Capitolo 5

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"Sono Harry."
Quelle parole mi fecero spalancare gli occhi.
Mi alzai di scatto dal divano e mi misi davanti alla porta.
"Vai via." Dissi con voce ferma.
"Josefine che cosa è successo? Fino a due ore fa in macchina eri tanto tranquilla. Aprimi." Disse alzano il tono della voce ma con un pizzico di dolcezza.
"Non ho niente!" Una lacrima rigò il mio viso e continuai "vuoi le cuffie? Te le do domani mattina ora non ho la voglia di vedere nessuno e sinc.."
"Aprimi senza fare la bambina!" Dissi urlando.
Quelle parole mi ferirono un po' ma poi pensai che se mi ha detto così vuol dire che qualcosa gli importava.
"Vattene." Mi girai e andai nella mia presunta camera e mi rannicchiai sotto la finestra in un piccolo angolino riprendendo a piangere.
Non badai ai "aprimi!" "Dai Josefine non fare così!" Ero troppo triste per ascoltarlo.

POV'S HARRY

Sembrava che non mi volesse aprire, ma io sarei entrato comunque.
Mentre scendevo le scale Persia al perchè stesse piangendo così e al perchè io volessi entrare lì dentro da lei.
Bussai alla porta di Liam.
Mi aprì, era in pigiama e si stava strofinando gli occhi.
"Harry ma non vai a dormire?" Mi disse stanco.
"Dammi la chiave dell'appartamento di Josefine" disse con voce frettolosa.
"Perché dovrei?" Disse
"Liam! Cazzo dammi quella maledettissima chiave!" Dissi alzando di un decimo la voce.
Sbuffò e rientrò in casa e dopo poco mi porse la chiave.
Corsi per le scale fino ad arrivare al suo appartamento.
Infilai la chiave e girai per poi entrare. Sentivo dei singhiozzi e mi lasciai guidare da essi.

POV'S JOSEFINE

sentii la porta d'ingresso aprirsi. Chi era? Forse Ludovica che voleva vedere se stavo bene.
Avevo le gambe al metto la faccia tra le ginocchia che con le braccia le abbracciavo.
Sentii dei passi avvicinarsi sempre di più.
Qualcuno si sedette accanto a me per terra. Non era Ludovica, aveva un buon odore però..mi ricordava qualcuno.
No. Non può essere lui. E come diavolo è entrato?
Alzai lo sguardo. Mi guardava. È così bello con quei occhi.
Mi buttai fra le sue braccia e cominciai a piangere più rumorosamente.
Mi strinse a se.
"Ehi..ma cosa è successo?" Mi chiese a bassissima voce, quasi non riuscii a sentirlo.
"Oggi è un anno e 8 mesi che non c'è più." Dissi tra vari singhiozzi.
"Chi?"
"Lei. La mia amica del cuore se così la vogliamo chiamare..era come una sorella..la conoscevo da quando ero nata. Sai, mia madre e sua madre erano amiche già dalle medie e lo so tutt'ora e quando hanno a noi due stavamo bello stesso ospedale. Lei era nata due giorni dopo di me. Mi manca così tanto" dissi piangendo bagnandogli la camicia.
"Il dolore passerà Josefine." Disse
Quelle parole non sono come le tante altre che mi hanno detto. Come ad esempio "oh mi dispiace ma lei rimarrà sempre con te!" Quanto sono sciocche quelle persone.

POV'S HARRY

Non sapevo più che dirle quindi la presi in braccio e la feci sdraiare sul letto.
"Io vado Jos. Dormi tranquilla." Le dissi vicino al suo orecchio.
"Non andare via. Ti prego. Dormi con me" mi disse come una bambina quando ha paura di qualcosa.
Sospirai.
Mi spogliai per poi rimanere in mutande e mi misi accanto a lei abbracciandola. Lei si rannicchiò sul mio petto per poi addormentarsi. Io mi addormentai poco dopo accompagnato dal suo dolcissimo odore.

Ragazzuoleee!! È un po' corto ma come vi ho detto sono impegnata con gli esami ed è già un miracolo se riesco ad aggiornare! Amatemi. Ahhaha
A me lunedì iniziano gli scritti e ancora non realizzo. Help.
Vabbe un bacione e votate la mia storia! A presto bellee!😘😘😘😘

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