2 capitolo

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Quella notte non chiusi occhio. Pensai a Rosaline e al fatto che era rimasta ferita dal mio comportamento effettivamente inaccettabile, dal momento che mi aveva appena detto dei suoi sentimenti per il mio migliore amico, ma soprattutto pensai a Sebastiano. Chissà se si sarebbe ricordato ciò che era successo, dato che era ubriaco.
Una parte di me sperava che non ricordasse, ma in fondo mi era piaciuto molto e speravo fosse stato lo stesso per Seb.
Se si era comportato in quel modo forse provava dei sentimenti per me che cercava di reprimere, o forse era solo troppo sbronzo per rendersi conto che la ragazza che aveva palpeggiato al centro di una pista da ballo fossi io.
Mi torturai per cercare una risposta che ovviamente non arrivò.
Non sapevo come mi sarei dovuta comportare con lui, o se avessi dovuto scusarmi con Rosaline, dato che la sera prima non avevo avuto il coraggio di dirle una sola parola.
E inoltre mi tornava in mente la rabbia verso Antonio, che non mi aveva degnata di uno sguardo, (anche se non avevo avuto motivo per aspettarmi che lo facesse), decisamente più interessato a lei che a me.
Alle sei del mattino, gli occhi mi si chiusero da soli e nella mia testa si fecero strada sogni in cui il protagonista era Seb, ma che non riuscii a ricordare.
A mezzogiorno mi svegliai, come sempre guardai il telefono e trovai il solito messaggio del mio migliore amico: "Buongiorno rompipalle♥".
Questo mi rassicurò, anche se in realtà non significava niente. Mi decisi ad andare da lui, e in un'ora mi ritrovai già fuori da casa mia, pronta a parlare di ieri sera.
Appena arrivai da Seb, suonai alla porta e aprì lui, in mutande come al solito.
- Oh ciao Giò che è successo? -
Le sue occhiaie rivelavano che neanche lui avesse dormito granché stanotte e, al contrario mio, a quanto pareva neanche stamattina. Subito mi chiesi se fosse perché era stato male o perché anche lui aveva pensato a ciò che era successo.
- Niente, ero passata per sapere come stai.. ieri mi sei sembrato un po' brillo. -
- Ma che dici! Io l'alcool lo reggo benissimo, lo sai. Cosa te lo ha fatto pensare? - non appena mi fece questa domanda capii dal suo sguardo che la sua era una provocazione per farmi parlare di ieri sera e quindi molto probabilmente ricordava. A quanto pareva aveva fatto tutto di proposito. Aspettava solo di sapere cosa ne pensavo. Se gli avessi detto che mi era piaciuto avrei complicato terribilmente il nostro rapporto, se avessi detto di no, sarebbe comunque cambiato qualcosa tra di noi. Decisi di non pronunciarmi.
- Non so, puzzavi molto di alcool e ridevi troppo.- dissi ridacchiando.
- Oh, ma che strano! Un ragazzo che ride alla sua festa di compleanno! - fece lui ironico - entra dai, oggi ci sono di nuovo pancake!-
Così entrai a casa sua, e tutto sembrò essere com'era sempre stato tra noi. Eravamo due semplici amici che si divertivano insieme.
Poco dopo pensai che forse era meglio passare anche da Rosaline e chiarire con lei, scusarmi. Salutai Seb e, senza ovviamente dirglielo, mi incamminai verso casa della mia amica, non troppo lontana da lì.
Quando ero quasi arrivata vidi la porta di casa di Rosaline aprirsi e uscì lei, con un vestitino dall'aria sbarazzina a fondo bianco ma fiorato che si incamminava mano nella mano con un ragazzo verso un motorino.
Con mia sorpresa vidi che lui, prima di sedersi le diede un bacio leggero sulle labbra.
Facendo un passo avanti per mettere leggermente meglio a fuoco il ragazzo, restai bloccata.
I capelli biondi e quello sguardo dolce che spiccava anche da lontano. Non poteva che essere Antonio.
Stentavo a credere a ciò che vedevo.
Lei amava, o così diceva, Seb. Ieri sera sembrava amareggiata per via di ciò che era successo con lui, e adesso la trovavo a baciarsi con suo cugino, che aveva conosciuto solo la sera prima!
Non sapevo neanche il perché, sarei dovuta essere felice perché Rosaline evidentemente non ce l'aveva con me e non si trovava più in una terribile situazione di amore non corrisposto, ma ero infuriata. Avrei voluto dirglielo, ma riuscii a trattenermi, dato che non avrei saputo neanche come e perché litigare con lei.
Mi diressi infuriata a casa, senza capire realmente il motivo della mia reazione. È vero che Antonio mi attraeva, ma non lo conoscevo nemmeno. Non potevo essermi infuriata così per via di uno sconosciuto, in fondo.

*Spazio autrice*

Ciao ragazzi, spero che la storia vi stia piacendo. So che questo capitolo è abbastanza corto ma vorrei sapere cosa pensate della mia storia. Presto arriverà il meglio! Continuo quando raggiungo 20 stelline, un bacio a tutti voi♥

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