CAPITOLO 1

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《noi siamo giovani wannabe 》pinguini tattici nucleari

                               LIZZIE
《 stai attenta !》《 mi scusi》correndo   vado a sbattere contro un uomo in strada. oggi è il mio primo giorno di scuola e sono in ritardo , ieri con il passare del tempo non mi sono accorta che si erano fatte le tre di notte , volete sapere cosa stavo facendo? Stavo guardando il mio anime preferito One piece e oggi sembro uno zombie che cammina. Arrivo a scuola in ritardo, corro negli armadietti e appoggio tutti i miei libri, controllo la mia prima ora ,letteratura. Il prof mi amazzerá. Dovete sapere che il mio prof è un tipo tosto che non accetta scuse . Di soffiatto entro in classe senza farmi notare. < Signorina Holland! Il primo giorno in ritardo con la maglietta sporca di caffè,è  impresentabile ,dopo le lezioni è in punizione e non si discute>  La mia maglietta preferita l'ho rovinata! Cammino a testa bassa verso il mio banco. < oh no la maglietta dei cartoni animati si è rovinata> scoppia  una risata generale. Si lui è Tom il bulletto della scuola e non perde un'occasione per ridicolizzarmi .
< Devi sapere che quei cartoni animati si chiamano anime provengono dalla cultura giapponese, sono seguiti in tutto il mondo e questa battuta che hai appena fatto deriva dalla tua ignoranza, perché invece di prenderla in giro non chini la testa sui libri>
Tutti si girano, un ragazzo alto , moro, la carnagione chiara, è davvero bellissimo. < Ragazzi lui è Akio viene dal Giappone  frequenterá un anno scolastico nella nostra scuola , l'unico posto libero è vicino alla Signorina Holland>
Akio si avvicina e non smetto di osservarlo , tutte le ragazze lo guardano , lo divorano con gli occhi, cercano di catturare il suo sguardo ma non si gira e continua a camminare verso il suo banco, verso di me. Quando si muove sembra che lo faccia a rallentatore.  Si siede e provo a pronunciare una frase di senso compiuto < Grazie.... ehm ecco per avermi difesa> mi guarda con un sorriso sornione < non ti ho difesa, ho difeso la mia passione, non farti strane idee Signorina Holland, non ho tempo e non posso stare  dietro alle ragazze nonostante tu non sia male > il mio cervello elabora ciò che ha appena detto , ma come ha osato?< ma scusa come ti permetti, innanzitutto mi chiamo Elizabhet Margaret Holland, e non cerco la tua approvazione , ti ho semplicemente ringraziato vedi di abbassare la cresta novellino> lui mi guarda e si china verso di me , con le sue labbra vicino al mio orecchio < perché non rispondi così  al tuo caro amichetto che ti prende in giro o io ti piaccio?> Sono paonazza in volto e lui non può fare a meno di notarlo < io non piaccio a me stessa figurati se mi puó piacere un'altra persona>
< Signorina Holland vuole che le aggiunga un'altra ora alla sua punizione ?> < No signor smith> < bene continuiamo>
Finite le lezioni mi aspettano altre due ore e arriverò in ritardo  al mio club del libro. Dovete sapere che dal primo anno scolastico io e i miei migliori amici Mary e Alex  abbiamo aperto un club , ci conosciamo da quando siamo bambini e abbiamo una passione in comune come avete già potuto ben capire è la lettura.
Le due ore sembrano non finire mai , osservo la lancetta che gira, il rumore assordante del silenzio, devo resistere un minuto .
Scattano le tre del pomeriggio. Saluto il professore scusandomi e mi dirigo al club  Alex e Mary sono già lì.
< Lizzie oggi il nostro club si è allargato da cinque a sei persone> mi salutata eccitata Mary, < ciao anche a te Mary>
< Lizzie lui è uno strafigo>
< ciao Lizzie >mi saluta Alex < ciao A...> mi giro e incontro i suoi occhi. <TU!>
< ciao Lizzie Margaret Holland si non sono Tu ma Akio e si so leggere anche io >
tira fuori i suoi manga e inizia a leggere.Sta leggendo un vecchio manga precisamente il terzo .
.< Allora  eh , per dispetto potrei spoilerartelo>lo rimbecco
<So già come va a finire , semplicemente volevo rileggerlo>
< Lizzie pensi che non l'abbia già letto > mi suggerisce Alex  < io ...> non so cosa rispondere,mi sento in imbarazzo,
a tutti scappa un sorriso e Mary lo guarda come uno stoccafisso.  Prendo il mio manga e inizio a leggere con la coda dell' occhio sento che mi sta osservando ,alzo il mio sguardo incateno i mei occhi nocciola con i suoi e inizio a guardarlo .Sorride e non faccio altro che alzare gli occhi al cielo. 
Passa un ora , l'ora più lunga della mia vita quando si alza e sistema tutto nella borsa< scusate ragazzi ma devo scappare ho un impegno>
Lo saluto e lui mi fa un occhiolino. Questo ragazzo mi renderà la vita un inferno . Mary mi guarda con uno sguardo compiaciuto e non posso fare a meno di ridere.
Terminate le  ore , decidiamo di uscire a mangiarci un gelato e ci sediamo nella  panchina del parco. < ammettilo è carino> dice Mary < no non lo è> rispondo < ahahahahah > a Alex scappa una risata  e continua < ti piace, è sempre stato il tuo tipo di ragazzo , ammettilo e ora non si sa per quale motivo hai paura di darti una chance >
< no non mi piace e anche se fosse non mi guarderebbe mai>
< in realtà sei l'unica che guarda> mi rimprovera Mary.
Il mio cuore aumenta di un battito 
< non ho tempo e nemmeno lui vuole perdere tempo con queste sciocchezze da adolescenti e poi l'anno prossimo torna in Giappone>
<non pensare al futuro e goditi il momento > mi rimprovera Mary
< Ragazzi è meglio che vada a casa si è fatto tardi conoscete mia madre> saluto i miei amici e mi incammino verso casa.
Sto  pensando alla frase di Mary < goditi il momento >e alla giornata passata con Akio , mi spunta un sorriso sul volto.
< ciao Elizabhet Margaret Holland, a che stai pensando o a chi stai pensando? Scometto che da oggi sono il tuo pallino fisso> il mio problema riappare ai miei occhi < ancora tu!>  lui non fa a meno di sorridere  gli piace irritarmi , vincerebbe la medaglia come ragazzo più irritante dell'anno < Quante volte devo dirti che non mi chiamo tu, comunque io vivo precisamente in questa via, numero 456> l'universo mi odia, è la casa vicino alla mia< vivi affianco a casa mia...> lui sgrana gli occhi < ottimo, domani passo a prenderti per andare a scuola> < non ho bisogno di un accompagnatore > <tu no ma io si > < A domani Elizabhet Margaret Holland > mi prende la mano e mi lascia un bacio lasciandomi davanti alla porta rossa in viso.

Voglio amarti ma non possoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora