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<<Dai muoviti, che non ti porto con me>> mi rimprovera Giovanni entrando in camera mia senza bussare, come suo solito fare.
<<Sì ma aspetta, eh, Matte ha il salone qui dietro, non a 80 kilometri>> rispondo a tono.

Tra noi due non c'è un ottimo rapporto, però so di poter sempre contare sul mio amato (odiato) fratellone.

Finisco di prepararmi e scendiamo, arrivando subito.

<<Ada booonoo>> entra urlando un ragazzino dai rossi capelli poco dopo che sono entrata io.
<<Sebaa>> lo saluta lo zio.
<<Allora Giova, viè qua che ti parlo>> se lo ruba per poco.

Non si sente nulla, se non le sue grida di dolore non appena il moro gli gira la mano su sé stessa come se volesse spezzargliela.

<<Allora Sole bella, accomodati pure>> dice Matteo appena si libera indicando la poltrona in pelle
<<Io ti vado a prende la mantellina, anzi, rossinho, vacci tu>> continua, ed il nipote sbuffa, ma esegue l'ordine.

Dopo pochissimo ritorna, ma giuro che mi fa paura, e mi ha solo guardata negli occhi.

<<Vecchio, posso farglieli io i capelli?>> ride
<<Sole, ti fidi?>> domanda il barbuto
<<Gio, mi fido?>> mi riferisco dinuovo a Giovanni, che è praticamente l'albero maestro della mia vita, e lui annuisce, e quindi idem.

Mi chiede io che taglio voglia, e gli mostro questa mia fotografia di due mesi fa, prima che mi crescessero troppo i capelli👇🏼

Mi chiede io che taglio voglia, e gli mostro questa mia fotografia di due mesi fa, prima che mi crescessero troppo i capelli👇🏼

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Mi fa spostare al lavello, dove però preferisce farmi maneggiare dallo zio, giuro cosa più rilassante non c'è.

Subito dopo questo passaggio, ricomincia lui e prende pettine e forbici, dando inizio alla sua magia.

<<Vuoi che finisco io?>> si intromette lo zio a metà lavoro
<<To sogni zì>>
<<Eh ma io non mi fido molto di te, di solito ti faccio fare solo un pò di sfumature col rasoio>> dice poi preoccupato per la risposta.
<<Matte, se sbaglia la prossima volta non mi fido, mh?>> lo rassicuro ridendo.

A fine lavoro arriva Matteo, che mi spazzola e asciuga i capelli.

Fa sedere poi Gio sulla poltrona, che si fa fare le treccine.

Ah quasi dimenticavo, Seba è qui con noi per cagare il cazzo e per sfoggiare le sue treccine fatte stamani, che probabilmente smonterà stasera hahahhah.

<<Allora, chi me smonta le trecce che mi mueve la cabeza>> inizia a ridere per poi guardarmi
<<anzi, ho una candidata>> continua facendomi alzare controvoglia.

Controvoglia perché ho avuto una discussione con Manuel, il mio ragazzo, ma ora potrei definirlo mio ex, perché a quanto pare è il miglior Don Giovanni di tutto il paese, anzi, il puttaniere.

<<Aspetta coso, mi sta chiamando una persona>> mi chiama Manuel, ma ho un debole per lui, e devo rispondergli per forza, lo amo troppo ;(.
<<Ehi Sole, mi manchi, ti giuro che non lo faccio più, io ti amo tanto tanto tanto, ti prego, vediamoci dopo in gelateria>> dice prima che gli stacco il telefono in faccia, così faccio e gironzolo per tutto il salone passandomi le mani tra i capelli.

Credo di amarti, mio dolce rosso||Sebastian FantechiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora