"Ehi Ed...che ne dici se sabato andiamo a fare un picnic al lago?" Propose Lee Thompkins sorridendo, Edward la guardò confuso per poi sorridere.
"Certo! Volentieri."
Contemporaneamente Ivy Pepper aveva chiesto la stessa cosa a Oswald e dopo mille tentativi era finalmente riuscita a convincerlo.
"DAI PENGY! SE NON TI SBRIGHI PERDEREMO IL POSTO ALL'OMBRA!" urlò Ivy, Oswald sbucò fuori dalla camera pochi secondi dopo e le lanciò un'occhiataccia.
"Ti ho già detto di non chiamarmi Pengy." borbottò infastidito, Ivy fece un verso sarcastico.
"Sì, sì certo. Ora andiamo!"
Arrivarono al lago un'oretta dopo, Ivy aveva bendato Oswald a tradimento e lo aveva condotto verso una grande quercia. Mentre camminavano notò Lee e Ed, bendato anche lui, venire verso di loro e la rossa fece un cenno con il capo all'altra.
"IVY TOGLIMI QUESTA COSA!" urlò Oswald cercando di togliersi la benda, ma la rossa lo zittì con un pugno sul braccio.
Edward, ovviamente, sentì quella squillante voce familiare e il suo cervello cominciò a farsi mille problemi e domande sul perché e per come Oswald fosse lì.
Ma non ebbe abbastanza tempo, perché Lee gli tolse la benda e i suoi occhi color nutella incontrarono gli scioccati occhi smeraldini di Oswald Cobblepot.
Entrambi rimasero in silenzio, fissandosi negli occhi in quel momento imbarazzante.Non si sarebbero mai aspettati di rivedersi così presto e sicuramente non in quel modo.
Si persero negli occhi dell'altro mentre le loro menti cominciavano a capire il motivo di quell'assurda idea del picnic.
Edward fece per guardare Lee, voltandosi, ma si accorse che le due ragazze li avevano abbandonati lì con il cestino da picnic e la coperta a quadretti rossi e bianchi distesa sotto la quercia.
"Ciao?" provò Oswald accennando un sorrisetto veloce, Edward si sentì arrossire dall'imbarazzo.
"Ciao Oswald." disse freddo il castano, il corvino guardò il cestino da picnic e poi Edward.
"Dovremmo... sì, insomma-" provò di nuovo, ma scoprì di non riuscire a spicciare un discorso di senso compiuto e arrossì imbarazzato.
Allora Edward prese il controllo della situazione, si sedette sulla tovaglia, tirò fuori dal cestino i due cuscini e i panini che lui e Lee avevano preparato tre ore prima.
Oswald rimase imbambolato per qualche secondo, poi raggiunse l'altro e si sedette sulla coperta, avventandosi sul panino per evitare di parlare.
Rimasero in silenzio per minuti, non riuscendo a spicciare parola per tutte le cose che erano successe tra loro, anche se avrebbero tanto voluto chiarire.
"Allora...stai con Lee adesso?" provò Oswald, cercando di non far trasparire la sua palese gelosia.
"Sì. L'aiuto con Narrows" rispose Ed freddamente, Oswald si sentì morire.
Come potevano riprendere il loro rapporto se uno dei due era più freddo del ghiaccio?
Oswald si sdraiò sulla coperta, appoggiando la testa sul cuscino, si mise a fissare le nuvole in silenzio e mise una sua mano a pochi centimetri da quella di Ed, che era sdraiato a sua volta.
"Mi... è sempre piaciuto guardare le nuvole" disse Oswald, cercando nuovamente di fare conversazione.
Edward gli lanciò una veloce occhiata, notando poi le loro mani quasi vicine, ma non spostò la propria.
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Il Nostro Piccolo Infinito {Nygmobblepot}
FanficONE-SHOT Terza stagione Ivy e Lee sono stufe della cecità di Oswald e Edward, quindi decidono di organizzare un appuntamento perfetto per loro due in modo che possano finalmente innamorarsi e capire di essere perfetti l'uno per l'altro. "Of course...