𝘢𝘯𝘥 𝘺𝘰𝘶 𝘵𝘩𝘰𝘶𝘨𝘩𝘵 𝘵𝘩𝘢𝘵 𝘪 𝘸𝘰𝘶𝘭𝘥 𝘭𝘦𝘵 𝘺𝘰𝘶 𝘨𝘰, 𝘭𝘦𝘵 𝘺𝘰𝘶 𝘸𝘢𝘭𝘬

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Non avevano ancora cenato.

Di solito non cenavano insieme; Kaveh spesso si portava il piatto in camera sua, e, mentre lavorava, mangiava e beveva.

Erano appena le otto. Il ragazzo di liberò dalla presa di Alhaitam e si alzò, dirigendosi, ancora senza vestiti, in cucina.

Al aspettò un attimo, poi si infilò i boxer e lo seguì.

Kaveh si stava versando un bicchiere di vino. L'uomo lo osservò un attimo, pensando.

Essere ubriachi. L'ebbrezza. E se quello avesse risvegliato i suoi sentimenti?

Si disse che provare di certo non avrebbe fatto male.

"Kaveh, quanto vino c'è in casa?" Chiese l'uomo, avvicinandosi all'altro.

Kaveh esitò un attimo, sospettoso: ad Alhaitam non era mai interessato il vino, prima di allora.

Ma poi si arrese, e aprì la credenza.

"Ho solo una bottiglia, Al. Non so cosa tu abbia in mente di far-"

"Voglio provare ad ubriacarmi. Tu lo fai tanto spesso che mi sembra qualcosa di divertente da provare"

Alhaitam ghignò, provocandolo; il ragazzo gli lanciò un'occhiatataccia e cercò di ignorare il commento.

"Possiamo andare alla taverna, se vuoi. Chiude tipo alle tre" Kaveh ce la mise davvero tutta per non guardarlo, ma alla fine non poté fare a meno di posare lo sguardo su di lui con una punta di speranza negli occhi.

Alhaitam gli si avvicinò, gli scostò una ciocca di capelli dal volto e disse "Offro io, che ne dici?" chissà perché guardandolo negli occhi, molto intensamente.

"Ci... ci sto"

Kaveh era arrossito fino alla punta dei capelli. D'altronde era un ragazzo innamorato.

"L'ultimo, Enteka. Poi andiamo" Disse Al, facendo cenno al barista di portagliene un altro.

"Anche questo e quello prima dovevano essere gli ultimi..." Puntualizzò lui con un sorriso buono sul volto. Portò ancora due bicchieri di vino, che presto rimasero vuoti come tutti gli altri sul tavolo.

Kaveh era ubriaco fradicio, e aveva lo sguardo puntato su Al, in un misto tra l'ammirato e il confuso.

"Tu... reggi bene l'alcol" Disse in un rantolo, per poi cadere nuovamente con la testa sul tavolo.

Alhaitam lo guardò con tenerezza. Sì, anche lui era ubriaco, certo non quanto Kaveh, ma non si sentiva particolarmente felice, o triste o tantomento innamorato di Kaveh. Aveva semplicemente la vista annebbiata, i sensi offuscati e un'incredibile voglia di altro vino. E aveva voglia anche di Kaveh. E forse era un pochino più calmo del solito.

Tornato a casa, avrebbe preparato un panino e poi avrebbe portato l'altro a letto.

"O-okay... Enteka, ti posso pagare domani? Passo... passo per le nove" Disse Al a fatica, alzandosi lentamente dal tavolo.

"Beh... va bene, suppongo. Porta Kaveh a casa, quel povero disgraziato non si regge in piedi"

Alhaitam annuì, sorridendo internamente. Si, avrebbe portato Kaveh a casa.

Picchiettò la spalla del ragazzo e lo aiutò ad alzarsi, per poi camminare con lui fino a casa, sorreggendolo con un braccio attorno alla sua vita.

Dieci minuti dopo un barcollante Alhaitam e un a dir poco sbronzo Kaveh erano sotto le coperte, avvinghiati l'uno all'altro.

Magari il vino non aveva risvegliato le emozioni sopite di Alhaitam, ma almeno l'uomo poter dire di aver avuto uno dei rapporti sessuali migliori della sua vita.

𝐑𝐄𝐕𝐄𝐍𝐆𝐄 ➣ 𝗸𝗮𝘃𝗲𝘁𝗵𝗮𝗺Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora