Amber's pov
Mi alzai come tutti i giorni per fare colazione e ovviamente trovai gli amici di mio fratello in salotto a parlare fra di loro, uno si chiama gustav è molto timido ma simpaticissimo, poi c'era bill con i suoi capelli sparati e il suo look fantastico, è molto estroverso, praticamente parla solo lui, e poi c'è tom con i suoi dread, si è simpatico anche lui, il nostro rapporto è un po come migliori amici, scherziamo molto avvolte ci meniamo per scherzo oppure ci minacciamo di morte, ma non importa, lui è sempre stato protettivo, sopratutto dopo la mia ultima relazione tossica che ho subito, è stato propio tom ad aiutarmi ad uscirne.
<ma buongiorno rompipalle> tom
<buongiorno barbone> dissi,
erano normali gli insulti di prima mattina, andai da bill per salutarlo, e sedermi affianco a lui,
poi salutai gustav, ma non mio fratello perché tanto lo vedo tutti i giorni, <cosa c'è Muffin> tom.
<niente, non posso stare più con il mio amico ora?> dissi abbracciando bill, tom alzò le braccia per difesa per poi ricominciare a parlare, parlavano di cose noiose come video giochi o ragazze, quindi mi alzai per uscire di casa, <ei ei dove vai?> come sempre mio fratello deve fare il protettivo, <in giro> dissi aprendo la porta per uscire, decisi di andare un un bar che era a 5 isolati da qui.
È il mio bar preferito, vidi julie la mia migliore amica e andai da lei per farle compagnia, <hey julie> ,
<oh hey amber>, <quindi come va, stai meglio> sapevo che si riferiva alla mia ex relazione, <sisi meglio>, arrivò il nostro ordine e iniziammo a parlare, <ma come stanno i ragazzi> disse, <bene stamattina erano in salotto che parlavano>, < è da molto che non li vedo> disse sorseggiando il capuccino, io e julie ci conoscevamo da quando eravamo piccole e iniziò anche lei a frequentare i ragazzi, soprattutto mio fratello, non me lo aveva mai confessato che provasse qualcosa per lui ma era fin troppo evidente, dopo aver finito di fare colazione avevamo deciso di andare a fare shopping.
<dai amber provalo che ti costa>julie.
<julie mi costa la dignità, con questo vestito sarò praticamente nuda> dissi mentre allontanavo l'abito, <eddai amber divertiti un po> disse per poi lanciarmi il vestito, annuì e andai a provarlo, era davvero bello ma decisamente troppo scollato, già di suo era corto poi aveva due scollature nei fianchi e lungo la schiena, anche se faceva notare molto le mie forme, < quindi hai fatto?> disse julie impaziente, <sisi eccomi> dissi uscendo per farmi vedere, lei rimase a bocca aperta, mi guardava attentamente col sorriso, ma appena scese per i fianchi scoperti il suo sorriso scomparve, lo capì subito il motivo, mi erano rimasti ancora dei lividi che mi fece Marcus il mio ex, per evitare il disagio mi coprii i fianchi con la mano, <bene io vado a cambiarmi> dissi entrando nel camerino per rivestirmi, <amber dammi il vestito che lo metto a posto io mentre pago i miei abiti> anuii e poi uscii per aspettarla fuori.Sono a casa di julie per vedere un film con più precisione Titanic, abbiamo pianto tutto il tempo fino ad accorgerci che era quasi ora di cena, <vieni facciamo una piadina al volo> disse julie dirigendosi ai fornelli, finalmente finì di prepararli, io avevo la mia solita con prosciutto crudo e insalata, lei invece prosciutto cotto e insalata.
<vieni che ci prepariamo> disse trascinandomi in camera sua, <prepararci per cosa?>, < per uscire non è ovvio> disse ridendo, <be io credo di uscire così> dissi guardandomi i vestiti, <oh non se ne parla, ho il vestito per te> disse dandomi una busta, era quello che mi ero provata al negozio, <nono io così non ci esco> dissi porgendole l'abito, <invece si, amber divertiti ricorda la ragazza che eri prima di conoscerlo, riprenditi la tua vita> disse mettendo le sue mani sulle mie spalle, io annuì e mi misi l'abito, julie si avvicinò a me mi mise il correttore sui lividi per nasconderli, <ecco fatto ora si che sei pronta> disse per poi prendermi dal braccio è uscire, <perché mi hai fatto mettere i tacchi> dissi guardando julie ridere, entrammo in una discoteca, julie conosceva tutti lì, io mi sedetti nelle poltrone libere del locale mentre lei si mise a ballare con uno, <ei sei nuova> sentii una voce alla mia sinistra e per istinto mi girai, < oh beh non vengo spesso in posti come questi> dissi, <ti va bere qualcosa> disse porgendomi la mano io accettai e ci dirigemmo nel bar, due margherite grazie disse il ragazzo al barista che si mise subito a farle, <come ti chiami?> disse il ragazzo, <amber, tu?>, <noah>, <sei maggiorenne vero?> disse porgendomi la bibita, <oh si tranquillo> risposi per poi bere, cazzo non me la ricordavo così forte come drink, forse è perché non bevo da molto, iniziai a guardare in giro in cerca di julie ma di lei non c'era traccia, <a chi cerchi?> disse noah, <a una amica, sicuramente si starà facendo il primo che le è passato davanti> dissi facendolo ridere, appena finiti i drink noah fece cenno di farli altri due, io non mi opposi, <dimmi qualcosa di te, sei fidanzata, lavori> disse curioso, <oh beh io lavoro in un ristorante come cameriera e ho appena chiuso una relazione> dissi, <tu invece> , <io non lavoro ma studio all'università e anche io ho chiuso da poco una relazione di 2 anni> disse e finì in un sorso il drink, decisi di fare lo stesso, il barista ce ne diede un altro, ma a me iniziava già a girami la testa, lo bevvi lo stesso come una stupida, dopo mi alzai e andai da julie che l'avevo appena vista in pista, <julieee vieni a bere daii> le dissi tirandola, <amber quanti drink hai bevuto, non ti reggi in piedi> disse preocupata, <Stai tranquilla bevo l'ultimo drink con te> dissi tirandola, <due margherita super barista> dissi ridendo, <sei sicura che lo reggi perché mi sembri già ubriaca> disse julie, <Stai tranquilla ce la faccio >dissi bevendo il drink, ormai non ragionavo più vedevo doppio e a mala pena riuscivo a camminare, <amber andiamo a casa dai>, <no ancora un po, non fare la vecchia julie> le dissi per poi prendere un altro drink, <basta bere, quanti ne hai presi>, < boh credo 5 o 6, ma cosa ti importa andiamo a ballare> dissi < no ora noi ce ne andiamo> disse per poi trascinarmi all'uscita, iniziò a chiamare un taxi che mi accompagnò a casa, <ora amber tu vai in quella porta ed entri capito> io annuì, <bene, ci vediamo ciao> disse julie per poi partire con il taxi, io caddi a terra come una stupida sbucciandomi le ginocchia, <cazzo> esclamai per il dolore ma mi alzai per entrare in casa, bussai alla porta finché non mi aprì tom io caddi sulle sue braccia, ormai ero esaurita, non mi reggevo in piedi, <ma che cazzo amber hai visto che ore sono> iniziò a sgridarmi portandomi a peso in camera mia, <che hai fatto alle gambe> disse toccando le ferite, <aia cazzo fai piano> esclamai lui se ne andò ma poi ritornò con del cotone e dell'alcol, per disinfettare la ferita sul ginocchio, e mettermi a dormire, <sappi che domani ne riparliamo> disse per poi chiudere la porta.
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Ci Sei Solo Tu - Tom Kaulitz
RomanceAmber una ragazza di 17 anni, sorella di un membro della famosa band tokio hotel, riuscirà ad accettare l'amore che prova per un membro della band con precisione un chitarrista, ma scoprirà oscuri segreti su di lui che porteranno solo guai per la ra...