I suoi occhi sono come uno specchio; quando li guardo cado nel mio stesso buio. Giunta lì, navigo in quel fondo caldo di emozioni asfissiate, mi tolgo il respiro per donarlo alle sue parole non dette. Mi osservo intorno, la mia pupilla si dilata sempre di più, non filtra luce qui sotto.La pelle si stringe tra sé, il sangue corre nelle sue fredde vie, dimenticando spesso, di raggiungere il cuore. Ed ora che sto abitando il suo mondo e forse, anche il mio, precipito nell'eterna incomprensione dell'io. Raccolgo i dubbi, ma invece di sbucciarli e prenderne il succo, li risemino per le terre sterrate di questo luogo scuro.Dalla tasca sfilo un fiammifero, lo accendo. Pochi attimi dopo si rispegne, perché non può donare luce a chi non è pronto ad accoglierla.Apparentemente sola con me stessa e con ciò che lui nasconde, mi siedo, incrocio le gambe e lascio che le mie palpebre si chiudano nelle loro paure.Niente cola vita, eppure, in questa immensa ombra, il mio sguardo si riconosce nell'anima di questo pianeta deserto e sperduto.Accompagno i miei battiti verso un ritmo più leggero, e per strada afferro anche i suoi.Sono pesanti ma la fiducia nel riemergere mi grida di continuare. Trascorrono le ore, le braccia tremano e le caviglie cedono, ma nulla può fermare ciò a cui la speranza aspira.Arrivo finalmente in superficie, il suo fiato ha lasciato lungo il sentiero ogni sasso o pietra, permettendo inconsciamente al mio, di assorbire i suoi scarti.Lui è felice e mi ringrazia, mentre io ormai debole, scivolo stavolta realmente sola nel burrone.
29/06/2023
intorno alle 20:00
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VITA
Short StoryIn questa raccolta, scriverò delle piccole storie che riguardano momenti che riescono a suscitare emozioni forti ed intense. Con questi attimi di vite altrui, ho intenzione di farvi abbandonare per poco tempo la vostra vita e trasportarvi in quella...