La porta

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C'era una porticina
nera e piccolina;
a questa porta
ogni volta,
bussava qualcosa
forse spaventosa.
Bussava una bambina,
sembrava innocente
persa immezzo alla gente,
con il suo piccolo viso
ma senza traccia di un sorriso;
lei infatti aveva sofferto
ed il suo animo si era spento,
la sua innocenza era svanita
e  la sua infanzia troppo presto era finita.
Era il turno poi di una ragazza
priva di ogni speranza,
i suoi occhi erano vuoti e spenti
privi di sentimenti e assenti;
il suo sguardo era perso nel vuoto
ormai privo di ogni fuoco,
lei era sull'orlo dell'abisso
costretta a soffrire come Calipso;
il suo tempo ormai era terminato
ed il suo fato già segnato.
Bussò poi una donna
ormai matura,
ma senza gioia alcuna;
una donna incompleta
una donna incompresa,
costretta a mantenere una facciata
che a tutti sembra sincera,
che a tutti sembra quella vera;
un giorno però questa donna si stancò
e da quel momento qualcosa cambiò:
quella donna si rialzò
piena di lividi e graffi, ma si rialzò,
fece cadere la maschera
ormai diventata gabbia
in cui lei stessa si era rinchiusa,
trovò la vendetta tanto ambita
e finalmente trovò la via smarrita.

~μα

22.07.23

Poesia & Sentimento     ~     ποίηση και συναίσθημαDove le storie prendono vita. Scoprilo ora