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Dovevo andare a scuola, quindi velocemente mi preparai.

Uscii di casa, senza aspettare Bill e come sempre andai a tirare dei sassolini alla finestra di Stefanie, ma stranamente non si affacciò come sempre

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Uscii di casa, senza aspettare Bill e come sempre andai a tirare dei sassolini alla finestra di Stefanie, ma stranamente non si affacciò come sempre. Provai a chiamarla ma nulla. Cosi decisi di andare a suonare a casa sua e mi aprì: si era appena svegliata.

T: "CAZZO SBRIGATI"
S: "EH SI UN ATTIMO"

in 10 minuti era pronta. Intanto Bill mi aveva raggiunto davanti alla porta di casa.

S: "eccomi"
T: "sempre a dormire sei eh"
B: "non iniziate a litigare di prima mattina che mi faccio sbattere la testa"
S: "oggi a Bill gli girano le palle"
T: "astinenza di scopare?"
B: "troppa"
T: "dio cane ma trovatene una o fa come me, o meglio fai come facevo"
B: "non sono come te coglione"
S: "minchia che bel discorso alle 7:40 del mattino"
T: "sempre"

Entrati a scuola ci dividemmo per le classi, e ci rincontrammo in cortile, verso ora di pranzo.

S: "Madonna io giuro che quella latino americana la uccido"
T: "Ma chi quella co le treccine gnocca?"

Lo stavo facendo ovviamente per farla ingelosire.
Mi diverto a farla bollire dalla gelosia

S: "allora vai da lei"
T: "dai principé scherzavo. Che ha fatto?"
S: "mi ha graffiata sul braccio e tirato uno schiaffo perché non gli ho fatto copiare il test"
B: "dio cane che graffio"

Mentre stavamo parlando di lei, mi spuntò da dietro le spalle.

T: "cazzo che paura. Ciao"
J: "Hey Tom"

Quella ragazza aveva un certo fascino, ma io amo solo la mia principessa maledetta.

T: "Cazzo vuoi"
J: "il tuo"
S: "si vede che ti piacciono. Tom te la pago io, 20€ vanno bene?"

Bill e Stefanie scoppiarono a ridere e anche io.

J: "Sai non sono molto esperta, sia per farli sia per i prezzi. Devo chiedere a tua madre che lei lo saprà alla perfezione"
Jennifer aveva un ghigno in viso.

A Stefanie il sorriso scomparì subito, e venne sostituito da uno sguardo omicida.

Le si avvicino lentamente.

S: "come cazzo ti permetti a nominare mia madre. IO TI AMMAZZO TROIA"

Gli si butto contro per farla cadere a terra. Non ci volle tanto perché aveva i tacchi quindi perse equilibrio facilmente.

Iniziò a riempirla di pugni, e Bill dopo qualche pugno e sputo in faccia, la tolse da sopra Jennifer.

B: "cazzo Stef. Tom accompagnala in bagno"
T: "subito. Amo vieni"

La presi dal braccio e la trascinai in bagno.

Tirai fuori dal mobiletto di primo soccorso acqua ossigenata e batuffoli di cotone.
Gli presi la mano e con il batuffolo imbevuto gli tamponai le nocche che per l ennesima volta erano rotte.

S: "aia cazzo brucia..."
T: "shh..."
S: "grazie"
T: "non mi devi nemmeno ringraziare. Amo i momento così con te"
Ero sincero. Amo curarmi di lei, preoccuparmi come un padre.
Lei si limitò a sorridermi.

T: "amore, passami le garze"
S: " non ce ne é bisogno"
T: "passami le garze ho detto"

Me le passo e io glie le avvolsi attorno la mano.

S: "grazie di nuovo"
T: "un bacio me lo merito?"
Si mise in ginocchio sul pavimento gelido, visto che eravamo per terra e si mise a cavalcioni su di me. Ovviamente amavo il contatto fisico. Mi diede un bacio, poi un altro, e un altro...

T: "ho voglia adesso e qui"
S: "no tom"
T: "dai vieni"

Mi alzai e la portai verso il bagno, dove poi chiusi a chiave la stanzetta da pochissimi metri.

La misi con la schiena appoggiata al muro. Avevamo incominciato, quando sentimmo una prof chiamarci...

continua...

Adrenalina-Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora