~Chyuuya

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Scusami se ci ho messo così tanto a publicare ma essendo che ora sono in Marocco e le ricariche ti fanno avessi solo a Facebook Instagram e snaptchat non ho potuto prima
Questa storia é per @Barettatwix
Tipo: Fluff
Parole:856

Una padella bruciata

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Erano le tre del mattino e io, come mio solito, stavo ancora girando tra le strade di Yokohama fino a quando un rumore arrivo alle mie orecchie: erano delle urla di disperazione "TI SUPPLICO TI DARÒ QUELLO CHE VUOI MA NON UCCIDERMI!!!" Altre perso...

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Erano le tre del mattino e io, come mio solito, stavo ancora girando tra le strade di Yokohama fino a quando un rumore arrivo alle mie orecchie: erano delle urla di disperazione "TI SUPPLICO TI DARÒ QUELLO CHE VUOI MA NON UCCIDERMI!!!" Altre persone al posto mio di certo avrebbero chiamato la polizia per aiutare, ma io di certo non ero una di quelle così alzai il cappuccio della felpa che mi arrivava fino a sopra il ginocchio non mostrando così i miei pantaloncini rigorosamente neri come la felpa e me ne andai continuando a girare per le strade di quella città che ormai conoscevo così bene.

Arrivai in un parco giochi così decisi di andare nell'altalena e iniziai a dondolarmi su di essa.

Passai un paio di ore lì fino a quando qualcuno non interruppe la quiete che c'era alzai lo sguardo e lo guardai meglio: era piuttosto basso -ma di certo non più basso di me- aveva capelli arancini e occhi verdi -anche se era notte riuscivo a vedere molto bene grazie al sole che stava per sorgere e illuminare così il resto della città-

Quando lo vidi mi spunto un lieve sorriso "Da quanto tempo non ci si vede non é vero Chyuuya?" Lui mi guardò e non potei non notare quel piccolo sorriso che anche a lui spuntò "Hai ragione T/N" Mi rispose il ragazzo che piano piano si avvicinò a me.

"Come mai sei qui?"
"Non posso fare anch'io delle passeggiate a quest'ora?"
"Eppure so per certo che sopra a quel edificio" dissi puntando la testa verso un edificio dietro di me "ci sia uno dei tuoi scagnozzi che mi sta puntando un cecchino"
"Sai com'é a Mori tu non piaci proprio" ormai era arrivato a un passo da me così mi alzai per poterlo guardare meglio negli occhi in cui mi rischiavo sempre di perdere; senti il suo respiro sulla mia pelle e questa cosa di certo non poteva che mandarmi in tilt ma questa volta non potevo per niente permettermi il lusso di abbandonarmi al sentimento che provavo per lui così mi avvicinai al suo orecchio "Vado a casa se vuoi puoi venire anche tu ma scordati di dirlo a qualcuno e di a quel cecchino che se non vuole un pugnale conficcato nell'occhio di andarsene"

È così che lo lasciai per poi ritornare a casa mia -non prima di aver girato ancora un po'- e dopo aver messo le chiavi nel piccolo piattino che avevo riservato a loro, tolsi il cappotto e lo appoggiai nel attaccapanni, mi tolsi le scarpe e andai in salotto avrei voluto passare una bella mattinata facendo una bella colazione ecc... se non fosse stato per la luce della cucina già accesa e vidi spuntare dei capelli arancioni sorrisi automaticamente per poi sentirlo esclamare qualcosa di poco piacevole alla pentola, si girò e mi guardò "Heyyy sei tornata" disse per poi venirmi in contro e abbracciarmi ma quando lo fece non ricambiai vi potrete chiedere come mai ve lo dico subito: quando lui é così dolce vuol dire che ha fatto qualche cavolata.

"Che hai fatto sta volta?"
"Perché pensi sempre che io abbia fatto qualcosa?" Disse staccandosi da me "Perché ogni volta che sei dolce fai qualche cavolata"
"Beh sta volta non é che io abbia esagerato"
"Visto lo sapevo che avevi fatto qualcosa! Sentiamo cosa hai fatto sta volta?"
"Per sbaglio e ripeto per sbaglio ho bruciato la tua padella preferita..." disse impaurito per la mia reazione "TU CHE COSA!?"
"Senti non lo mica fatto apposta"
"COME CAVOLO HAI FATTO A BRUCIARLAA?!?!"
"Non lo so ho solo acceso il fuoco per poi mettere la padella sopra e boom ha preso fuoco"
"Solo tu potevi fare una cosa del genere"
"É ovvio perché io sono unico"
"Ti conviene correre"
"Cosa perché" ma non riuscì a finire la domanda che iniziai a rincorrerlo e lui iniziò a scappare.

Non so del come ma mi ritrovai nel mio letto con lui sopra di me che mi teneva i polsi sopra la testa e lo guardai con sguardo omicida "Dai piccola cosa devo fare per farmi perdonare da te?" Mi chiese con uno sguardo da cane bastonato così feci finta di pensarci ma in verità avevo la risposta ben pronta " Allora mi è venuto in mente dovrai comprarmi una nuova padella e in più mi dovrai fare da schiaverò per 1 settimana capito?" "Facciamo 2 giorni e basta?" "5"
"3" "6" lo baciai un bacio casto "andata per 5 giorni ok? Okk!" È così mi liberai dalla presa del mio ragazzo e me ne andai.

O almeno cercai di andarmene ma a quanto pare il ragazzo alle mie spalle non la pensava così: così mi prese il polso e mi ributtò sopra di lui.

"Heyy devo andare a lavoro e fare colazione quindi a meno che tu non abbia il potere di fermare il tempo devo andare" lui sbuffo "Solo 5 minuti ci facciamo le coccole e basta ok?" Sbuffai -anche se in realtà mi piaceva restare a fare le coccole- e acconsenti.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 22, 2023 ⏰

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