Un incontro bollente e un altra chiacchierata

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"Colin non dovresti essere qui" Penelope sussurrò nell'oscurità e Colin sapeva che non avrebbe dovuto essere lì ma aveva bisogno di essere lì aveva bisogno di parlarle urgentemente con ogni grammo del suo essere voleva parlarle dirle come si sentiva ma subito dopo che i suoi stivali erano atterrati sul pavimento di legno le parole gli mancarono,l'ha lasciato come se fosse muto
buon Dio cosa gli stava succedendo
lasciò lentamente che il candelabro pendesse inerte vicino al suo fianco lo stringeva ancora in mano ma non era brandito sul punto di metterlo fuori combattimento.
"Colin qual è il problema" chiese Penelope fece un passo verso di lui
"perché sei nella mia camera da letto nel bel mezzo della serata oh no è successo qualcosa a Eloise a uno dei tuoi fratelli alla tua mamma" le parole uscirono confuse e una sopra l'altra e Colin scoprì che poteva almeno scuotere la testa anche se la sua bocca era attualmente in vacanza,
sembrò calmarsi quando lui le disse che non era stato niente di tutto ciò ma sembrava ancora incredibilmente preoccupata
"stai male" fece un altro passo avanti
rifletté su quella domanda per un secondo prima di scuotere la testa e fare un passo più vicino a lei eliminando ogni distanza tra loro.
"Ho bisogno" parlò ne uscì strangolato e gutturale e qualcosa di diverso dal suo solito io sicuro di sé si schiarì la gola e quando i loro occhi si incontrarono i fuochi d'artificio esplosero sopra la sua testa
Penelope lo considerava per quello che sembrava il momento più lungo della sua vita,
"non hai un bell'aspetto forse dovresti riposarti un po'" consigliò Penelope all'oscuro come sempre a quanto pareva non aveva sentito i fuochi d'artificio forse li hai anche visti
"Penelope io" fece una pausa e le prese la mano oh era morbido non aveva i guanti pelle su pelle cremosa color pesca
strofinò il pollice in un piccolo cerchio sulla pelle morbida studiando le loro mani unite,
"Colin" sussurrò Penelope Colin distolse lo sguardo dalle loro mani e incontrò i suoi occhi azzurri e non riuscì più a controllarsi si chinò lentamente così da non spaventarla o spaventarla lei spalancò gli occhi, ma poteva vedere che non aveva paura era più curiosa che spaventata e poi quando le loro labbra si incontrarono i fuochi d'artificio eruttarono come un vulcano in cima della sua testa.
"Puoi mostrarle quello che puoi darle puoi mostrarle il suo amore"
dio solo sa perché la voce di sua sorella era nel suo cervello in un momento come questo ma le sue parole in realtà gli hanno dato il coraggio di baciare di nuovo Penelope,
ma ha continuato a baciarla comunque, e lei ricambiava il che gli faceva solo desiderare di più il suo bacio divenne improvvisamente più urgente persino affamato. Penelope non poteva tirarsi indietro, non ora non quando Colin Bridgerton la stava baciando di nuovo anche dopo il modo in cui si erano lasciati la volta precedente che l'aveva baciata sembrava sinceramente addolorato e lei era addolorata perché Portia le aveva detto circa due ore prima che era riuscita a ottenere una licenza speciale per il matrimonio con accadere in tre giorni,
stava per sposare Lord Fife tra tre giorni eppure stava baciando Colin Bridgerton nella sua buia camera da letto si sentiva ancora completamente sfrenata la spingeva ad essere audace
fece scivolare le mani sulle spalle di Colin, tirandolo più in basso verso di sé così da potergli avvolgere le braccia intorno al collo gli solleticò la nuca dove i suoi capelli incontravano il colletto e lui gemette
le prese la camicia da notte tra le mani e le trovò la parte posteriore delle cosce sollevandola delicatamente lui la portò lei si aggrappò leggermente ai suoi fianchi con i suoi finché non la posò sul bordo del letto staccò le labbra dalle sue e lei lo fissò.
"Colin" sussurrò teneramente mentre muoveva la mano per posargliela sulla guancia si appoggiò al suo tocco
"Penna" sussurrò Colin in risposta, poi iniziò a farle scorrere baci caldi lungo il collo,
questa volta gemette facendo cadere il candelabro sul pavimento nel processo, atterrò con un piccolo tonfo
le piaceva davvero quello che le stava facendo al collo pizzichi baci leccate sembrava che si fosse risvegliata dentro.
Fece una breve pausa per vedere se stava ancora bene era arrossata e sembrava bellissima e lui non avrebbe potuto essere più felice
lei annuì dicendogli che stava bene, che quello che stava facendo andava bene lei gli rivolse un sorriso rilassato, mentre lui iniziava a trascinare i baci più in basso verso il suo décolleté e quando lei gemette e gli spinse la scollatura sul viso, lui lottò per nascondere il suo io selvaggio eppure, voleva ancora di più.
voleva tutta lei voleva che fosse sua,
voleva assaggiarla
"Penna" lui la interrogò senza nemmeno dire niente solo facendo danzare le dita sulla spallina sottile della sua camicia da notte desiderando disperatamente di togliersela, per vedere i suoi seni.
"Mmm" Penelope canticchiava annuiva incapace di costruire una frase completa insieme al solletico di Colin.Voleva assaggiarla
era tutto così sbagliato ma Penelope non voleva che finisse voleva tutto quello che lui stava per offrirle diceva di sì perché lo voleva perché lui la faceva sentire così bene che era impossibile dire di no perché lui era Colin Bridgerton e lei era innamorata di lui da quando aveva diciassette anni,
perché forse forse lui provava qualcosa di simile per lei Perché altrimenti avrebbe scalato il muro, mettendo in pericolo la sua vita per lei
"ooh" Lei ansimò, la sua lingua aveva trovato il suo capezzolo nel pozzo più glorioso possibile era tenero morbido e pieno di cura non sapeva quando li aveva liberati ma l'aveva fatto ed era meraviglioso. Gli afferrò le spalle
"Colin" lei gemette piano e lui gemette oh così piano
"così bello" respirò
la morbidezza del suo respiro le solleticava la pelle,
staccò la bocca da un capezzolo e passò all'altro Penelope sentì un calore accumularsi nel suo ventre un'umidità tra le sue gambe
"Colin per favore" implorò non sapeva per cosa stava implorando ma sapeva che voleva di più aveva bisogno di più di lui.
"Penelope oh Penelope" sussurrò riportando le labbra per incontrare le sue, carnose e pronte per lui
"posso toccarti" chiese, una volta che si allontanò lei spalancò gli occhi ma lei annuì comunque incerta su cosa intendesse toccandola perché la stava già toccando, ovunque finché la sua mano non le scivolò tra le gambe e le sue dita le fecero il solletico, .
"sei bello" sussurrò, guardandola dritto negli occhi
le sue dita le fecero scivolare giù le mutande, facendole scivolare lentamente lungo le sue gambe finché non fu nuda e le sue dita tornarono, scivolando tra la sua umidità le sue pieghe il suo posto più segreto e sensibile lei si inarcò verso di lui mentre il suo pollice disegnava cerchi pigri attorno al suo nervo più sensibile i suoi baci indugiarono sul suo collo e lei sentì qualcosa crescere dentro di lei.
"Mmm" lei canticchiò gli mise una mano sul viso e lo riportò alle sue labbra
"voglio assaporarti ancora di più" le sussurrò all'orecchio dopo essersi allontanato di nuovo,
"di più" lei chiese i suoi occhi innocenti cercarono i suoi e il suo sorriso  sbilenco le riscaldò tutto il corpo
"te lo prometto ti divertirai immensamente" aggiunse prima di appoggiarla dolcemente sul materasso allargandole le gambe prima che la sua testa scomparisse tra di loro.
"Colin" il gemito gutturale che lei emise non poteva essere fermato proveniva dalla parte posteriore della sua gola mentre la sua lingua sostituiva le sue dita e lui roteava e succhiava
la sensazione nel suo stomaco iniziò a crescere ancora di più sbatté i fianchi contro il suo viso sapendo che voleva sentirlo ancora di più, forse per sempre, fece una pausa
è come se fosse stata in un corpo diverso questo non era giusto affatto non quando avrebbe sposato un altro uomo in tre giorni tre giorni.
Colin tra le sue gambe la sua lingua che le faceva cose gloriose che lei avrebbe potuto solo sognare
"Colin" affermò ma la pressione stava crescendo ancora e ancora e ancora e lei rabbrividì tutto il suo corpo rabbrividì le dita dei piedi si arricciarono la schiena si inarcò le sue gambe tremavano. Si era disfatta nella bocca di Colin ed era qualcosa che non riusciva a descrivere esattamente, lei ansimò e lui sollevò la testa un barlume di umidità sul mento che si asciugò velocemente
lei lo stava fissando le labbra leggermente socchiuse, assolutamente arrossate
"ti amo Penna" respirò avvicinandosi per baciarla di nuovo. Lei scosse la testa "non posso" lei lo spinse via
"Colin non posso farlo questo è un errore" ma poi sentì davvero quello che aveva detto
"chiedo scusa" lei lo interrogò spingendolo via con una mano per guardarlo meglio in faccia,
"ti amo" lo disse di nuovo e Penelope sorprendentemente allontanò il suo corpo da lui
"non puoi dirlo" sussurrò scioccata sbalordita un po' arrabbiata
"certo che posso ti amo Penelope Featherington".
"Colin no" Penelope scosse rapidamente la testa
"ti meriti la felicità Pen ti meriti un uomo che possa renderti felice Fife lo farà per te" chiese e lei lo guardò aveva le mani attorno alle ginocchia ora la schiena premuta contro la testiera del letto,
"lo dici solo perché sto per sposarmi non lo pensi davvero" Penelope ha dichiarato incredulità e rabbia nei suoi occhi 'Penna" . Colin tu non mi ami non mi amerai mai sto per sposare Lord Fife e tu mi vuoi solo adesso perché sto per sposare qualcun altro" Penelope era intelligente ecco cosa sapeva le parole offensive di Colin le si incisero nel cervello
"Pen per favore devi capire che sono stato un uomo sciocco. Sono stato così sciocco ed egoista e cieco e",
"Colin" chiuse gli occhi quasi come se soffrisse così tanto "devi andare" Penelope ha poi aggiunto che era tutto sbagliato
"tu non mi ami" sbottò lei sperando che lo avrebbe distolto dal suo comportamento sciocco, dal momento che non si era mosso.
"Penna" implorò i suoi occhi cercavano i suoi
"cosa ti ha preso Fife" Poi chiese: "ti sta costringendo a sposarlo" Colin aggiunse sa che non avrebbe dovuto dirlo ma ora è allo scoperto e Penelope sembrava furiosa,
"devi andartene" era un urlo sussurrato sapeva che non poteva urlare abbastanza forte perché l'intera famiglia lo sentisse perché questo avrebbe sicuramente gridato al matrimonio forzato se sua madre avesse trovato Colin e lei in questo casino totale.
"Andare" si alzò dal letto e indicò la finestra
"per favore vattene" ha implorato e Colin alla fine ha accettato
"Pen ti voglio bene non lo dico solo perché ti sposi lo dico perché è vero",
chiuse di nuovo gli occhi
"Smettila smettila di dirlo per favore" pregò di nuovo quasi in preda al panico come se quasi gli credesse sembrava che si fosse resa conto di aver preso la decisione sbagliata riguardo al suo fidanzamento con Lord Fife "vai e basta" e se n'è andato.



































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