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ore 10:26

Mi svegliai come al solito andando in bagno per lavarmi i denti e sistemarmi.
Mi levai il pigiama per stare un po' a rilassarmi in camera mia in intimo.
Avevo un pigiama molto pesante ed era una giornata soleggiata quindi faceva anche caldo.
<<Siamo a settembre e sembra che siamo a giugno cazzo>> dissi lamentandomi per il caldo.
Mi misi sul letto a cazzeggiare su instagram e tik tok, mi sentivo osservata.
Infatti... guardai dalla unica finestre in camera mia e vidi che il ragazzo della  "finestra accanto" mi stava guardando.
Diventai rossa. Di solito me ne fregavo ma senza neanche averci parlato mi riusciva a mettere in imbarazzo con il suo sguardo attraente mentre giocherella con il suo piercing al labbro.
<<MERDA>> dissi per poi mettere le tende davanti alla finestra.
sentii lui ridere.
ha una risata stupenda. pensai.
poi mi ricordai che quel ritardato doveva venire a casa mia.
<<cazzo ma che mi prende›> dissi sempre
lamentandomi e infastidendomi.
mi stava mangiando con gli occhi... e se ci stesse provando?
mi misi a ridere e mi sono detta < <che stupida che sono mi ha solo guardata in modo perverso>>
ridacchiai per poi rimanerci male.
Peró anche se non lo conoscessi già mi piaceva

come mi guardava, di solito a chi mi guarda così gli faccio il dito medio e lo mando a cagare. Non so perché non l'ho fatto a lui.
‹«ragazze svegliatevi e scendete a fare colazione!>> disse mia madre urlando per svegliarci.
Io andai in camera di mia sorella ed era sveglia. si stava mettendo il suo solito smalto nero.
Mi rimessi il pigiama e scesi a fare colazione.
Tornai di su in camera mia. Mi ricordai che dovevamo andare a visitare il nonno. Guardai l'ora
ed erano..
ERANO LE 11:36!
<<porca madonna perché non sto mai attenta all'orario>> dissi innervosendomi visto che la visita
era alle 13:20.
Avevo circa 30 minuti per
prepararmi.
Riparlando del ragazzo intanto che mi preparo.. volevo proprio dire che aveva letteralmente il mio stile solo che forse mi vesto con taglie più adatte, a volte mi vestivo stretta ed attillante se andavo a ballare o in posti importanti, giusto per far vedere le mie dolci curve e il mio corpo a clessidra.
Mi misi dei cargo neri, una maglietta larga grigia, una borsetta a tracolla nera in fine degli occhiali e orecchini. Non metto spesso il cappellino perché non mi sta benissimo a parer mio. Amavo i cappelli infatti ne avevo tantissimi ma non lo usavo spesso.

ECCOVI L'OUTFIT:

Mi truccai molto leggera, mascara, gloss, un pochino di illuminante e blush

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Mi truccai molto leggera, mascara, gloss, un pochino di illuminante e blush.
Per le 12:30 ero pronta. Ovviamente tutti erano pronti ed io ero l'ultima.
mamma: dovresti imparare a prepararti più velocemente. disse ridacchiando.
stetti zitta e la guardai con uno sguardo come per dire: quanto caga il cazzo dio santo mentre pensai a questa frase mi scappó un piccolo sorrisino.
Tra parlare e ridere arrivammo all'ospedale.
Andammo da mio nonno ma prima di farci entrare il dottore ci doveva dire una cosa.
««signora mi dispiace dirglielo ma a causa di questo tumore si stanca sempre di più. Domani se starà meglio potrà tornare a casa per un po' e poi...>> disse il dottore.
mia madre lo interruppe per la fine per poi dirgli.
««si, si ho capito.>>
Ci fece entrare e tutti noi abbracciammo il nonno. t/n: come stai nonno!? dissi felicemente, ero felice di averlo rivisto.
gio (nonno giorgio): bene bene piccola, tu come stai? disse con uno sguardo stanco ma contento.
t/n: prima di vederti stavo male, vedendoti stare bene mi fa stare bene anche a me. dissi con un sorriso piccolo.
so che in realtà non sta bene e me lo dice solo per rassicurarmi. pensai.
gli diedi l'ultimo abbraccio e gli dissi <<ci vediamo domani nonno, ti voglio bene!>> sorridendogli.
gio: anche io ti voglio bene t/n! disse sorridendomi. io uscì dalla stanza e fecero entrare tutti uno ad uno nel mentre guardavo il telefono. Tutti salutarono il nonno, io compresa.

ore 15:30

Tornammo a casa e andai subito in camera mia per poi lanciarmi sul letto.
<<nono cara scendi giu>> disse mia madre urlando.
Sbuffando scesi di sotto per poi chiedergli:
t/n: dimmi mamma.
mamma: ma non ti ricordi che devono arrivare i ragazzi e la mia amica?
Spalancai subito gli occhi e dissi t/n: grazie per avermelo ricordato mamma, vado a prepararmi. dissi con voce sbrigativa mentre mi dirigevo correndo verso camera mia.
L'outfit non lo cambio. pensai.
Il trucco lo sistemai leggermente perché andando a visitare il nonno mi scese qualche lacrima per poi rovinarmelo.
Rifeci lo stesso make-up aggiungendo solo un corto eye-liner.
Mi sistemai i capelli. All'incirca per le 16:35 ero pronta.
25 minuti e arrivavano a casa nostra.
Mi misi sul divano a scrollare i video di tik tok.
Sentii bussare e corsi verso la porta per poi aprire e vedere la madre dei ragazzi.
t/n: entra pure. Dissi sorridendo educatamente.
???: Grazie mille t/n. disse sorridendo.
sapeva il mio nome? pensai.
Vabbè glielo avrà detto mia madre probabilmente.
Pensai.
Dopo di lei vidi una figura molto alta.
Era un ragazzo emo.

t/n: Accomodati! dissi sorridendo. Lui ricambió il sorriso entrando.
In fine vidi il ragazzo che vidi dalla mia finestra, si quello che fissavo...
???: ci sei? disse con un sorriso attraente ed una faccia un po' confusa.
t/n: Sisi, entra pure. dissi.
Lui entrò facendomi l'occhiolino.
Io feci una faccia schifata. In realtà mi era piaciuto quell'occhiolino.
Quando entrarono si presentarono a noi e a mia madre.
??: Piacere Bill Kaulitz. Ci disse sorridendo a 32 denti.
??: Tom Kaulitz. Disse con la faccia neutra e sbattendosene.
Dopo questa cosa sembró molto antipatico. Pensai.
La madre disse: Piacere ragazze, Simone Kaulitz.
Disse sorridendoci.
Mia sorella appena li vide fece una faccia scioccata.
Lo avevo notato ma non ci feci tanto caso.
Dopo le loro presentazioni toccava a noi due.
<<Piacere t/n t/c›> dissi sorridendo leggermente.
<<piacere Sara t/c>> disse mia sorella per poi prendermi per un braccio e portarmi in camera sua.
<<ma che cazzo fai?!>> dissi con una faccia confusa e arrabbiata.
<<ma come "che cazzo faccio", non li conosci a quei due?>> mi disse curiosa.
<<no?>> dissi.
<<cazzo t/n fanno parte di una band famosissima di nome tokio hotel!!!›> mi disse con il sorriso a 32 denti per poi iniziare a saltare felicissima a destra e sinistra come una scema.
<<e chi sono sti tokio hotel>> dissi ridacchiando.
<<lascia stare, è "solo" una band famosa, a me piace un sacco Bill, te ne avevo parlato di questa band e anche più volte!>> mi disse sorridendo. <<vabene allora>> dissi indifferente.
Scendemmo giú e iniziammo a parlare con i ragazzi o meglio dire... con Bill perché suo fratello stava al telefono fregandosene.
Ogni tanto lo guardavo e pensavo: "ma quanto è bello?".
Mia sorella guardava Bill con gli occhi a cuoricino.
Io lo notai e mi misi a ridacchiare a bassa voce.
Lei si giro e mi chiese: <<che hai da ridere?>>
<<Niente Niente.>>Dissi con il viso rosso che stava per esplodere dalle risate.
Dopodiché mia madre ci disse che devono stare da sole per parlare quindi ci mandarono in camera tutti e 4 assieme.

spazio autrice:
spero che la storia vi stia piacendo, che succederà nel prossimo capitolo?
in caso ci siano errori mi scuso.❤️

i suoi occhi color nocciola. - Tom Kaulitz.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora