Sole è la sorellina di 12 anni del creator Giovanni Bonaccini, che per un taglio di capelli si reca dal parrucchiere di fiducia del fratello: Matteo Gori.
Proprio qui conoscerà Seba, il nipote dodicenne rompipalle e bellissimo di Matteo.
I due si in...
<<MA SIETE MATTI PORCA TROIA>> ci hanno appena svegliati suonando delle padelle. <<Non volevamo urlare>> si giustificano. <<Ma andate a fanculo, m'aveva spaccato i timpani voi e ste minchia di padelle, tra un pò vi buo>> l'unica frase che si sente dire da Sebastian è questa, se non qualche sbuffo per alzarsi. Si alza lentamente per poi rincorrerli per mezzo corridoio, dove poi scivola <<Buongiorno anche a lei signorina Sebastiana>> fa una battutina Matteo <<E scusi se abbiamo cagato il cazzo come di solito fa lei, ora però è pregata insieme alla sua fidanzata Sole di prepararvi in fretta, che sennò vi dimenticheremo qui e non vi faremo neppure uscire in piscina>> <<Vacca bestia non è il mio fidanzato>> Aggrottano tutti e tre le sopracciglia. <<Vabene si, ma ora fuori, grazie.>> specifico.
Noto Seba leggermente arrossito. <<Amo tu hai fatto quella faccia, sennò sarei stata zitta, rimbambito che non sei altro>> lo prendo in giro e lui fa spallucce ridendo.
Caccio i vestiti dall'armadio e mi dirigo in bagno per cambiarmi.
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*SEBASTIAN'S POV*
È in bagno da una decina di minuti ormai, sarà che devo preoccuparmi? ma no. <<Cogliona, ti muovi?>> non ricevo risposta. Aspetto un altro quarto d'ora e finalmente mi apre. <<Assafà>> entro in bagno con le mie cose.
*SOLE'S POV*
ci ho messo troppo, è vero, ma il perché mi vergogno di rivelarlo a quello gnocco sceso dell'Olimpo. diciamo che ho un piccolo problemino, se non mi piace qualcosa di me, affronto il problema con le lamette, potrò sembrare la solita ragazza che vuole fare vittimismo, ma non è affatto così, e visto che non posso di certo cambiare, faccio così, e anche se non è un bene, non ci penso visto che mi concentro sul dolore, in inverno lo faccio anche sui polsi ed in estate lo copro con del fondotinta, infatti dovrò stare attenta, mentre sulle coscie in caso che l'ho fatto il giorno stesso fascio la zona sanguinante e indosso i vermuda per coprire le cicatrici. di questo non ne è a conoscenza nessuno, se non il mio fratellone e i nostri genitori, perché spesso sbucano in bagno mentre lo faccio. giuro che cerco di non farlo, ma oggi non ho resistito, il costume mi stava di merda, ma non essendomi arrivato l'ordine di Shein sono rovinata, ma ora cerchiamo di non pensarci, pensiamo più che altro a come è uscito dal bagno Sebastian
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<<andiamo?>> annuisco e scendiamo le scale, quasi cadendo ma le scendiamo, ed arriviamo finalmente in salone, ma non troviamo qui nessuno, quindi usciamo e li aspettiamo sotto il portico mentre che quel cretino appena patentato esca dal garage. mi arriva però una chiamata da mia madre.
<<tesoro, io e papà siamo a milano, volevo dirti che la casa non l'abbiamo venduta, e volevamo trasferirci dinuovo qui, in effetti ci siamo trasferiti, gio rimarrà a Montramito, ti va di venire da noi?>> <<MAMMA MA SEI IMPAZZITA? HAI LA FEBBRE A 46 O COSA?>> credo mi abbiano sentita addirittura a nove isolati da qui <<tesoruccio mio, non scherzo, ti va di venire o no? non ti manca micaela? dai, poi manuel è tornato dalla vacanza>> dice credendo di convincermi <<mamma, io sto bene qui, e poi giovanni ha la mia custodia da quando ha compiuto i diciotto, ti prego, non m'importa di quello scimmione, e mica se è una buona amica capirà, si mi manca, ma anche gio mi mancherà, e poi mi son fatta una vita, e mi sono innamorata>> <<SENTI, TU VERRAI QUI, PER ALMENO UN MESE, ALTRIMENTI TI CI PORTO CON LE FORZE>> interviene mio padre <<DAI PAPÀ, FACCIAMO DUE SETTIMANE, ANZI SCELGO IO SE SALIRE O MENO>> <<e vabene, dai un bacio grande e gio>> si arrende. sbuffo, ma finalmente arriva gio. <<alla buon'ora>>
<<mi ha chiamata la mamma>> dico per rompere il ghiaccio mentre ci dirigiamo verso casa di gioele. <<ah, quella cosa.. m'hanno informato, tu che hai deciso?>> <<bhe, non sono sicura, ma credo di non voler andare, mi mancheresti troppo, anche se ci vado per solo una settimana, insomma, si può dire che mi hai cresciuta tu, certo, mica mi manca molto, ma tu sei mio fratello, e sei il mio tutore, quindi potrei anche stare con te per sempre caro mio>>. arriviamo molto silenziosamente, e tocca a me chiamare il pigrone. scendo dall'auto e mi dirigo alla porta, suono una decina di volte ma nessuna risposta. <<oi coglione>> lo chiamo a telefono. <<che vuoi?>> <<siamo giù, te che fine hai fatto>> <<aspettate dieci minuti, bastardi, sto sul cesso>> <<e muoviti a cagare>> torno all'auto.
aspettiamo cinque minuti e finalmente scende. <<principessa scusi se ho rotto i coglioni, ma lei non si muoveva>> lo sfotto. <<ma vaffanculo bastarda>>.
arriviamo finalmente al lago, dove tutti si spogliano, tranne ovviamente io, che tolgo solo il top lilla. <<ei perché non togli i pantaloncini?>> chiedono ingenuamente il rosso e il ragazzo dagli occhi azzurri. <<oi principessa, l'hai fatto di nuovo?>> giovanni mi prende il viso tra le sue grandi mani. inizio a piangere come una fontana. <<dai piccola principessa, facciamo che puoi rimanere anche così, ma io ti consiglio di fregartene, infondo sono belle anche loro>> si riferisce alle mie cicatrici, lui non se n'è mai vergognato, mentre i miei genitori si.. decido quindi di togliere i vermuda e rimuovere la garza, e a quanto posso notare non scorre neanche più sangue. <<ei, ma perché lo fai?>> chiede matteo incuriosito.
spazio autrice potrò sembrare una persona incoerente, ma è da dire che se le storie non sono così, non sono mie. se ci è piaciuto il capitolo fatemelo sapere con un voto, il sesto capitolo se riesco lo pubblico stasera ig:wattpad_lover.w