ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝟛

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Quando Lynn riaprì gli occhi, giaceva su un lettino d'infermeria in intimo.
"È stata Shoko a curarti, eri veramente ridotta male, devi esserti impegnata al massimo" -disse Gojo seduto su una sedia dall'altro lato della stanza- "se non sapessi usare la reverse technique, non me la sarei cavata solo con qualche ferita" concluse la frase accennando un sorriso sgarbato;
"Satoru... sei per caso diventato un maniaco?" -chiese Lynn mettendosi seduta sul lettino- "per caso ti arrampichi sulle finestre per osservare le ragazze in intimo?" fece ironica;
"Solo quelle che mi piacciono" -rispose immediatamente Satoru facendo linguaccia- "come hai fatto a sciogliere il mio infinito?" chiese poi cambiando tono;
Lynn lo guardò ridendo, fissando il pavimento:
"Diresti mai ad un tuo avversario in cosa consiste il tuo infinito?" chiese all'uomo, facendo oscillare i piedi a penzoloni;
"Se servisse ad amplificare la mia tecnica, certamente" rispose il bianco avvicinandosi alla ragazza con fare disinvolto;
"E se invece che aiutarti, ti portasse solo alla perdita dello scontro, rivelare i tuoi segreti?" canzonò l'albina, guardandolo fisso negli occhi;
"Impossibile, io sono il più forte!" -sorrise Gojo afferrando il mento di Lynn- "sei forte, mi saresti servita lo scorso inverno" continuò il discorso;

"Ti riferisci alla strage di Geto? Mi è stato detto, mi dispiace per ciò che hai dovuto fare" rispose la ragazza, levando la mano dell'uomo dal suo mento
"Non avevo scelta..." -rispose Gojo pieno di rammarico- "comunque!" -esclamò prima di tornare buffone come suo solito- "il tuo primo compito sarà quello di aiutare Itadori a migliorare il suo modo di fare a botte, il tuo secondo compito sarà quello di far esercitare Megumi nell'evocare più shikigami contemporaneamente, credi di esserne capace?" chiese ironico, ergendosi imponente di fronte a Lynn, che provvedeé poi a spingerlo in modo da scansarselo da dosso;

"Oltre che maniaco sei anche un pervertito?! Non preoccuparti per le mie capacità, piuttosto pensa alle tue!" esclamò scendendo poi dal lettino per rimettersi addosso i vestiti.
Gojo fece scorrere il suo sguardo lungo il suo corpo semi nudo, prima di oltrepassare la ragazza e fermarsi vicino alla porta:
"La tua tecnica consiste nell'accumulare più energia possibile e scaricarla senza interruzioni sul nemico, in modo da non dargli tempo di ripresa, dico bene?" chiese Satoru, afferrando la maniglia;
"Esattamente. Come mai questa domanda?" rispose Lynn senza voltarsi;
"Se accetti un consiglio dal più forte, hehe... riuscirai a battermi solo quando la velocità, forza e destrezza che raggiungi durante il tuo massimo stato di auto-doping saranno la base da cui partire, senza necessità di utilizzare energia malefica ed attivare la tua tecnica" -concluse Gojo, intento ad uscire dalla stanza- "solo allora saremo I più forti";


"Satoru..." -lo bloccò Lynn- "siamo i più forti perché facciamo parte della dinastia Gojo, oppure siamo Gojo perché chiunque sia forte, è destinato ad esserlo?" domandò, voltandosi a guardarlo.
Satoru la fissò per qualche secondo, non trovando però la risposta giusta alla sua domanda, prima di mettersi a ridere:
"Sai, la stessa domanda me la fece Suguru prima di abbandonare definitivamente l'istituto ormai più di 10 anni fa... non so ancora quale sia la risposta corretta" -concluse lui, con un sorriso colmo di risentimento- "ci vediamo!" esclamò felice, cambiando repentinamente il suo umore, prima di chiudere la porta alle sue spalle.

Lynn guardò l'orologio, faceva le 17.00. Le lezioni erano ormai finite, decise quindi di tornare verso il suo alloggio.
Una volta tornata a casa si gettò sul divano di faccia, coprendosi con dei cuscini; una voce sottile proveniente dalla cucina la salutò:
"Ben tornata, mamma!" esclamò un gatto totalmente bianco dai profondi occhi gialli il quale lasciava dietro di sé una piccola sia di fumo nero.
"Ciao bambini, come state?" chiese Lynn dirigendosi verso l'animale, prendendolo poi in braccio e spupazzandolo di coccole;
"Tutto bene, ci sei mancata! Abbiamo fame!" esclamò l'animale, strusciando le sue vibrisse contro il viso della ragazza.

Quello non era un semplice gatto, era il famiglio di Lynn il quale rinchiudeva le anime dei suoi due defunti gatti, non aveva un nome, Lynn si limitava a chiamarlo alternando i nomi dei suoi due gatti e dandogli del loro.
Lynn provvedeé a nutrire la creatura, corse poi a farsi una doccia e si infilò un pigiama, diretta poi a guardare su Deliveroo qualche ristornate nei suoi paraggi dal quale avrebbe potuto usufruire del take away.
D'improvviso il telefono squillò in una notifica, era un messaggio:
>Numero non registrato:
Evelynn carissima! 🤗
Questa è una promessa che feci ad una persona prima di perderla per sempre, affacciati alla porta di casa!

Lynn lesse il messaggio con sdegno in viso per come era stata chiamata e, anche se non aveva registrato quel numero, sapeva benissimo di chi si trattasse: "Satoru..." pensò disgustata.

Si diresse verso la porta per aprirla, dove trovò sullo zerbino del sushi d'asporto e dei mochi al tè matcha. Prese la busta e chiuse la porta, spegnendo lo schermo del suo cellulare, posò poi il cibo sulla cucina intenta a scartare le varie pietanze, quando un altro messaggio illuminò l'apparecchio:
>Numero non registrato:
Prego, non fare complimenti!

Lynn<
Grazie, non ti aspettare nulla in cambio, buonanotte.

Geneticamente Interconnessi {Gojo Satoru x OC} // PUBBLICAZIONE ANNULLATADove le storie prendono vita. Scoprilo ora