IV - death is

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eravamo in ospedale e stavamo aspettando risposte.
il tempo passava velocemente, sentivo il ticchettio dell'orologio, viddi un dottore che si avvicinava
"dottore come sta?" dissi alzandomi dalla sedia e avvicinandomi al dottore

"sta bene signorina, si riprenderà" disse sorridendomi "ora però dovreste andare a casa a riposare" mi mise una sulla spalla

"la ringrazio dottore" gli sorrisi
una volta a casa andai in camera e inizia a piangere ininterrottamente, tirai un pugno al muro, un'altro , un'altro e ancora un'altro.
ora le mani mi sanguinavano e tremavano, perché mi stavo preoccupando così tanto per una persona come lui non lo so, il mio obiettivo ora era solo uno, trovare la persona che ha sparato mio padre

TOM'S POV
sentivo dei rumori provenire dal piano di sopra ma preferisco lasciarla sola insomma stava per perdere suo padre, usci di casa e andai a farmi un giro con la mia moto, arrivai in un vicolo buio
"non hai risolto niente idiota" dissi sputandogli in faccia

"scusami non succederà più" disse quella puttanella con i capelli neri e il vestito che non gli copriva neanche mezzo culo

me ne andai e la lasciai li sola. una volta a casa andai da Anastasia
"posso entrare?" dissi bussando

"aspetta un attimo Tom" grido dall'altra parte della porta

senti l'acqua scorrere "cosa sta combinando?" pensai fra me e me, dopo 2 minuti apri la porta aveva le mani rosse e gli occhi gonfi, mi si spezzava il cuore a vederla così
"Anastasia..." dissi con voce delusa e triste

"si?" disse lei

la abbracciai e lei inizio a piangere, dopo una decina di minuti smise di piangere e la misi a letto
"risposa Ana, ne avrai bisogno" dissi chiudendo la porta dietro di me

ANASTASIA POV
devo scoprire chi ha fatto questo a mio padre, mi vendicherò," pensai "non dovrei fregarmene di lui però mi ha cresciuta, è mio padre".
ad un certo punto senti bussare

"posso entrare?" disse Tom bussando, cazzo avevo tutte le mani rosse per via dei pugni al muro e gli occhi rossi per via delle lacrime,

"aspetta un attimo Tom" dissi, corsi nel bagno della mia stanza e apri l'acqua provai a pulirmi e a disinfettarmi le ferite sulle mani poi misi un po' di trucco per nascondere gli occhi gonfi ma si vedeva. dopo 2 minuti apri la porta

"Anastasia..." disse Tom, era deluso e triste

"si?" gli dissi facendo finta di non aver capito.
Tom mi abbracciò e io iniziai a pingere, sembravo un fiume, non mi fermavo più. dopo un po' mi mise a letto e davanti alla porta bisbìglio qualcosa ma non riuscivo capire cosa.

ero in un cimitero, c'era la lapide di mia mamma e affianco c'era... non ci credo... TOM KAULITZ 1989-2013, no è impossibile non ci credo, qualcuno mi tocco la spalla

"Anastasia, sei venuta a trovare il tuo amichetto?" la voce era quella, mi girai e viddi... mio padre, iniziai a scappare e dopo trovai un nascondiglio

"Anastasia non puoi nasconderti da me, arrenditi"



SPAZIO AUTRICE
ei ragazzi, come state? spero bene, mi scuso se non sto publicando sempre ma non ho molte idee, spero comprendiate🫶🏻

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 26, 2023 ⏰

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