacy arrossire.
cazzo. avevo capito tutto.
"ehy stacy, se hai finito di pulire io dovrei continuare a mostrare la scuola a questi due, vorresti venire con me?" dissi, e stacy mi guardò come per ringraziarmi.
"sisi mi fa piacere" rispose stacy. posó lo straccio che aveva in mano, si tolse i guanti e venne con noi.*mezz'ora dopo*
"... e infine questa è la palestra. molto spaziosa vero?" dissi. la palestra era la mia parte preferita di tutto il collage. amavo lo sport. ero una ragazza molto sportiva, odiavo stare ferma per troppo tempo. certo, un po' di relax ci sta, ma dopo un po' mi scoccio.
"tn, hai già fatto vedere i dormitori?" aggiunse stacy.
cazzo. le stanze. me n'ero dimenticata.
"n-no ma il signor preside non mi ha informato sulle camere dei gemelli" dissi. non so perché mi salì un'ansia improvvisa.
"e adesso te ne informerò." disse una voce rauca. era il preside. "buongiorno ragazzi, penso abbiate già conosciuto queste due belle ragazzine. tn e stacy. vi hanno già mostrato il collage?" aggiunse.
"sì" dissero all'unisono i due gemelli.
"bene, siete state brave. avete scontato la punizione. adesso mostrate la stanza 102 ai gemelli kaulitz. quella sarà la loro. i vostri bagagli già sono di sopra." disse mentre ci diede le chiavi. e se ne andò.
io e stacy accompagnammo i due nella loro stanza, che era attaccata alla nostra.
vedevo stacy che mangiava con gli occhi quel bill.
forse le piaceva. così ebbi un'idea.
"mh ecco questa è la vostra stanza. di fianco c'è la nostra. sta sera, verso le 7, volete venire da noi? così ci conosciamo meglio." dissi, e a stacy le si illuminarono gli occhi.
"ovviamente no!" disse tom.
rimasi dispiaciuta, ma bill lo interruppe subito e disse: "ovviamente sì, volevi dire. a dopo ragazze." e ci salutó con il sorriso stampato in faccia. stacy era ufficialmente morta.
entrammo in stanza. io mi misi sul letto, mentre stacy inizió già a prepararsi.. insomma erano le 16:15 e quelli sarebbero dovuti venire per le 19:00.. quanto è strana quella ragazza.
io mi addormentai. quando si fecero le 18:30 andai a farmi una doccia veloce, mi sistemai i capelli piastrandoli leggermente, anche se li odiavo piastrati perché si gonfiavano subito, mi truccai pochissimo, solo mascara correttore e gloss, e poi misi due panni presi a caso dall'armadio. dei jeans a zampa a vita bassa che mettevano in risalto il mio fisico a clessidra e un top rosso che arrivava sopra l'ombelico. mio padre non era a conoscenza di quei top corti. alcuni li avevo tagliati io, altri me li regaló stacy. avevo un fisico a parer mio stupendo e non capivo perché non potevo metterlo in risalto. avevo delle belle forme ma non erano esagerate.
stacy invece, si era preparata tantissimo. i capelli biondi sciolti ondulati che arrivavano fino alle spalle, gli occhi verdi contornati con del trucco semplice ma appariscente, il rossetto rosa che metteva in risalto le sue guance che erano dello stesso colore. indossava una gonna cortissima rosa e sopra un top bianco altrettanto corto. era stupenda.
sentimmo bussare alla porta. erano qui.
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-enemies to lovers- ||tom kaulitz||
Fanfictionsei una ragazza di 16 anni, sei nata in germania ma ti sei trasferita a new york all'età di 2 anni. sei una persona dolcissima, attraente e voluta da tutti, tutti tranne...