𝕴𝖔 𝖊 𝕸𝖎𝖉𝖉𝖑𝖊𝖙𝖔𝖓

08.Un respiro di speranza

Song: Mrs Darcy- From Pride & Prejudice

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Pov's Peter:

Erano all'incirca le undici del mattino, quando tra il dolce silenzio dei miei sogni, una voce sottile e tenera si fece spazio nella mia stanza.

"Peter, svegliati tesoro" sentii quella soave melodia sussussare il mio nome con una tale dolcezza da farmi venire i brividi.

Riconobbi subito che fosse Margaret, la moglie di mio padre.

Con la sua solita grazia ed eleganza, si sedette ai piedi del mio letto, accarezzandomi timidamente il corpo, ancora coperto dalle lenzuola profumate di lino.

Rigirandomi tra di esse, lasciai vagare il mio crudele animo in quella strana situazione, e, al solo contatto delle sue morbide mani con la mia agile figura, sentii una fitta al cuore.

Ciò che provavo in quel momento era tale da farmi sentire amato e protetto.

Non ero abituato a lasciarmi trasportare da tenere sensazioni, ma, quel giorno, in quella sua candida delicatezza, ero riuscito a percepire il tocco leggiadro di una madre.

Margaret era una presenza costante nella nostra famiglia da molto tempo, tuttavia, a causa della tristezza del mio cuore, nonostante il lungo periodo trascorso con me e mio padre, non le avevo mai concesso di essere parte integrante di essa.

Ero sempre stato scortese nei suoi riguardi.

In numerose occasioni l'avevo vista sfogare il suo dolore nella camera del Duca, ma, sebbene fossi colpevole di quella sua tenebrosa agonia, non riuscivo a darmi rimprovero.

Quella mattina, stranamente, mi sentii pervadere, però, da diversi sensi di colpa, e insieme a questi, lasciai la mia mente vagare nei ricordi tempestosi della morte della donna che mi aveva messo al mondo.

Brittany, la mia dolce madre, era venuta a mancare a causa di una malattia, quando ero soltanto un piccolo e innoquo bambino.

Mio padre, non appena venne a conoscenza del terribile accaduto tentò di togliersi la vita davanti ai miei occhi.

A causa di quel suo tentato suicidio, così piccolo e incapace di sopportare il male, dovetti trascorrere lunghi anni nelle case di numerose famiglie sconosciute, le quali, data la mia tenera età, mi trattavano nei peggiori modi.

"Mi ricordo ancora quel giorno come fosse ieri" pensai, mentre mi facevo trasportare dalla dolce melodia dei miei tristi ricordi.

Quando divenni maggiorenne, però, finalmente potrei abbracciare nuovamente mio padre, il quale era stato rinchiuso in un manicomio, poiché ritenuto un pazzo.

Quell'abbraccio fu l'inizio di una nuova vita.

Mentre ripensavo a quella scena trattenni le lacrime e ripresi a vagare nei miei docili pensieri.

A pochi mesi dal nostro avvicinamento, ad un ballo in maschera, Henry conobbe Margaret e da lì fu subito amore.

Lei riuscì a colmare quel suo tremendo dolore, trascinando la sua anima perduta nella felicità più vera.

Fece di lui la persona più bella che esista sulla faccia della terra.

Da quella sera in poi vidi l'amore di entrambi crescere sempre di più, e negli occhi di mio padre una scintilla nascosta per anni fece capolino, come per magia.

Un nodo in gola mi si formò, mentre continuai a rigirarmi tra le lenzuola leggere, ripensando a quel passato così cupo e tenebroso da farmi sussultare.