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Finalmente l'auto si ferma, essendo, dopo un lungo e silenzioso viaggio, arrivata alla meta.

Io e Gionata scendiamo, prendendo le valige e pagando l'autista, per poi correre velocemente a ripararci sotto la tettoia.

Sta ancora piovendo, non ce la faccio più.

Esco il mazzo di chiavi dalla tasca della mia mega felpa grigia e infilo quella rossa nella serratura, sentendola scattare, segno che la porta si è aperta.

Stringo la maniglia tra le dita e Gio si posiziona al mio fianco, stringendomi la mano libera come per farmi coraggio.

Mi volto verso di lui, lo guardo e sorrido.

Giro la maniglia, aprendo finalmente il portone e sopra il tappeto trovo una busta.

Mi blocco a guardarla: la carta è ovviamente blu, non c'è scritto nulla sopra, non c'era bisogno di firmarla, il colore è già una firma di per sé.

Gionata si abbassa e decide di prenderla in mano per poi porgermela.

La afferro con entrambe le mani, stando attenta a non farla bagnare dalla pioggia che incessante continua a cadere.

Il mio migliore amico entra, stando ben attento a rimanere sul tappeto per non bagnare il parquet, dopodiché si sfila le Nike e mi prende per mano, invitandomi a fare la stessa cosa.

Mi chiudo la porta dietro e mi dirigo in camera mia.

«La leggi da sola o vuoi che rimango con te?» sento chiedere al rosso che al momento è ancora all'entrata.

«Preferisco stare da sola, ma grazie Gio.» rispondo scomparendo poi dalla sua vista poiché inizio a salire le scale.

Arrivo finalmente al primo piano e, entrando nel corridoio, svolto subito a destra, in direzione della mia stanza.

Non appena arrivo, mi siedo lentamente sul bordo del letto e rimango qualche minuto intenta ad osservarla.

Giurerei che ha il suo stesso profumo, ma credo sia impossibile.
Insomma sono passati sei mesi, come può aver mantenuto il profumo?

Tiro un lungo sospiro e poggio l'unghia sotto la chiusura, in modo da facilitarmi l'apertura, strappandola in una linea dritta.

C'è un solo foglio bianco al suo interno.

Lo esco dalla busta, tenendolo tra le dita.

È un po' stropicciato, ripiegato disordinatamente su sé stesso più e più volte.

Lo apro e scopro essere scritto sia davanti che, dietro.

Comincio a leggere:

Ciao Ludo,
è notte fonda e io sono qui fuori casa tua da ore. È la seconda notte che dormo qui, forse sono pazzo. Vorrei solo sapere se stai bene, se qualcuno ti ha fatto qualcosa o se semplicemente non ti andava più di vedermi.
Arrivato a questo punto, dopo aver riflettuto così a lungo, credo che sia questa la motivazione, ma la vera domanda è perché?
Andava tutto così bene, sembravamo stare bene, già, sembravamo.
Sono le tre di notte, ho solo una bottiglia di vodka quasi finita qui con me a tenermi compagnia e il tuo elastico blu.
Te lo ricordi?
Lo stringo tra le dita da quando sei sparita, in realtà anche mentre ti aspettavo a vuoto, sembra sapessi già che non saresti arrivata.
Ti ricordi quando me l'hai dato?
Non smetterò mai di pensare a quel momento, uno dei tanti che mi fa ancora sorridere
Forse sono solo ubriaco o forse sono davvero innamorato di te
no ok sono davvero ubriaco, ma sono anche davvero innamorato di te, credimi.
Sai la prima volta che ti ho scritto non l'ho fatto solo per quella stupida canzone, era solo un pretesto per attirare la tua attenzione (anche quando dicevo quella cosa nel gruppo era per questo, si sono proprio uno stronzo). Ero attratto da te già da mesi prima che ci conoscessimo in realtà, ma sapevo che intanto eri la sorella di Luca, uno dei miei più cari amici e poi la fidanzata/non fidanzata, in realtà non ho mai capito quella storia, di quel coglione.
Ho provato ad avvicinarmi piano piano perché non volevo fare casini ma la prima volta che ci siamo visti, quella volta in cui quel cazzone di Zaccaria quasi ti stava per fare fuori, eri troppo bella, ti ho guardata negli occhi e ho capito che non volevo più allontanarmi da te. Poi quando ti stavo per baciare ho capito che infondo anche tu lo desideravi, mi dispiace per te ma non sai mentire e in ogni caso se hai visto scarface almeno una volta nella tua vita sai che gli occhi non mentono mai. Cazzo quanto aveva ragione Tony Montana, eccome se aveva ragione, quello era un mezzo genio dai! Comunque sto cambiando discorso, non dovrei, questa dovrebbe essere una lettera d'amore, perdonami. Comunque, dicevo, quella sera sei rimasta a dormire da me perché eri troppo spaventata, o almeno così mi dicesti, o magari era solo una scusa per passare un po' di tempo con me? ;) Va bene forse questa è solo una piccola speranza che cerco di mantenere
Comunque sia, ricordo che ti eri appisolata mentre guardavamo un film, mi pare fosse una notte da leoni, sisi era quello! Eravamo arrivati al punto in cui stavano provando a scassinare quella mega villa!
Comunque sia, mi sono alzato e sono andato a spegnere tutto per far sì che nulla ti potesse disturbare. Ricordo benissimo che non appena stavo per tornare sul divano, mi soffermai a guardarti, eri così dolce che sembravi un angelo e io volevo essere l'unico per cui avresti sbattuto le ali. Pensai di portarti sul letto di camera mia per farti stare più comoda ma accantonai subito l'idea: avresti potuto pensare male e poi il divano è più piccolo, il che vuol dire meno possibilità di stare lontani ;)
Poi qualche tempo dopo siamo andati in discoteca, in realtà quella sera Valerio non era sicuro di voler andare, cioè si gli mancava Sofia ma non voleva risultare pesante, quindi bé diciamo che qualcuno lo ha spinto ad andare :) in realtà non ero ubriaco, non mi andava proprio di bere, volevo solo vederti. Avevo bevuto un solo cocktail mentre tu cazzo eri messa malissimo! Volevo portarti in hotel ma mi hai detto che non avevi voglia di dormire così mi hai mostrato un disegno sul telefono chiedendomi di tatuarmelo con te. Ma secondo te avrei mai potuto dirti di no?
Ok si forse non dovevo approfittarmi di un'ubriaca per fare un tatuaggio però dai non è per niente male
Poi sai nei giorni a seguire non ti sei fatta sentire per niente così pensavo che forse fosse stata un po' colpa mia, forse avevo esagerato, diciamo che sono un bel po' paranoico in caso non si fosse già capito. Ma poi tutti i miei pensieri sono stati annientati quando mi hai detto di essere incinta di quel coglione. Mi si è frantumato tutto, pensavo che questo avrebbe significato perderti per sempre per vederti stare con quello stronzo ma poi ho pensato che se in quel momento eri a piangere tra le mie braccia e non tre le sue doveva esserci qualcosa sotto. Ovviamente avevo ragione, quindi mi sono buttato a capofitto e finalmente credevo che sarebbe andato tutto bene. Ma poi eccoci qua: io ubriaco in mezzo ad una strada in piena notte e tu tra le braccia di un altro. Forse infondo ho solo combinato un gran casino però che posso farci se mi piaci? Mi piaci così tanto, i tuoi capelli lunghi e morbidi che profumano di cocco, il tuo viso, sempre poco truccato, sempre e solo con quella riga di come si chiama, va bè lo sai, la cosa nera che si mette sugli occhi! I tuoi occhi cazzo sono la cosa che più mi manca di te, sono così belli, profondi, sembrano due smeraldi, i più belli. E poi le tue labbra, così sottili ma anche così morbide, sono così carine quando le tiri all'insù :) poi le tue guance, due piccoli cuscinetti che si colorano di rosa ogni volta che ti senti in imbarazzo o felice per qualcosa.
Vorrei che solo io potessi farti quest'effetto
Vorrei che solo io potessi amarti in questo modo¹
So che una parte del tuo cuore apparterrà sempre a quel testa di cazzo, infondo sei pure già incinta di lui, ha marcato il territorio insomma, l'ho sempre detto che somiglia a un cane, però a parte questo sai io potrei accettarlo, sempre se a te va bene. Ovviamente il padre sarà sempre lui ma questo non vuol dire che io non possa stare con te no?
Quindi bè arrivati alla fine, magari prima che vomito, giuro sto per sentirmi male! Dovresti sentirti in colpa Lulu :(
Che ne dici di fare questa pazzia insieme?

Note:
¹ "Spero che nessun altro ti amerà alla mia maniera", Autostop, Trenches Baby, Rondodasosa

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