Il tè

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Come in ogni universo che si rispetti, il decimo universo è ricco di elementi che accomunano mortali e divinità: tra questi c'è il tè. Una bevanda da gustare sia da soli, ma ancora meglio in compagnia...non importa se servita calda o fredda. Ebbene sì questa bevanda non è altro che un infuso o decotto ricavato da particolari foglie che possono essere miscelate con moltissimi tipi di essenze, erbe e spezie.

Nel decimo universo il miglior tè è quello di Gowasu, il Sommo Kaioshin e nessuno, soprattutto Lord Rumsshi e Cus, ha mai avuto alcun dubbio su questo. Gowasu decise di cambiare le carte in tavola organizzando un bell'incontro con il signore della Distruzione e il suo angelo assistente. Gli sembrava giusto, anche dopo l'accaduto, di presentare il suo apprendista alle altre divinità. Per alleggerire il tutto ha pensato di offrire loro un bella tazza di tè.

...

«Lord Rumsshi, siamo arrivati»
«Finalmente...» allunga la mano per afferrare la maniglia del portone per bussare
«Non lo trova strano Lord Rumsshi?»
«Sì, il mio pisolino mattutino è saltato ma almeno la mia porzione di mele era deliziosa»
«Non intendevo questo..» disse leggermente scocciata «..quel che voglio dire è...come mai il signor Gowasu ha chiesto di noi?»
«A dir la verità non m'importa più di tanto, basta che non sia nulla di grave..e poi» il suo tono di voce cambiò «una bella tazza di tè non mi dispiace» l'angioletto sospirò ma non negò che l'ultima frase esalata da Rumsshi rispecchiava il suo pensiero.

Rumsshi bussa di nuovo e Gowasu accoglie gli ospiti con uno dei suoi più calorosi sorrisi. Una volta entrati nel tempio raggiungono il soggiorno e si siedono tutti e tre, parlando del più e del meno. Anche le cose più bizzarre diventavano oggetti di discussione e tra una parola e l'altra Lord Rumsshi cominciò a diventare impaziente: qual'era il vero motivo per cui Gowasu aveva chiesto la loro presenza? Per qualche problema? Per una semplice discussione? O per gustarsi un buon tè?

A proposito di tè...Rumsshi e Cus lo aspettavano impazienti ma Gowasu non si era alzato neanche un istante, come se non avesse la minima intenzione di andare a prepararlo. Lord Rumsshi decise di iniziare un discorso sul tè. Ma non perché avesse il piacere di farlo..più che altro, per rinfacciare a Gowasu che voleva preparato da lui quella squisita bevanda limpida e dal profumo inebriante.

«Ah giusto, il tè!» disse il vegliardo alzandosi in piedi e mise una mano sull'altra come se gli fosse venuto in mente qualcosa di davvero importante "Finalmente" pensarono l'angelo e l'hakaishin «Tra qualche minuto berrete e degusterete il miglior tè del multiverso!»
«Senza dubbio signor Gowasu!» disse Cus «Il suo tè è il numero uno!»
«Non esattamente» ribatté
«Non essere sciocco Gowasu... Vorresti dire che c'è qualcuno che prepara un tè migliore del tuo?» l'anziano kaioshin annuì «Non crederò a nessuna di queste parole»

Inaspettatamente Gowasu fece una risata che Cus e Lord Rumsshi non riuscirono a comprenderne il perché «..quindi ora il tè non lo preparerà lei?» disse leggermente delusa Cus
«Aspettate e vedrete» disse con tono tranquillo e rassicurante

Non ci volle molto tempo che i tre udirono dei passi nel vestibolo, dietro uno dei grandi portoni. Poi un'anta del portone si aprì cigolando un po' e con grande sorpresa gli ospiti videro qualcuno: un altro kaioshin. Gli occhi dell'hakaishin scrutarono minuziosamente la nuova presenza, guardandolo dall'alto in basso e osservando ogni suo singolo movimento. Gli occhi dell'angelo invece non badavano a esaminarlo fino in fondo, già l'apparenza li intrigavano ed essi brillavano davanti al kaioshin.

Il giovane era più alto di Gowasu, era esattamente alto come Lord Rumsshi e i vestiti, non molto diversi da quelli dell'anziano kaioshin, nascondevano bene il fisico suscitando curiosità ai più criticoni. Pelle color giada che metteva ben in risalto i capelli platino, tendenti al bianco, e i grandi occhi color argento. Quegli occhi accompagnavano il naso a punta, le sottili labbra e la mascella che rendeva più snello tutto il viso. Molto spesso ritornavano a fissare la sua espressione sul viso: era vuota. Non aveva nessun sentimento stampato sul viso e i suoi occhi spenti non lasciavano leggere niente. Probabilmente la mancanza di espressioni facciali dava quell'aspetto giovanile, per l'inattività dei muscoli del viso. Le sue mani tenevano ben stretto il manico del carrello che trasportava con sopra una teiera, delle tazzine, piattini, cucchiaini, zucchero e varie polveri e miscele.

Il kaioshin più giovane fissò per un po' Lord Rumsshi e intuì che lo stava esaminando ma non provò nessuna emozione negativa nei suoi confronti. Poi il suo sguardo si spostò su Cus e notò che gli occhi di ella, appena si incontrarono con i suoi, brillarono di più emanando calore al cuore del ragazzo. Egli si sentì apprezzato e considerò Cus un'ottima persona con cui condividere pensieri e giudizi. Infine egli guardò Gowasu che lo invitava ad avvicinarsi senza timore e egli colse il messaggio. Si avvicinò a lui e cominciò a servire le tazze a tutti i presenti e Gowasu lo trovò un ottimo momento per aprire bocca «Lord Rumsshi...Cus...vi presento il mio apprendista kaioshin, Zamasu»

Cus fu sorpresa di udire quel nome e Lord Rumsshi, si alzò dal tavolo e si avvicinò con fare minaccioso a Zamasu «E quindi sei tu Zamasu, eh?» allungò le dita verso di lui pronto a pronunciare "hakai" e disintegrarlo ma Gowasu si mise subito davanti a lui «Lord Rumsshi! Aspettate! Lasciate che vi spieghi»
«Non c'è nulla da spiegare Gowasu..haka-»
«È stata la decisione di Zen'ō!»
«CHE COSA?!» Si interruppe all'istante e si allontanò dai due «..è uno scherzo?»
«Vi prego Lord Rumsshi, ascoltate ciò che devo dirvi»

...

«Quindi dovrò sopportare quello lì per il resto della mia vita?» disse indicandolo come se stesse insinuando che con lui non voleva averci niente a che fare e il modo in cui lo disse non faceva altro che confermarlo «Lord Rumsshi! Non dica queste cose...se Zen'ō ha deciso che Zamasu merita di vivere ci sarà un motivo. Tutti meritano una seconda chance e spetta a loro approfittarne e prendere delle decisioni per il bene di se stessi e per il bene degli altri»
«Tu sei troppo buona Cus...e anche tu Gowasu. E se lui si trova ancora qui è solo per il mio rispetto nei vostri confronti e in quello di Zen'ō. Nulla di più»
«So che è difficile per voi Lord Rumsshi ma sono sicuro di ciò che faccio e mi prenderò io la completa responsabilità» disse l'anziano kaioshin
«Sarà meglio...» guardò Zamasu «..siediti» invitandolo a sedere. Lui lo guardò stupito e non poté fare a meno di ringraziare, si sedette accanto a Gowasu e di fronte a Cus.

Rumsshi lo guardò ancora incerto e prese con le dita il manicotto della tazzina «Questo tè l'ha preparato Zamasu?»
«Sì. Le assicuro che il tè di Zamasu è impeccabile e il migliore di tutti gli universi»
«Mh...spero per lui che sia così» Cus guardò Lord Rumsshi avvicinare la tazzina alla bocca leggermente inorridito e dargli un sorso. Per un attimo tutti calarono nel silenzio e all'improvviso l'elefante umanoide dalla pelle rosa trasalì lasciandosi scappare un urlo di sorpresa. Guardò la tazza, ancora piena di tè e la bevve tutta in un colpo «Oh mio..! È...è..» stava per dire "delizioso" ma non voleva darla vinta e si ricompose chiudendo gli occhi «beh...non è male...» disse cercando di convincere gli altri, ma Gowasu e Cus lo conoscevano bene e ci risero sopra mentre Zamasu era confuso come un bambino di 6 anni intento a risolvere delle espressioni con le frazioni.

«Forse...averti in giro non sarà un enorme peso...ma non prenderti libertà» disse a Zamasu e lui annuì.
Gowasu bevve tranquillo la sua tazza, oramai abituato a quella delizia viziante e Cus bevve senza dare le sue prime considerazioni, era sicura che quel tè non l'avrebbe delusa e ora comprese la risposta del vegliardo:

«Il suo tè è il numero uno!»
«Non esattamente»

Gowasu riprese a parlare e Lord Rumsshi lo seguì mentre Cus e Zamasu si guardavano intensamente negli occhi. Nonostante il passato, il tè riuscì ad avvicinare tutte e quattro le divinità, non come colleghi di lavoro...ma come una famiglia

«Potrei...avere un'altra tazza?»

Quattro divinità e lo stesso destino__(Dragon Ball Super)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora