I - the accident

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*mettete la canzone "look after you" e leggete*

7 agosto 1995
Caro diario sono io Ana, oggi è il mio compleanno finalmente compio 6 anni, appena sveglia andai in cucina e c'era un profumino pazzesco, la mia mammina aveva cucinato la mia torta preferita per festeggiare il mio compleanno, e dopo mi diede anche un regalo era un anello con incisa una stellina con la mia iniziale sopra, era stupendo!, amo mia mamma fa sempre tutto per me e non si è mai dimenticata di farmi un regalo il giorno del mio compleanno, per esempio, per i miei 5 anni mi regalo te, il mio fantastici diario, e invece per i miei 4 anni mi regalo un orsacchiotto di peluche che gli chiedevo da tanto e che ancora oggi custodisco con cura, dopo in cucina arrivò anche papà, mi prese in braccio e mi fece volare mi sentivo libera come un uccellino, lui dopo mi mise a terra e mi diede il suo ragalo era davvero il regalo più bello che io potessi ricevere, era una gattina, con un pelo morbidissimo con gli occhi verdi e azzurri, sotto di lei c'era un biglietto con scritto sopra "buon compleanno piccola nostra stellina, questo regalo e da parte di mamma e papà, prenditene cura e non scordarti mai che mamma e papà ti amano" gli abbracciai fortissimi e scelsi il nome della gattina insieme a loro decisi di chiamarla Molly, si Molly era il nome perfetto per lei.
dopo questo regalo si fece sera e i miei amici arrivarono a casa per festeggiare il compleanno, non erano molti erano solo tre ma loro mi bastavano, Stasy era in assoluto la mia migliore amica la conosco da quando ho 2 anni a
e non mi ha mai lasciata sola.
Sarah mi regalo una barbie era la mia preferita e provavo a convincere i mie da tanto per farmela regalare, Lauren mi regalo dei soldi e Stasy mi regalo un peluche gigante che era almeno il doppio di me. dopo, tutti tornarono a casa, e io andai a farmi un bagno, ora sono qui che ti scrivo pronta per andare a letto. notte caro diario

7 settembre 1995

Caro diario e da un po' che non ti scrivo, e sono qui per raccontarti un altra delle mie giornate, come a sempre mi svegliai e salutai mia mamma che stava andando a lavoro, non l'avrei vista per tutto il giorno e questo mi rendeva molto triste, dopo mi incontrai con Stasy e dato che faceva molto caldo decidemmo di andare nella sua piscina a fare un bagno, giocammo e dopo ci addormentammo e subito dopo giocammo di nuovo. verso le 20:00 papà venne a prendermi e mi porto a casa io andai a farmi una doccia e mi misi il pigiama, senti il telefono di papà squillare e inizia a sentire la conversazione,

"salve signore, la chiamiamo dall' ospedale
Arnold Palmer Hospital per avvisarla che sua moglie Ginevra Ferrari è stata coinvolta in un terribile incidente stradale e adesso si trova in
sala operatoria"

papà attacco la chimata e corse da me mi prese in braccio e mi mise in macchina allacciandomi la cintura, parti a tutta velocità e arrivammo davanti all'ospedale nel giro di 20 minuti

"papà cosa ci facciamo qui" chiesi con voce tremolante perché non avevo capito tutta la conversazione

"tesoro scendi dalla macchina e vieni" mi disse papà sull'orlo di un pianto

io feci quello che mi ordino, entrammo dentro l'ospedale e andammo alla reception

"slave signora mi è arrivata una chiamata dove dicono che Ginevra Ferrari è qui" disse papà
seriamente

"salve, controllo subito e le dico signore" disse la signora iniziando a muovere i tasti del computer
"si signore, Ginevra Ferrari è qui in questo momento è in sala operatoria se vuole può aspettare in sala d'attesa"

"la ringrazio molto" disse papà prendendomi in  braccio e portandomi in sala d'attesa ad aspettare con lui. dopo un pò passo un dottore
"salve dottore può dirmi come sta procedendo
l'operazione di Ginevra Ferrari?"

"oh salve signore, in questo momento la stanno ancora operando è un operazione difficile non posso dirle altro" disse il dottore andandosene

papà inizio a piangere, non sapevo cosa fare così lo abbracciai. passo un'ora e il dottore di prima venne a parlare da papà

"mi dispiace signore c'è l'abbiamo messa tutta ma non c'e l'ha fatta" disse il dottore appoggiando una mano sulla spalla di papà

"posso almeno vederla" disse papà con voce
tremolante

"certo signore mi segua, ma la bambina non può entrare" affermò il signore

"anastasia puoi aspettare fuori?" mi chiese papà senza neanche guardarmi in faccia

"si papà" dissi a testa bassa
papà entrò e io aspettai fuori, rimase li dentro per circa 10 minuti e quando usci aveva gli occhi
rossi e gonfi

"papà stai bene? possiamo andare a casa?"
sembrava un mini interrogatorio

"si tesoro sto bene, andiamo a casa" disse con le lacrime che gli rigavano il viso

"ma perché stai piangendo? la mamma è a casa che ci aspetta e se ti vede così si preoccupa" dissi in maniera triste

"tesoro la mamma non è a casa, la mamma nin c'è più..." disse papà con voce tremolante

papà mi diceva che la mamma non c'era più ma è impossibile io ho 6 anni un angioletto non puoi averla portata via da me sono troppo piccola

a stupid bet-Tom kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora