5' capitolo

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La chiamata si interrompe.
La voce era sicuramente quella di un uomo.
Sembra una voce conosciuta ma è impossibile sia chi penso possa essere.

*Flashback*
<<Buongiorno principessa>> mi sveglia mio padre facendomi il solletico.
<<Papà buongiornoooo>> saluto ridendo.
<<Ascolta principessa, oggi andremo a  comprare un regalo alla mamma. Domani è il suo compleanno. Ti va?>> Disse.
<<Certo papà, cosa le regaliamo?>>
<<Uhm... Non saprei. Usciamo e vediamo>>.
Così uscimmo alla ricerca del regalo perfetto.
I miei genitori erano la cosa più preziosa che avevo. Amavo i loro sguardi e la loro complicità.
Dopo mille giri, arrivammo in una gioielleria.
La commessa era giovane, con gli occhi scuri e i capelli neri.
Papà invece aveva i capelli castani e gli occhi verdi, era proprio bello.
La commessa ci mostrò degli orecchini, anelli, collane e orologi.
Decidemmo di prenderle una collana.
Ne tiro' fuori una d'oro con un diamante verde, e vari diamantini. Era bellina ma non era ciò che volevamo. Allora ne tiro' fuori una d'oro con tre cuoricini rosa. Stupenda, ma non era lo stile di mamma. Allora tirò fuori una collana di perle. Magnifica ma papà disse che non gli piaceva. Voleva qualcosa che potesse indossare anche nel quotidiano. Alla fine vide una collana d'argento con un diamantino, era decisamente la collana perfetta. Ne prese due. Una era per mamma, l'altra per me. Diceva  che la sua principessa doveva averla pure, ma non subito, disse che voleva darmela dopo che la mamma avrebbe aperto la sua.
In seguito prima di uscire lo vidi conversare con la commessa che gli passò un bigliettino. Io ero piccola e non capì all'istante, e poi papà non avrebbe accettato giusto?. Invece vidi che prese il biglietto, ma lo lanciò nel cestino all'uscita. O almeno così mi parve.
Il giorno dopo, festeggiammo in famiglia a casa, e al termine papà diede il regalo alla mamma. Mamma era contenta, e baciò papà. Li amavo veramente, erano perfetti. Papà tirò fuori anche la mia collana e mamma rimase ancora più felice, perché a detta sua era 'ancora più bello come regalo ora'.
Papà mi intimò di metterla subito e di non perderla mai mai mai.

Passò circa un mese nella quale accade il peggio.

Un giorno, tornata da scuola trovai papà seduto nel divano che scriveva sul cellulare, quando all'improvviso si alzò per andare in bagno appena mi vide.

Un'altro giorno, vidi mamma che aveva gli occhi diversi, era palese che avesse pianto, ma appena mi vide sorrise e fece finta di nulla.

Un'altro giorno, trovai mia mamma urlare contro mio padre, dicendogli che faceva schifo, che non stava bene, che era diverso. E lui fare le valigie dicendo che era stanco di noi. Si girò verso di me, mi guardò e mi disse solo 'mi dispiace principessa mia'.
E così prese la valigia e se ne andò. Se ne andò di casa. Se ne andò da noi. Se ne andò da me.

Passarono anni, io avevo dodici anni ora. Ero cresciuta. Avevo degli amici, mamma, i nonni e la scuola.
Di papà? Nemmeno l'ombra.
Oramai era solo un triste ricordo. Però amavo ancora i ricordi che avevo di lui (tranne l'ultimo).
Tenni sempre la collana che mi regalò, infondo mi rimaneva solo lei oltre al ricordo di lui.

Era una domenica come le altre, mamma disse che dovevamo andare dai nonni.
I nonni hanno aiutato veramente tanto mamma nel momento del bisogno. Ero grata a loro per questo.
Il nostro rapporto era abbastanza tranquillo. I nonni abitavano in campagna. Era il loro nido d'amore quel posto, e si poteva vedere la loro storia in quelle pareti, perché ogni angolo aveva un qualcosa che li accumunasse. Il ritratto di famiglia nel salotto. In camera di mamma le sue cose di quando era piccola, come le bambole, i vestitini, foto, i disegni, e anche una culla bianca che teneva per me quando mi lasciava dai nonni. In camera dello zio le sue cose di quando era piccolo, foto, una palla da baseball, e dei trofei.
Nel frigo della cucina c'erano alcuni miei disegni che raffiguravano la nostra famiglia. Io, mamma, papà, i nonni, lo zio, e il cane Cucciolo. Originale come nome vero? Gliel'ho messo io. Da qualche anno però è volato in cielo. Era un cane veramente dolce, super coccolone, e capiva tante cose. Avete presente quando si dice 'gli manca solo la parola'? Era proprio così. Cucciolo è volato in cielo quando avevo 15 anni. Se ne andò per vecchiaia. Fu veramente un colpo duro per tutta la famiglia. Tutti eravamo affezionati a Cucciolo, e io posso dire di esser cresciuta con lui.

Arrivati a casa dei nonni, li salutai abbracciando prima nonna Gina,  e poi nonno Teo. Entrambi avevano i capelli bianchi, e gli occhi scuri.
Nonna portava gli occhiali.
Nonno aveva una cicatrice sulla sopraciglia sinistra, dice che se la procurò facendo il militare da giovane.
In seguito aiutai nonna e mamma in cucina.
Io pelavo le patate, mamma preparava il pollo al forno, e nonna condiva l'insalata, nonno invece apparecchiò la tavola.
Pranzammo e a seguito nonna mise la moca del caffè sul fornello della cucina.
Non capivo una cosa, mamma pareva sul punto di piangere, e i nonni erano agitati. Così domandai <<che sta succedendo? Perché l'aria è così tesa?>>.
Mamma disse <<tesoro, vedi...>> la voce le si bloccò a causa di un groppo in gola. << È successo qualcosa di brutto. Ecco...>> Si interrompe nuovamente e le scesero delle lacrime.
Non vedevo mamma in questo stato da tantissimo tempo, da quando papà andò via. Doveva esser sicuramente accaduto qualcosa di brutto.
<<Tesoro mio... Papà ha avuto un'incidente con la macchina>>.
Cosa? Ho capito male?.
Papà, incidente, auto.
Mi girava la testa.
Non poteva esser vero.






🌸Angolo autrice:

Ragazzi, ciao a tutti, come va? Come state passando l'estate?.

Chi pensate possa essere la persona della chiamata? Kate è in pericolo?
Lo scopriremo nei prossimi capitoli!!

Spero che a qualcuno possa piacere la storia, scusate per gli eventuali errori, man a mano correggerò errori o parti che non mi piacciono particolarmente.
Grazie mille a chi sta continuando a leggere e non esitate a commentare 😘

la ragazza con il cuore di ghiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora