Avevo chiuso velocemente la cella e mi ero allontanata di scatto nonostante lui fosse legato e non avrebbe mai potuto raggiungermi.
Ora capisco perché hanno tutti così paura del "boss" e dicono che è davvero pericoloso .
Di lui non so niente né il nome né il cognome ma so di certo che quel ragazzo è pazzo .
Per fortuna il primo giorno era finito solo che il pensiero che il giorno dopo sarei dovuta tornare e rivederlo mi metteva i brividi .
Essendo che erano ancora le 4 di pomeriggio avevo deciso di fare un passeggiata al molo San Vincenzo praticamente la parte di lungomare se così si può chiamare collegata all'ipm .
Tornai a casa dopo nenache un oretta notai mia nonna riposare sul divano allora io andai a farmi una doccia .
Finita la doccia raccolsi i capelli in un tuppo spettinato e indossai una felpa che mi arrivava un po più sorpa delle ginocchia.
Essendo a ottobre a Napoli inizia a far freddo la sera, vidi mia nonna incucina intenta a preparare qualcosa delle sue specialità.
<<Nonna che fai di così buono?>> chiesi andandole a dare un bacio sulla guancia <<pasta al sugo tesoro siediti a tavola è pronto >> .
Cenammo in tranquillità, aiutai a sparecchiare la tavola e andai a in camera mia. Mi gettai sul letto chiudendo per un secondo gli occhi e godendomi quegli attimi di tranquillità .
Da bambina sognavo di poter vivere una vita, tranquilla, serena e spensierata con la mia famiglia ma in realtà la mia vita è tutti tranne che questo .
Ma mia madre prima di morire me lo disse "tesoro mio la vita è come una rosa si inzia dal gambo che è pieno di spine ti pungerai tante volte, sanguinerai, ma ti rialzerai più forte e continuerai a camminare fino ad arrivare in cima ad una rosa fiorita ed è lì che vivrai le tue gioie più belle" .
Mi addormentai col questa frase di mia madre in testa e con quegli occhi neri; scuri e cupi di quel ragazzo il cosiddetto "boss".
Il mattino seguente mi alzai un po più tardi rispetto al solito non sarei andata a scuola, oggi, era sabato si le lezioni c'erano ma io non ne avevo per niente voglia e poi dovevo pensare ora al mio lavoro .
Stasera avrei fatto il turno di sera .
Passai un intera giornata a casa per poi dopo aver cenato iniziare a prepararmi indossai semplicemente un jeans chiaro e un top bianco portandomi una felpa del medesimo colore se avessi avuto freddo.
<<Ciao nonna io vado non aspettarmi sveglia torno tardi>> dissi dandole un bacio sulla forte .
<<va bene tesoro mio stai attenta>> presi le chiavi di casa e scesi velocemente le scale guardando l'orologio che segnava già le 20:05 .
L'orario dell'autobus, corsi velocemente verso le fermata che per fortuna era vicino casa e salì per un pelo sull'auto.
Avrei inziato il turno alle 20:30 .
Arrivata suonai all'enorme cancello e sta volta fu nunzia ad aprirmi, l'avevo conosciuta ieri e mi stava già simpatica.
Entrai nella mesa dove vidi proprio quest'ultima <<piccerla forza che c'è tanto lavoro >> mi disse mentre inziava a riempire i vassoio con del cibo .
Mentre io appoggia su un tavolo delle mensa la borsa e la felpa <<Nunzia scusa posso farti una domanda >> dissi vedendola indaffarata a riempire i vassoi .
<<dimmi >> mi disse con dolcezza <<ma perché non mangiano qua essendo che anno una me sa tanto grande?>> chiesi incuriosita.
<<Tesoro alcuni hanno già mangiato, prima, mentre molti altri che sono in isolamento o ad esempio come lo chiamano qua il "boss" la direttrice non li va uscire nemmeno per sogno >> e da lì capì tutto perciò stesi zitta aspettando che mi disse cosa ii debba fare .
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MY HOME MY DESTINY
RomanceLa storia di una ragazza che sta cercando di costruire il suo futuro nonostante il suo difficile passato alla spalle, fa tanto la forte ma quando si tocca il suo punto debole e tutto tranne che quello. Cosa succederà se un giorno lei incontrasse u...