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Zaccaria mi aveva rovinato letteralmente la serata,lo odiavo .

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Stavo riempendo la lavastoviglie quando il telefono iniziò a vibrare sul tavolo, lo lasciavo sempre in silenzioso,un brutto vizio che non riuscivo a togliere.

<< pronto ? >>

<< i soldi>>

<< ehmm,con chi sto parlando? >>

<< ma che ti sei rincoglionita? I cinque mila euro che mi dovevi dare,dove cazzo sono>>

<< dove te li porto i soldi?>>

<< nel solito posto,alle 02:15>>

<< non posso,è troppo tardi>>

<< vuoi morire?>>

<< io non ho detto questo>>

<< portami quei cazzo di soldi oggi alle 02:15>>

non mi diede neanche tempo di ribattere che mi chiuse il telefono in faccia. I soldi li avevo messo da parte, quindi questa volta era salva. 

**

presi il telefono e i soldi e mi incamminai per andare da quel mostro. 

« questi sono i soldi » 

« sono cinquemila?»

« si »

« io di te non mi fido,resterai qua fino a quando non avrò finito di contarli»

« fai come ti pare »



« allora? Sono cinquemila o manca qualcosa?»

« per tua fortuna si »

« ora posso andare a casa?»

« hai da fare? Sembri così agitata,ti aspetta il fidanzatino? » disse ridendo

« no,è solo che...»

« cosa?» in questo momento Gabriele era molto serio 

« un mio vicino di casa ha detto a dei clienti dove abito,e ora questi clienti vanno e vengono quando voglio,così rischio di essere scoperta»

« sai come si chiama il ragazzo?»

Merda,non potevo dirgli che era Zaccaria,probabilmente l'avrebbe ucciso.

« no,non lo so »

« mh,ok,se ti da ancora fastidio chiamami,ok?»

« va bene»

Lo salutai e andai a casa, che serata. Non gli avrei mai detto che il vicino antipatico era Zaccaria, mi dispiaceva molto per lui,anche se mi trattava di merda. So benissimo che anche lui ha sofferto molto,lo vedo dai suoi occhi.



Siamo come fantasmi che non possono toccarsi// Baby gangDove le storie prendono vita. Scoprilo ora