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"Non tornerà vero?" Disse tom con due occhi così
E ora che faccio, che gli dico 'si non torna più ti ha abbandonato per sempre' no! Sarebbe crudele, però non posso mentire
"Non lo so tomi, non lo so" ecco, non potevo inventarmi di peggio, lui mi abbracciò stringendomi moltissimo
"Io non vivo senza di lui!" (Tom)
"Ci sono io, so che forse non sono il meglio del meglio però cercherò di starti vicino"(t/n)
"Vado in discoteca, ho bisogno di sfogarmi" non aspettò una mia risposta e se ne andò. Io mi sedetti sul divanetto sul balconcino in camera mia e mi misi a fumare aspettando che tom tornasse. Passarono le ore e tom ancora non si faceva vivo quando ad un certo punto mi arriva una chiamata da un numero sconosciuto, rispondo ed era un ragazzo che mi dice che tom è ubriaco fradicio e non si regge in piedi se potevo andarlo a prendere
'Tipico di tom, sarà come al solito' pensai, ma nessuno mi aveva preparato a quello che vidi, appena entrata vidi tom su un divanetto bianco cadaverico con gli occhi rossi, gonfi e lucidi, corsi da lui
"Tom stai bene?"(t/n)
"I-i-io n-n-non credo" disse più eubriaco che mai
"Ma quanto hai fumato!?" Gli dissi io
"Mi sa un pò troppo eh" rispose sempre con la voce da ubriaco
"Direi DECISAMENTE troppo tomi" gli dissi, avrei voluto arrabbiarmi ma come potevo, d'altronde già io mi sarei buttata da un ponte, non potevo immaginare lui.
"Come mi hai chiamato?" Disse sorridendo
"Tomi... se non vuoi non ti ci chiamo più tranquillo" gli risposi
"No no è bello, va bene!" Sorrise e sorrisi anche io, gli diedi un bacio in fronte
"Dai tomi andiamo" lo tirai su e lo portai in macchina.
Tornammo a casa, le uniche cause della situazione sembravano l'alcool e le canne ma appena entrammo in casa tom per poco non cadde a terra, io lo tirai su e lo feci sdraiare sul letto
"I-i-o credo di a-a-avere la febbre, ho freddo" (tom)
Gli misurai la febbre e ce l'aveva a 39.5
"Vado a riprenderti bill, stai tranquillo" gli dissi per poi correre all'aeroporto mentre chiamavo bill...

Bill's pov

Io, il mio zainetto, new york, era tutto ciò che avevo. Ammetto che new york era davvero una bella città, i palazzi alti, tutto così moderno.
"Hey amico che figata i tuoi capelli!" Un ragazzo interruppe i miei pensieri
"Oh, dici a me? Grazie!" Dissi io un pò incredulo
"Lizze Anderson, liz per gli amici" disse porgendomi la mano
"Piacere liz, sono bill, bill kaulitz"
"Kaulitz fammi pensare, non sei di qui giusto?" Chiese
"No, sono tedesco, di Berlino. Mia cugina è stata qui per molto" risposi io
"Come si chiama? Magari la conosco"
"T/n" dissi io
"Ma certo che conosco t/n! Eravamo molto amici io lei e Noa"
"Noa?" Chiesi io
"Si, un'amica, vieni te la faccio conoscere mi sta aspettando ad un pub qui vicino"
Lo seguii fino ad arrivare ad un effettivamente pub effettivamente grande, ok... troppo effettivo. Entrammo e la trovammo seduta al bancone, appena ci vide si alzò e venne a salutarci. Era una ragazza poco più bassa di me e smilza, capelli neri e corti più o meno come i miei nel 2000/2001 piccolo naso all'insù ed occhi scurissimi, liz invece era un ragazzone poco più alto di me e magro, biondo platinato, occhi verdi e naso all'ingiù. Appena lo vide lo abbracciò e poi mi porse la mano
"Piacere sono noa" disse
"Noa lui è il cugino di t/n"
"Davvero!? Tom o bill? Devi essere bill vero?!"
"Si sono io" dissi ridendo
"Lei mi parlava moltissimo di voi, oh venite prego sedetevi così parliamo meglio" disse indicando un tavolo. Ci sedemmo e noa prese parola
"Dimmi bill come sta la rossa?"
"Rossa?" Chiesi io perplesso
"Ma come non ti ricordi? Lei quando aveva 6 anni (appena arrivata qui) aveva i capelli rossi"

*flashback*
"Dai bill vieni un attimo ti devo dire una cosa!"(t/n)
"Ok ok arrivo aspetta!"(bill)
Era il giorno in cui lei sarebbe dovuta andare a new york per la prima volta dopo aver vissuto da noi, era piccolissima, aveva i capelli rossissimi ed un sacco di lentiggini.
*lo abbraccia*
"Non scordarti mai di me ok?"(t/n)
"Non lo farò mai"(bill)
*la bacia*
"Dai t/n andiamo! Dobbiamo partire!"(ale)
"Arrivo mamma!"

*fine flashback*

"Bill!" (Noa)
"Eh? Si scusa"(bill)
"A che pensavi?"(noa)
"No nulla, comunque si, mi ricordo"(bill)
"Stava tutto il giorno a parlare di te quando è arrivata, eri tipo un mito"(liz)
"È vero"(noa)
Si misero a ridere
"Già, immagino"(bill)
"Tu hai 16 anni come noi?"(noa)
"No, io ne ho 17, sono un anno più grande"(bill)
"Figo"(liz)
Insomma, passammo tutta la serata a parlare di noi e di t/n, ad una certa ora mi alzai, li salutai ed andai a fare una passeggiata. Arrivai su un pontile e mi appoggiai sulla staccionata a pensare a quello che mi era tornato in mente guardando il mio riflesso nell'acqua. Quindi io... stavo con t/n! Lei aveva i capelli rossi, era piccolissima, minuta, quasi scheletrica... io, mi ricordo. Qualcosa, o meglio qualcuno mi abbracciò da dietro e mi fece sussultare
"Sai che sei davvero carino" disse quella voce accarezzandomi la schiena
"Chi sei scusa..." risposi io tremolante
"Ma coma non mi riconosci, abbiamo parlato fino a 5 minuti fa..."
Noa! Pensai
"Aspetta in che senso!?"
"Tu sei single giusto?" (Noa)
"Io, beh ecco io sto con-"(bill)
"Shhhh" disse mettendomi una mano davanti alla bocca
"Non voglio saperlo"(noa)
Mi tirò verso di sé ed iniziò a baciarmi ma fortunatamente squillò il mio cellulare, allora non aspettai un secondo di più e corsi via iniziando a piangere per sfogarmi
"P-p-pronto?" Dissi singhiozzando
"Bill dove cazzo stai, che succede?!" Disse quella voce urlando
"T/N MI DISPIACE, IO TI AMO TROPPO!" Gridai altrettanto io
"Ok tranquillo dai, ti meno dopo , dove sei?"
"A New York, away road  35"
"Arrivo, fra 5 ore sono da te" riagganciò ed io scoppiai di nuovo a piangere

Fine bill's pov

Che cazzo stava succedendo! Bill piangeva disperato, io avevo già preso il volo perché avevo intenzione di andarmelo a riprendere ma mancavano ancora 5 ore per arrivare lì, tom stava praticamente schiattando a casa da solo, aiutatemi!
Avevo il terrore che bill avesse incontrato qualche pervertito maniaco, d'altronde a new york era pieno!
Con tutti questi pensieri non so come ma mi addormentai sull'aereo immaginando cosa potesse essergli successo, per fortuna  a svegliarmi fu la voce
"L'aereo è arrivato!" Da parte della hostess. Mi fiondai giù senza bagagli e corsi verso la away. Appena arrivata vidi bill accasciato a terra, e ora che cazzo aveva fatto?!
"BILL!" Urlai con tutta la voce che avevo tuffandomi su di lui piangendo a fiumi. Lui aprì lentamente gli occhi e appena si accorse di me mi strinse fortissimo e mi baciò tante, tantissime volte
"Mi sei mancato tantissimo!"  dissi tra i singhiozzi
"Ora sono qui, tranquilla... come sta tom?"
"Male bill, è ubriaco fradicio, si sarà fumato 30 canne in 2 giorni, non si regge in piedi e ha la febbre alta, ero venuta a prenderti perché tom sta morendo lentamente senza di te, non l'ho mai visto così bill, aiutami ti prego!" Gridai
"Andiamo corri" disse prendendomi per il braccio con il viso più che preoccupato. Salimmo al volo sull'aereo e tornammo a casa. Dopo altre 5 ore astenuanti di viaggio arrivammo a casa, corremmo in camera di tom e c'era lui sul letto con gli occhi rossi e gonfi, il viso pallido e i brividi di freddo
"TOM! NON TI AZZARDARE A LASCIARMI CAPITO!? Lo so che non sono stato un buon fratello ma svegliati ti prego!" Disse bill abbracciandolo
"Bill, fratellino sei tornato, attento ho la febbre alta, non te la voglio attaccare" rispose tom senza voce
"Tomi me ne sbatto altamente della febbre, io voglio che tu stia bene e basta!"(bill)
Tom sorrise
"Sono contento che sei tornato bill" disse abbracciandolo
"Anche io... tom?... TOM? Oddio t/n tom non respira!" disse sentendo il cuore
"Come non.. aspetta chiamo un'ambulanza" corsi a chiamare un'ambulanza al piano di sotto ed appena arrivata ci fiondammo dentro tutti e tre.
Eravamo in sala d’aspetto attendendo un dottore che ci dicesse che tom stesse bene perché cazzo ci mancava solo questo... eccolo, il dottore, la salvezza
"Potete entrare..." scattammo in piedi e corremmo nella stanza numero 490 dove c'era tom che dormiva
"Sta bene? Sta dormendo no? Chiese bill"
"Ci dispiace ma.." disse uno dei dottori
"È in coma" quelle 3 parole, quella piccola, minuscola, fottuta frase mi aveva appena fatto crollare il mondo addosso, bill cadde a terra ed io ebbi la forza di arrivare fino al lettino di tom dove dormiva
"TOM NO! SVEGLIATI CHE CAZZO!" Poi vidi bill a terra e mi tuffai su di lui ad abbracciarlo
"No bill, starà bene promesso" (t/n)
"È successo lo stesso con mio padre, solo che poi non è stato meglio"
"Bill, è tuo fratello, finché tu stai qui ci sta pure lui, ok!? Non mollare bill, resta con me" .

Sono passati 32 giorni da quando tom non si sveglia, oggi andiamo a trovarlo in ospedale. Bill spera ogni giorno di più che quel poveretto si risvegli, si sente in colpa in un modo indescrivibile, se succedesse qualcosa a tom bill non se lo perdonerebbe mai. Entriamo nella stanza e dopo un po entra un dottore
"Salve dottore, mi dica tom sta meglio?" Chiede bill speranzoso
"Mi dispiace ragazzi ma potrebbe non svegliarsi.
MA CHE CAZZO TUTTO A ME!

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Spazio autrice

Ciao ragazzi, spero vi stia piacendo...finalmente siamo al capitolo 10!!! poveretto tom 🥺 speriamo si riprenda, scusate come sempre gli errori e tutto il resto, vi voglio bene e grazie delle tante visualizzazioni
Buona lettura 🩶

È Nato Un Amore? // Tom E Bill KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora