Avevo finito il 3° anno di liceo, la scuola sapeva benissimo che io non avrei continuato o se sarei andata solo una settimana al mese essendo che non potevo permettermi di pagarla .
Per fortuna, secondo me un angelo da là sù mi a graziato, infatti non so come ma ha sedici anni mi hanno offerto un "lavoro".
Sarei dovuta andare a lavorare all'ipm di Nisida, in mezzo ai criminali, no che la cosa mi spaventasse ma mi metteva ansia essendo che quel posto è quelle persone mi avrebbero sicuramente ricordato mio padre .
Ma meglio di niente era, questo lavoro mi serviva e non potevo di certo lasciarlo .
<<Nonna io vado>> dissi lasciandole un bacio sulla guancia per poi prendere le chiavi dal posacenere <<va bene tesoro stai attenta >> disse rivolgendomi un sorriso .
<<si>> dissi per poi scappare dalle scale, presi il pullman che passò sotto casa dove incontri l'ultima persona che io avrei voluto incontrare in quel momento.
<<poverella che ci fai qua? Haahahah vuoi che ti paghi il biglietto ?>> roteai gli occhi <<smettila Jessica >> gli risposi con tono irritato.
La odio era una mia "compagna" di scuola che assieme al suo gruppetto non facevano altro che prendermi in giro.
<<vai a lavorare da quei criminali ? O vai a fare la puttanella? >> per fortuna non ebbi il tempo di rispondere perché il pullman arrivò proprio davanti l'ipm e scesi senza neanche rivolgerle uno sguardo.
Mi trovai di fronte ad un enorme cancello grigio da cui da dietro le sbarre si intravedeva un campo da calcio .
Suonai al citofono che si trovava vicino all'enorme cancello <<chi è>> chiese la voce di un uomo <<sono Isabella>> dissi sperando che non dovessi spiegare chi ero .
<<ti apro subito entra>> e dopo poco l'enorme cancello si spalancò mostrando due campi da calcio in questo momento vuoi .
E immaginai che i ragazzi fossero nelle cella, mi raggiunse un uomo con una camicia azzurra e un po di barba.
<<tu vedi essere Isabella giusto>> mi chiese e io annuì <<piacere massimo il comandate dell'ipm>> disse porgendomi la mano che ricambiai.
<<ti accompagno dalla direttrice ti vuole conoscere >> mi fece strada e camminai dietro di lui .
Bussò ad una porta con della vedrete da cui si intravedeva un ufficio e una donna bionda <<avanti>> disse ed entrammo .
<<Ciaooo Isabella>> disse la donna avvicinandosi a me con un bastone <<salve direttrice>> dissi sorridendo un po in ansia per la situazione.
<<vieni accomodati >> mi fece sedere su una poltrona assieme al comandate e lei davanti a me .
<<il tuo compito qui sarà quello di pulire le celle, sopratutto quelle dei ragazzi, portare da mangiare, le medicine e tutto il necessario in isolamento e inoltre ... avevo pensato una cosa so che hai bisogno di soldi non è vero ?>> mi chiese
<<si è vero e sarei disposta a fare di tutto>> dissi con tutta la sincerità <<bene allora potrò pensare a darti un aumento solo se ... sarai disposta a pulire portare da mangiare e le medicine ad uno dei ragazzi più spietati e pericolosi qui dentro >> mi dissi sta volta non più con tono dolce ma un po più duro e severo .
questa cosa mi metteva un po d'ansia cioè essendo in un carcere minolire che grandi persone pericole e spietate ci dovrebbero essere .
<<emh... v-a va bene >> dissi pure di avere un po di soldi in più.
<<d'accordo allora puoi già iniziare oggi massimo ti accompagnerà per farti vedere tutto e da domani tocca a te farai dalle 8 del mattino alle 4 di pomeriggio tutti i giorni tranne la domenica libero e il sabato farai la notte invece buon lavoro signorina >> mi disse per poi sorridermi e tornare a fare quello che stava facendo.
Massimo mi accompagnò alle celle maschili dove già all'entrata si sentivano i primi fischi e urli .
<<guaglio placate gli animi>> disse il comandate mentre per correvano il corridoio delle celle che erano chiuse con dentro i ragazzi che non facevano altro che stare incollati alle sbarre e sbavarmi dietro .
Arrivammo alla fine del corridoio dopo c'era una cella sta volta chiusa con due porte.
<<questa è la cella del boss come lo chiamano qui nonché quello più pericoloso stai attenta piccerè >> disse per poi mostrarmi altre cose che dovevo fare .
Mi mostrò la mensa, la sala comune, l'isolamento, e anche l'ala delle ragazze .
<<bene per oggi il tuo tour finisce qui ci vediamo domani mi raccomando >> mi disse dandomi una pacca sulla spalla .
<<ah tieni queste sono le chiavi di tutte le celle >> disse lasciandomi un malloppo di chiavi .
La mia giornata finì in fretta tutto sommato quel posto non era orribile anche se stare a contatto con quel tipo di persone un po mi metteva a disagio.
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MY HOME MY DESTINY
RomanceLa storia di una ragazza che sta cercando di costruire il suo futuro nonostante il suo difficile passato alla spalle, fa tanto la forte ma quando si tocca il suo punto debole e tutto tranne che quello. Cosa succederà se un giorno lei incontrasse u...