Halloween e Ognissanti

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Zamasu si alzò tardi e con tranquillità. In genere non si considerava così pigro, ma dato che il suo maestro decise di donargli un giorno libero, e Zamasu, per quanto lo negasse, ne sentiva davvero il bisogno..rimase sul letto.

Aprì lentamente gli occhi, le occhiaie visibili anche a galassie di distanza, capelli disordinati. Anche quella notte si sentì morire e la sua testa lo tormentava senza sosta o tregua. La mattina gli occhi bruciavano e Zamasu sentì il bisogno di lacrimare per inumidirli...ma le lacrime non scesero, come sempre.

Si alzò e cercò di non fare rumore, attraversò il grande corridoio e arrivò al portone della grande Sala della Purificazione e cura corporea. I comuni mortali lo avrebbero chiamato un semplice "bagno", ma era al servizio solo ed esclusivamente delle divinità, ed era molto diverso da quello che ci si aspetta.

Al centro c'era una grande fossa sul pavimento, delineata da un bordo di un materiale che aveva sembianze simili al marmo levigato con delle scritture incise e ricalcate di un azzurro leggero. La fossa poteva essere riempita con un liquido derivato dai frutti secondari dell'albero di Kaiju, in poche parole era acqua ma con un colore, viola. Poi la stanza si sarebbe riempita di vapore. In parole terrestri sembrava una piscina, ma per gli dei era una vasca di purificazione e igiene.

Zamasu decise di farsi un bagno, ma prima volle togliersi quella fastidiosa sensazione di secchezza agli occhi. Si avvicinò a una fontana parietale, che funge da rubinetto, ma Zamasu si fermò sul colpo. Notò una cosa stranissima...la fontana, come tutte le altre, non era più di un colore bianco e splendente...era nero. "Ma..." Pensò.

Ma non fu l'unica cosa. C'erano delle strane ragnatele di grandezze differenti disegnate. Per non parlare della bocca a forma di usignolo che faceva uscire l'acqua...adesso assomiglia alla bocca di un ragno. Zamasu aprì il rubinetto e l'acqua che scendeva...non sembrava neanche acqua. Non era trasparente o viola, era verde fluorescente. "Il maestro Gowasu è al corrente di ciò? Mh...ma sì, è probabile, lui controlla sempre il tempio...allora perché non ha fatto nulla? O è stato proprio lui a modificare la fontana parietale?"

Zamasu si grattò leggermente la nuca e decise di controllare se quell'acqua fosse normale, utilizzando un trucchetto che l'anziano Kaioshin usava sempre. Con la propria mano sfregò la pelle della mano opposta per creare attrito e far arrossire la pelle. Poi bagnò il rossore con quel liquido e  il rossore divenne giallo, per poi sparire completamente. Se era giallo significa che era acqua normale. Zamasu non ci credette e lo fece altre tre volte e sì...il rossore diventava sempre giallo e poi spariva. Quel fluido verde era veramente acqua.

Zamasu sospirò e si lavò il viso e non successe nulla di strano. Tutto normale. Anche se diffidava ancora di questo strano e improvviso cambiamento. Prese una tovaglietta per asciugarsi il viso, poi la ripone nel suo scomparto.

Decise di farsi il bagno. La fossa cominciò a riempirsi ma gli occhi di Zamasu si spalancarono. Anche la fossa si riempì del liquido verde fluorescente. Zamasu si mise la mano in fronte e pensò: "Sarà una lunghissima giornata"

...

Zamasu ritorna in camera sua, si veste come al solito e decide di prepararsi una colazione. Raggiunse una delle cucine e cominciò a lavare della frutta, sbucciarla, tagliarla e condirla con qualcosa.

Mentre faceva colazione si chiese: "Dov'è finito il maestro Gowasu..?"

...

Dopo colazione uscì fuori ma non trovò nessuno. Era da solo. "Il maestro Gowasu non mi ha detto nulla? È andato via senza nessun avviso..?" Zamasu era leggermente deluso ma sapeva che il suo maestro aveva delle priorità e impegni, talvolta anche improvvisi...e non poteva farci nulla. Era anche comprensibile.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 01, 2023 ⏰

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Quattro divinità e lo stesso destino__(Dragon Ball Super)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora