RILEY
« Allora, hai deciso?»
La voce di mia madre rimbomba nelle mie orecchie, mentre esse sono intente ad ascoltare il suono del silenzio e della concentrazione.
È il 25 agosto, ed io devo inviare l'iscrizione per la scuola in cui andrò.
« Cosa hai detto?»
Chiedo mentre mi distraggo un attimo, mia mamma sbuffa e sorride.
« Scusami mamma, sono leggermente agitata, non ho mai cambiato scuola e non so come potrei trovarmi...»Sappiamo tutti che in realtà non sono preoccupata per la scuola.
È da qualche giorno che nella mia mente ci sono quegli occhi scuri e quel sorriso smagliante, non so perché io mi ricordi così tanto di lui, forse perché non ho spesso degli scontri così.
« Sicura che sia per la scuola? Non è che hai trovato qualcuno...»
Mia mamma è troppo intelligente per non capirmi.
Nega Riley, nega.« Mamma, ma per chi mi hai preso?»
Rido e lei alza gli occhi al cielo con un sospiro, ma io continuo a parlare.« Comunque, per quanto riguarda l'iscrizione, ho pensato di scegliere lo spagnolo come seconda lingua, e come sport... Non so proprio che scegliere.»
Cambio discorso per non entrare nel panico, e lei se ne accorge, ma non dice nulla.
« Io dico che dovresti inseguire ciò che ti ispira, per esempio Cheerleading, hai fatto tre anni di danza quindi ti troveresti bene.» dice facendo spallucce.
« Mamma, avevo sette anni, in più sarebbe imbarazzante... Ragazza pon pon.»
Io rido e trasmetto la risata anche a lei.« Va bene tesoro, poi fammi sapere.» dice, poi prosegue.
« Domani andremo al mare con i nostri vicini.
I Walton, ricordi?» dice sorridente.Cosa?
Preparati ragazzina.
Ancora qua sei? Levati, idiota...
Non sono psicologicamente pronta. Non perché sono insicura del mio corpo, ci mancherebbe altro, la sola idea di vederlo, dover rivedere quel ragazzo, mi mette i brividi.
Forse volevi dire: "la sola idea di rivederlo senza maglia".
Basta, esci dalla mia mente o ti faccio uscire io!
« No!» sbotto io con una faccia sorpresa, ma la faccia più sorpresa la ha mia madre.
« Cioè... Non posso venire perché...»
Inventati una scusa, inventati una scusa!
« Perché sto male.»Che scusa di merda Riley.
« Certo, si vede come stai male. Tu verrai, non voglio sentire altre scuse.» dice soddisfatta mentre esce dalla stanza.
Ok, la prossima volta cercherò di impegnarmi di più.
Chiudo il computer e decido di andarmi a fare una doccia, per la precisione, una doccia gelida.
L'acqua fredda toglie tutti i miei pensieri, è la sensazione più piacevole al mondo, anche se a primo impatto la odio, dopo un po' inizia a piacermi.
Proprio come me, ragazzina.
Tu non mi piaci, ed ora esci, per davvero.
Ho finito la mia doccia e sono anche vestita, un semplice top con le bretelle tutto bianco e un pantaloncino di jeans.
Mi lego i capelli in una coda alta con due ciuffetti che ho lasciato cadere davanti al volto.
Scendo giù e osservo Mason che sta aprendo la porta di casa.
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Purple| Javon Walton
FanficCOMPLETA "I miei occhi nei suoi erano come un'armonia perfetta, un miscuglio perfetto, la combo perfetta." Javon e Riley, diversi ma uguali. Purple, perché il viola è il colore della paura, la paura di Javon. "Se ti perdo perdo tutto." ["Sei il mio...