3|La firma

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Azzurra era già stata altre volte a Madrid

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Azzurra era già stata altre volte a Madrid. Il suo sangue è per metà spagnolo e non ha mai rinnegato le sue origini, quei colori e quei profumi. Ha imparato ad amare la capitale sempre di più. Almeno fino ad allora. Fino al momento in cui l'uomo che le sta rovinando la vita ha deciso di portarcela quasi con la forza.

Osserva la città scorrere sotto i suoi occhi, in lontananza, dall'alto terrazzo della villa dei Sainz, circondata da tutto quel verde che divora il quartiere residenziale in cui si trova. La sua mente corre veloce alla ricerca di un modo per evadere. Sembra un rompicapo irrisolvibile, tanto semplice quanto complesso. Fatica a credere che l'unica alternativa sia una denuncia a suo carico e il pericolo di reclusione. Il suo caporedattore le aveva promesso sicurezza e quando lei ha provato anche solo ad accennare ad un simile problema si è rimangiato tutto.

Per la prima volta odia il suo lavoro.

Quasi le piacerebbe tornare indietro, a quando aveva intrapreso il percorso come giornalista di cronaca. Qualcosa deve essere andato davvero storto per farla finire in una piccola redazione in provincia di Modena a combattere con uno spagnolo testardo e problemi di giustizia.

Mentre riflette sulla piega tragicomica che ha appena preso la sua vita, sente dei passi alle sue spalle. Sa già a chi appartengono, chi disturberebbe la sua quiete, ma non ha alcuna intenzione di voltarsi.

«Ho bisogno dei tuoi documenti, dobbiamo andare in comune a depositare la firma, a fine Agosto faremo la cerimonia ufficiale» esordisce Carlos, spezzando la calma del silenzio.

Il suo tono è così fermo e deciso da farle venire l'orticaria. È acqua bollente contro vetro gelido, infrange tutta la fragilità che Azzurra ha nascosto dentro per anni. Vorrebbe poter trovare una falla dietro quella voce così determinata, eppure non le serve voltarsi per sentire il freddo tipico del vuoto. Carlos sembra essersi separato della sua anima. E niente pare capace di riportarlo indietro.
Ed ora è lì a chiederle senza scrupoli di firmare un foglio di carta che metterà fine ad ogni briciolo di libertà, una libertà che aveva sudato davvero troppo e le è scivolata dalle mani con una facilità impressionante.

Non c'è bisogno che gli chieda spiegazioni. Carlos glielo aveva già accennato, nel momento in cui le ha spiegato il suo piano perfetto e privo di falle. Azzurra sperava che in qualche modo si rendesse conto dell'assurdità di ciò che ha orchestrato, ma il pilota Ferrari sembra esser più che determinato a proseguire in quella direzione. Le sembra davvero impossibile che una cosa così surreale possa succedere a lei, una semplice ragazza cresciuta nell'oscurità di traumi che si porta ancora incastrati silenziosamente nell'anima.
Grazie al suo lavoro è stata spesso invitata al banchetto degli Dei, ha potuto osservare la vita dei ricchi famosi, uomini e donne che tutti conoscono, ma non è mai stata invitata al tavolo.

Era una spettatrice, ora sta per salire sul palco come coprotagonista.

Sospira, ravvivandosi i capelli con una mano, mentre cerca nella tasca posteriore dei suoi jeans il suo cellulare, al quale ha attaccato un portacarte con i suoi documenti. Si arrende alla realtà dei fatti, sta davvero per sposarsi con uno sconosciuto che l'ha incastrata con uno stupido pretesto. Chissà cosa direbbe la bambina che voleva cambiare il mondo, come sarebbe delusa da quella piega che sta per assumere la sua vita. Ingoia il nodo che le si è appena formato in gola, ha lo sguardo spento, vuoto come la voragine che le si sta aprendo nel petto al solo pensiero di percorrere un sentiero così sbagliato. Gli porge la tessera con i suoi dati anagrafici senza neanche guardarlo negli occhi, in silenzio, senza dire una parola.

Mentiras - Carlos Sainz [Sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora