ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝟜

141 9 0
                                    


Il giorno dopo Lynn si diresse all'Istituto in tuta.
Una volta giunta in classe ed aver spiegato la giornata d'allenamento ai ragazzi, il gruppo si diresse nello stesso campo dove lei e Satoru si erano affrontati il giorno precedente.
Assegnò ad ognuno dei ragazzi un compito in modo da migliorare la propria tecnica per prendere poi da parte Itadori:

"Avanti bel ragazzo, fammi vedere cosa sai fare fare con quelle mani!" disse, mettendosi in posizione d'attacco coi pugni serrati avanti a sé protetti da dei guantini in pelle bianca;
"Lynn-sensei! Sono ancora minorenne!" rispose Itadori con un sorriso pervertito;
"No, sei solo un debole" esclamò la donna prima di fare un balzo in avanti e assestare un pugno dritto sul muso del ragazzo.I compagni da lontano esultarono, chiedendo a Lynn di aumentare la forza con cui colpiva il giovane, incitandola.

Di controparte Itadori, dopo essersi massaggiato il punto del viso appena colpito, serrò a sua volta i pugni davanti a sé, facendo fruire nel suo corpo dell'energia maledetta:
"Si prepari prof, non creda che ci andrò leggero solo perché è una donna" disse il ragazzo con aria di sfida prima di partire in contrattacco.
I due iniziarono a menare le mani, ovviamente Itadori mise tutta l'energia malefica che possedeva, mentre Lynn si limitava ad utilizzare le sue capacità nel combattimento.
Dopo qualche ora dall'inizio dell'allenamento, mentre continuava a parare incessantemente i colpi del ragazzo dai capelli rosa, da lontano poté scorgere due figure familiari: una era Satoru, l'altra una donna che non avrebbe mai potuto dimenticare dal fastidio che era capace di procurarle, Mei Mei.

I due si avvicinarono piano piano a Lynn, incapace di concentrarsi ulteriormente a causa della presenza della donna, incassando così un colpo in pancia da parte di Itadori:
"Dovresti essere un po' più feroce nell'allenare i ragazzi, Evelynn, altrimenti cresceranno mollaccioni incapaci di fronteggiare le sfide più difficili" disse la donna intenta a salutare i due con un piccolo cenno della mano;
"Ha ragione Mei Mei, Evelynn" -canzonò il bianco- "perché non gliele suoni un po' come hai fatto con me ieri? Tanto c'è Shoko pronta a curare le ferite" continuò Satoru sorreggendosi la testa con due braccia poste dietro la nuca;
"Non ho bisogno di voi due per eseguire il mio lavoro nel modo corretto" disse Lynn intenta a rialzarsi da terra dopo il colpo subito.
Gli sguardi dei tre s'intrecciarono tra di loro, prima che Lynn, facendo perno sulla gamba sinistra e roteando su sé stessa di 360°, calciò Itadori al viso col piede destro, catapultandolo 50 metri avanti loro.

"Oh, questo sì che era un calcio!" esclamò Mei Mei guardando il ragazzo sdraiato a terra;
"Già, mi faresti il favore di girarti nella stessa posizione di prima?" -disse Gojo facendo un cerchio immaginario con le dita come per indicarle di girarsi- "c'è qualcosa che vorrei osservare meglio" disse, alludendo al fondoschiena di Lynn, prima di mettersi a ridere da solo per la sua stessa battuta;
"Grazie, ma non sono per l'incesto" -disse Lynn, facendo un buffetto sul naso di Satoru, prima di dirigersi verso Itadori- "ci si vede, Mei Mei" salutò la donna, senza nemmeno degnarla di uno sguardo.
"Ehy! Quindi quando ti fa comodo siamo parenti, eh?" urlò Satoru prima di allontanarsi con Mei Mei all'interno dell'Istituto.

La giornata proseguì e si fecero velocemente le 17.00, l'orario di ritorno a casa.
Non abitando lontano dall'Istituto, Lynn decise di rincasare a piedi, godendosi la brezza primaverile sulla pelle.
Una volta giunta davanti al portone di casa, si sorprese nel trovare Satoru proprio davanti alle scale:
"Aspetti qualcuno?" chiese Lynn intenta a cercare le chiavi del portone nella borsa;
"Sì, tu" rispose canzonante Gojo, alzandosi e mettendosi di fianco a lei;
"Di cos'hai bisogno?" chiese Lynn, senza smettere di ravanare nella borsa;
"Vorrei allenarti" disse Gojo, avvicinando il suo mento alla sua guancia destra;
"Tu? Allenare me? E perché dovresti?" domandò Lynn sgranando gli occhi e allontanandosi dal ragazzo maniaco
"Beh sai, hai potenziale, hai il Sei Occhi, vorrei raggiungessi in poco tempo il mio livello, così da poterci alternare all'Istituto" spiegò Gojo sollevando la benda dagli occhi e scrutandola affondo.
Lynn rimase bloccata nel fissare quell'infinito blu che definiva le sue iridi, dimenticandosi di averlo anch'essa nelle sue.

"Capisco..." -abbassò lo sguardo intenta a fissare il corpo del ragazzo troppo vicino al suo- "ma chi ti ha detto dove abito?" chiese, cambiando argomento ed entrando nel portone di casa:
"Secondo te chi te lo ha trovato questo appartamento?" -domandò Gojo facendosi strada- "posso entrare?" guardò la donna con gli occhi languidi;
"Certo che sei proprio un maniaco!" esclamò Lynn, tenendogli la porta.

I due si diressero nell'appartamento della ragazza la quale offrì al bianco un bicchiere d'acqua una volta entrati in casa:
"Ah!" -urlò Satoru quando il famiglio di Lynn saltò sul tavolo proprio di fianco a lui- "da quando hai una maledizione come amico?" chiese alternando lo sguardo tra Lynn e la creatura, disgustato;
"Non è una maledizione, è un famiglio, all'interno risiedono le anime dei miei due defunti gatti. Non ho mai accettato la loro morte, considerandoli come figli, quindi li ho fatti resuscitare all'interno di un unico corpo" rispose la ragazza, coccolando il gatto;
"Capisco..." -rispose Gojo, dubbioso- "riguardo l'allenamento..." venne interrotto immediatamente da Lynn;
"Come mai ieri mi hai spedito del take away a casa?" chiese Lynn, sorreggendosi il mento con la mano;
"Suguru aveva una cotta per te, era una promessa che gli feci: ogni volta mi chiedeva se potessi salutarti, o quando saresti tornata in Giappone, diceva di vedere me ma senza tutti i miei difetti" -rispose Satoru, finendo il bicchiere d'acqua- "che poi... difetti, chissà a cosa si riferiva, insomma non credo di avere dei difetti, per lo meno non così insopportabili" aggiunse Satoru sollevando gli occhi al cielo;
"Oh eccome se ne hai, sei sbruffone, infantile ed egocentrico! Comunque, anche io provavo una certa attrazione per Suguru, era molto forte, ma aveva la testa sulle spalle, a differenza tua... è un peccato sia dovuto morire" concluse Lynn senza smettere di coccolare il suo animale.

Gojo rimase in silenzio per qualche attimo prima di riprendere a parlare:
"Continua a non andarti a genio Mei Mei, vero? Anche da piccola perdevi la concentrazione quando mi girava attorno" chiese Gojo con fare superbo;
"Non è quando TI gira attorno, è quando MI gira attorno... semplicemente, lei è un po' come te, spaccona ed egocentrica, ma essendo donna lo è di più, inoltre è una grande stronza, sempre pronta a giudicare, quando il massimo che sa fare è farsi pagare per mandare il giro le sue cornacchie del cazzo!" disse la ragazza, arricciandosi i capelli attorno le dita;
"In realtà Mei è molto più di quel che sembra, per lo meno... come stregone, per il resto sì, è una stronza facilotta, ma dopotutto, è la vita che noi stregoni siamo destinati a vivere, no?" canzonò Gojo, avvicinandosi a Lynn;
"Parla per te, io non voglio essere né una facilotta né vivere una vita priva di sentimenti" -ribatté immediatamente la donna, fissando con sguardo deciso l'uomo- "ma a te di quello che faccio nella mia vita privata non deve importare, cosa ci faceva all'Istituto quella?" chiese senza distogliere lo sguardo;

"Dovevamo parlare con preside Yaga in merito alle maledizioni senzienti, pensiamo che qualcuno di noi stia collaborando con loro, quindi, in cambio di un'ingente somma di denaro, Mei Mei farà da spia per noi" rispose Satoru, appoggiando il gomito sul tavolo una volta avvicinatosi abbastanza alla ragazza;
"Chi pensate che sia?" chiese Lynn, non facendo caso alla vicinanza dei loro corpi;
"Non lo sappiamo... per questo vorrei ti allenassi con me, da domani, un'ora dopo il termine delle lezioni, dalle 17.00 alle 18.00, dobbiamo essere pronti a tutto";
"Capisco... va bene!" -esclamò la donna prima di girarsi verso Gojo e notare che la stava fissando con uno sguardo particolare- "che hai da guardare?" domandò, confusa;
"Niente, mi stavo solo specchiando nei tuoi bellissimi occhi e devo dire che il mio riflesso li rende migliori!" esclamò Satoru con fare sbruffone;
"Sei il solito coglione!" urlò Lynn prima di spingerlo in modo da allontanarlo;
"Oh, sei così focosa anche a letto? Mi piacerebbe provar..." Satoru venne interrotto ancora, sta volta però da uno ceffone.

Il bianco fu costretto ad evacuare dalla casa dell'albina prima di venire martoriato, sapeva bene come farsi odiare e Lynn sapeva bene come muovere le mani.

Geneticamente Interconnessi {Gojo Satoru x OC} // PUBBLICAZIONE ANNULLATADove le storie prendono vita. Scoprilo ora