🔪 🔪 🔪Taehyung stava lavorando di nuovo al turno di notte. Odiava quel turno. Lo faceva sentire come se il suo cervello non fosse in grado di funzionare correttamente, come se ci fosse una fitta nebbia sempre dietro l'angolo, pronta a tendergli un agguato ma non tutte le cose erano così semplici da vedere.
Il turno di notte lo rendeva irritabile e tale irritabilità proveniva spesso dalla preoccupazione.
Negli ultimi due mesi, Taehyung non aveva conosciuto altro. L'unica con cosa con cui era probabilmente più in intimità della preoccupazione, era la persona nel suo letto, se solo il messaggio di testo ricevuto durante il suo turno – l'emoji di un coltello seguita da un punto di domanda – non gli avesse fatto capovolgere lo stomaco.
Rispose allo stesso modo di sempre.
Fai pressione sulla ferita. Sarò a casa alle 7:30.
Quando faceva il turno di notte e Jungkook era ferito. arrivava al suo appartamento sempre prima di lui e Taehyung non capiva mai quanto tempo trascorresse ad aspettarlo, sanguinando sulle sue lenzuola come se avesse potuto permettersi di cambiarle ogni giorno.
Quel mattino non fu differente. Gli stivali di Jungkook erano all'ingresso e, stranamente, non vi era sangue visibile. Magari quella volta era differente. Magari Jungkook lo stava solo prendendo in giro. Jungkook amava prenderlo. A lui piaceva portarlo allo stremo ogni volta che ne aveva l'occasione, e ne aveva sempre moltissime. Taehyung ne usciva sempre stremato ma ne era anche dipendente, era un qualcosa che non riusciva ad evitare. Impossibile quando si trattava di Jeon fottuto Jungkook.
Parlando di lui, Taehyung lo trovò nel suo letto, completamente nudo con le coperte che coprivano solo metà del suo corpo. O meglio, era svenuto nel mentre che cercava di coprirsi.
C'era sangue su tutte le lenzuola. Jungkook sapeva meglio di chiunque altro quanto difficile fosse da lavare via e Taehyung si infastidì parecchio alla scena.
"Svegliati." Ringhiò Taehyung, stringendo fra le mani il kit di pronto soccorso che teneva in bagno e portandolo sul comodino.
Gli occhi di Jungkook si aprirono lentamente. Iniziò a rotolare su un fianco e si fermò quando una fitta dolorosa gli attraversò il viso, e quando il suo sguardo cadde su Taehyung, cercò di controllare la sofferenza deglutendo. Taehyung non fu sicuro di aprire il kit medico e tirare fuori tutto il materiale, ma lo fece e mise ogni strumento in fila, per poi rivolgersi a Jungkook e osservare meglio il lungo taglio sul suo fianco.
"Come cazzo è successo?" chiese, nonostante non volesse e non avesse bisogno di conoscere la risposta. Però, si ritrovava sempre a porgli quella domanda perché, fra tutte le cose che aveva visto, fra tutte le ferite che aveva curato, Jungkook trovava sempre il modo di stupirlo.
Il viso di Jungkook era serio ma qualcosa di vulnerabile comparve nei suoi occhi quando Taehyung indossò i guanti e iniziò a controllargli la ferita.
Al paramedico non piaceva il pallore di Jungkook. Non sapeva quanto sangue avesse perso nell'andare lì ma a giudicare da quanto ce ne fosse sulle sue lenzuola, ne aveva perso parecchio. L'unica cosa che poteva fare era ricucirgli la ferita e fargli passare il dolore; perciò, iniziò a disinfettare gli strumenti.
Jungkook era ormai abituato a Taehyung mettergli dei punti senza nessun tipo di anestesia e, difatti, si ritrovò presto a mordere uno dei suoi cuscini. Il preferito di Taehyung per l'esattezza. Fece veloce ma persino Jungkook lasciò scappare la sua espressione da duro alla fine, sudando visibilmente e con le vene del collo gonfie dalla tensione mentre Taehyung saturava l'ultimo punto.
"Morirai se continui così." Mormorò Taehyung con rabbia nella voce.
"E quindi?"
Dannazione. Taehyung avrebbe tanto voluto si pentisse di aver detto quella frase. Avrebbe voluto che Jungkook gli dicesse che avrebbe smesso. Avrebbe voluto che Jungkook si prendesse cura di se stesso almeno per un millisecondo, ma non lo avrebbe fatto. Lui sapeva che Taehyung si sarebbe preoccupato abbastanza per entrambi. Era nella sua natura. Taehyung era un paramedico. Lui le salvava le vite. Jungkook era un assassino. Lui se le prendeva.
E nonostante ciò erano attirati l'uno all'altro come calamite, cercandosi anche quando non avrebbero dovuto essere compatibili. Non era nemmeno possibile chiamare relazione quella che avevano perché non aveva senso. I due non avrebbero dovuto funzionare assieme eppure non riuscivano a starsi lontani.
Le difficoltà non avevano mai impedito a Taehyung di smettere di preoccuparsi e quindi, dopo aver medicato il ragazzo, non poté che sdraiarsi accanto a lui e rubargli un bacio, catturando le labbra di Jungkook con le sue e lasciandosi coinvolgere da come il ragazzo lo ricambiò. Quando si allontanarono, gli occhi di Jungkook erano chiusi e la bocca presentava una smorfia.
Taehyung lo guardò per un momento, osservando la cicatrice che partiva dal suo orecchio destro fino alla mandibola e il rivolo di sangue lungo di essa. E come fece per voltarsi, le dita di Jungkook si strinsero attorno al suo polso.
"Grazie." Mormorò.
Taehyung osservò le sue lunghe dita avvolgersi attorno al suo braccio, alzò poi lo sguardo verso i suoi occhi e li trovò aperti ora. Erano scuri e colmi di qualcosa che Taehyung, non era mai riuscito a decifrare e non importava quanto tempo ci avesse passato a scrutarli. La maggior parte delle volte, Taehyung sapeva che era Jungkook ad avere le redini fra loro due; però, in momenti come questi, in cui Taehyung aveva finito di medicargli le ferite e Jungkook si ammorbidiva un po', era il giovane paramedico ad avere il potere e questo lo faceva sentire ubriacato dal desiderio.
"Jungkook," espirò e fu tutto ciò che servì al ragazzo per trascinarlo sul letto accanto a lui.
Persino nella sua situazione fisica attuale, Jungkook si sforzò a sostenersi su mani e ginocchia, bloccando il corpo di Taehyung col suo, prima di stringere un capezzolo fra le sue labbra. Tutto nel cervello di Taehyung gli urlava di non permettere a Jungkook di comportarsi così, di non lasciarsi scopare da lui ma quando gli aprì le gambe e fece scivolare una mano sul culo, il suo cervello si spense completamente.
In qualche modo, Jungkook riuscì a non strapparsi neanche un singolo punto quando si posizionò fra le sue gambe e iniziò a fotterlo. Non tentennò nemmeno quando il ragazzo avvolse le proprie gambe attorno alla sua vita.
Non tentennò fino a quando le dita di Taehyung non gli carezzarono la schiena durante l'orgasmo e lì, trovarono qualcosa di bagnato e appiccicoso sulla sua schiena.
"È altro sangue?" chiese, portandosi la mano più vicina al viso per ispezionarlo mentre Jungkook uscì da lui.
"Sanguini ancora? Ti hanno accoltellato anche alla schiena?"
Guardò Jungkook e vide il panico crescere nel suo petto ma prima che poté rispondere, svenne cadendo su di lui.
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I Could Get Hurt And Get Some Scars To Prove It || Taekook [TRADUZIONE]
FanfictionTaehyung è un paramedico. Lui salva le vite. Jungkook è un assassino. Lui prende le vite. Ma nonostante tutto sono attratti l'uno dall'altro come calamite, si cercano e trovano anche quando non dovrebbero essere così tanto compatibili. Non si potre...