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Kazumi pov:

Salve a tutti io sono Kazumi Nakamura, ho compiuto 16 anni da poco ed oggi è il mio primo giorno di liceo. Abito a Tokyo, in un appartamentino insieme a mio padre Share, mia madre non l'ho mai conosciuta visto che, da come dice mio padre, è morta qualche giorno dopo la mia nascita. Mi avvio con calma verso scuola sono le 6:30  e la scuola inizia alle 7:30 manca ancora un'ora bella piena.  Verso metà strada mi fermo, di preciso mi trovo difronte un izakaya dove sto aspettando il mio migliore amico Kenjiro.

Haruki pov:

Piacere di conoscervi io sono Haruki Nakamura ho 16 anni compiuti qualche giorno fa ed oggi è il mio primo giorno alla Yucatan, il liceo più prestigioso di Tokyo. Abito con mia madre  Akemi  in un piccolo appartamento qui a Tokyo. Mio padre è scomparso e di lui non so praticamente niente. Sono in cucina a fare colazione e mentre accendo il telefono noto l'orario

Haruki: oh cavolo sono le 7: 15 ho esattamente 15 minuti per andare a scuola, muoversi non voglio beccarmi una punizione già dal primo giorno di scuola.

Kazumi pov:

Dopo aver fatto colazione io e Kenjiro, sopramminato da me Kenji, ci avviamo verso scuola che non è molto distante dal izakaya. Arrivati nel cortile della scuola accendo il telefono per controllare l'orario 7:20 mancano 10 minuti prima dell' inizio delle lezioni, io e  Kenji entriamo dentro l'istituto dove prendiamo già i nostri armadieti e poi ci indirizziamo verso la nostra classe 1ªE

Kenji: 1時間, 1年 dove cavolo si trova la 1ªE

Kazumi: è dietro di te scemo

Io e Kenji entriamo in classe ed ognuno di noi ci siede ad un posto, io mi siedo accanto ad un posto vuoto, mentre tiro fuori il materiale scolastico dalla porta entra di corsa un ragazzino dai capelli castani e gli occhi azzurrini che si siede accanto a me essendo l'unico posto vuoto

?: piacere io sono Haruki

Kazumi: io sono Kazumi piacere di conoscerti Haruki

Haruki: ora mi sono appena accorto che mi somigli parecchio hai gli occhi azzurrini e i capelli castani

Kazumi: oh, vero ci assomigliano parecchio...

Qui qualcosa non torna. Haruki mi guarda un po' perplesso e poi entrambi scoppiamo a ridere





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