-Ragazzi siete pronti?- chiesi uscendo dalla mia camera per andare a bussare a quelle dei ragazzi
-Si un secondo!- sospirai leggendo le lamentele che Bill mi aveva appena scritto "Sbrigatevi!" "Ma quanto ci mettono?".
Dopo cinque minuti uscimmo tutti di casa, c'era chi come Janette aveva impiegato molto tempo a prepararsi e chi come Paul, il primo a essere pronto. Per quella serata avevo deciso di indossare qualcosa che valorizzasse maggiormente il mio corpo, invece dei miei soliti jeans, lasciai spazio ad una gonna corta in tessuto di colore nero e un body bianco scoperto dietro la schiena. Per le scarpe optai per degli anfibi del medesimo colore leggermente alti, non acconciai i miei capelli e non mi truccai eccessivamente, un po' di correttore per coprire il violaceo e del mascara. Mi riguardai allo specchio e pensai di strapparmi i vestiti di dosso e cambiarmi, ma non lo feci e tappai la bocca ad ogni voce nella mia testa "quei vestiti non sono adatti al tuo fisico".Arrivati sul posto feci delle brevi presentazioni ed entrammo per sederci, il locale era abbastanza piccolo ma molto piacevole, non era molto conosciuto nonostante fosse situato in un posto incantevole. Tutti parlarono fra di loro, si conobbero meglio e parlarono di ciò che li accumunava di più, la musica.
-Sono seduta con delle celebrità!- aveva commentato Rosemarie scaturendo risate da parte di tutti
-Conoscevate già la nostra musica?- chiese Georg
-Certo, amo le vostre canzoni!- affermò Alejandro seduto di fronte a me. In questo lasso di tempo avevo dimenticato dell'episodio accaduto alla festa, ma ora che il ragazzo era lì a sorridermi e a parlarmi con affianco colui "a cui riservavo i miei baci" tutto si stava trasformando in una squallida storiella romantica in cui la protagonista scritta orribilmente ha un ragazzo ma anche un amico da non ferire. La ragazza in questione è l'eterna indecisa ma nel mio caso la decisone da prendere era un'altra, io potevo amare solo Tom e questo lo avevo già deciso da tempo.Dopo aver mangiato ci spostammo sulla riva del mare, le onde bagnavano i nostri piedi scalzi e la luna illuminava i nostri visi sorridenti, eravamo giovani e spensierati, una spensieratezza che sarebbe presto svanita ma che comunque eravamo intenzionati a trascorrere al meglio. Battute e canzoni cantate ridendo portarono il tempo a volare, iniziammo a ballare come dei bambini, Janette saltellava, Rosemarie e Paul ballavano un lento ironico mentre il fratello della vocalista si avvicinava ancora una volta al mio corpo, "Allontanati! allontanati!" risuonò come un grido nella mia testa, chiusi gli occhi, cosa stava per succedere? forse mi stavo preoccupando troppo, dovevo lasciarmi andare, eravamo amici. Riaprii gli occhi e lo vidi di fronte a me, sorrideva timidamente e mi porse la mano che presi timorosa, mi fece roteare e pose una mano sul mio fianco destro, i nostri corpi erano ad un passo di distanza ma prima che potesse fare altro una mano sul suo petto lo spinse leggermente
-Ballo io con lei- un falso sorriso comparse sul viso del ragazzo con i dread, vidi nei suoi occhi un emozione che mai prima d'ora avevo visto in lui, mentre il latino si allontana il suo corpo bruciava dalla gelosia e io poggiando le mani sul suo petto gonfio dalla rabbia lo potei sentire. Ritornò a guardarmi e cercai i suoi occhi che vagavano sulla sabbia bagnata, sospirava profondamente, cercava di calmarsi per non farlo notare.Tom's pov
Stavo esagerando, erano amici e stavano solo ballando tranquillamente eppure, quando vidi la sua mano arrivare sul fianco di lei e dopo aver notato come la guardava nel locale, lo volevo lontano. Non volevo creare problemi e soprattutto non volevo che Ari pensasse che non mi fidassi di lei. Quando sollevai lo sguardo verso il suo viso la sua espressione tranquilla riuscì a calmarmi, lei aveva già capito tutto, mi accarezzava piano le guance mentre sorrideva splendidamente. L'avvicinai a me e poggiai la mia testa sulla sua spalla
-È tutto okay- mi sussurrò, la sua voce pari a quella di una sirena, magnetica e incantevole. Un solo bacio riuscì a privarmi di ogni negatività, le sue labbra erano morbide e il burro cacao su di esse era al cocco, avrei voluto che il respiro non mancasse mai
-Ei ci siamo anche noi qui!- si intromise mio fratello ridendo, ci girammo entrambi verso gli altri che in quel momento erano attenti a guardarci, lei sorrise e si staccò da me per andare a ballare con Bill che le faceva cenno con la mano, mi chiesi varie volte se lui si sentisse messo in disparte dalla ragazza a cui affibbiai l'aggettivo "mia", ma a vederli abbracciati capii quanto il loro legame fosse forte e sorrisi all'idea che finalmente quelle attenzioni tanto desiderate ora erano anche per me.
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Autoesigenza -Tom Kaulitz-
Romance"Erano più di 5 minuti che la osservavo e non riuscivo a distogliere lo sguardo, era piena di se mentre suonava perfettamente quella batteria e mentre l'ammiravo mi sentii piccolo e impotente, era una dea che con la sua energia era riuscita a prende...