Alibi errato?

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La polizia non ci ha messo molto a chiamarci a testimoniare ,dopotutto Thomas era in locazione in una nostra casa,dovevamo aspettarcelo.Alex aveva un alibi per entrambi,ma ero comunque terrorizzata ,perché se non avesse funzionato ci aspettava l'ergastolo .Meglio evitare prigione e reputazione distrutti no?
Ci siamo svegliati tardi quella mattina,assonnati e molto agitati,abbiamo fatto colazione ,ci siamo preparati ,siamo usciti e abbiamo preso un bus verso la centrale di polizia più vicina .Il tempo atteso lì dentro fu un suicidio ,eravamo terrorizzati.Il bus si fermò e scesimo dai gradinetti ,per poi appoggiare i piedi sull'asfalto ,poi procedemmo verso la centrale .Iniziammo a salire la scala di pietra prima della porta,e suonammo all'unico campanello presumibilmente funzionante .Stavo letteralmente tremando dal terrore.La porta sì aprì con un clik ed un poliziotto leggermente robustello ce l'aprì con un freddo"Buongiorno",incoraggiandoci ad entrare in caserma.La stessa era gialla,con le piastrelle nere e delle poltroncine beige nella sala d'attesa,sulle quali ci sedemmo poi.Attaccai il cappotto all'appendi abiti e ci avvicinammo alle poltroncine,facendoci strada nella piccola anticamera fra la sala d'attesa e l'ingresso .Insieme a noi sulle poltroncine c'erano una donna di mezza età con il tacco a spillo nero,Electra e la figlia Margot,abbastanza grande per parlare con la polizia.Avevano entrambe un 'aria distrutta e molto triste.Aspettammo lì un'oretta circa,ed i crampi alla schiena iniziarono a farsi sentire,quando,ad un certo punto,lo stesso poliziotto che ci aveva aperto la porta ci chiamò ad entrare nella sala per gli interrogatori con un gesto della mano.Mi alzai in piedi e iniziai a camminare verso la piccola porta in legno lucidato ,che venne spalancata dall'interno ,da un altro agente ,stavolta biondo ,ma sempre scorbutico.Si sedette ed iniziò a parlare:
<buongiorno ,è un piacere conoscervi,sono il detective di polizia Andrea Napoleoni ,possiamo iniziare?>
<Salve,sì >risposi io
Dopo diversi convenevoli partì l'interrogatorio con le seguenti domande:
<Quand'è stata l'ultima volta che avete visto Thomas Winslow?>
<Il 10 luglio di quest'anno >fece Alex
<E in quale occasione?>
<Doveva pagare l'affitto>Dissi
<E poi?>
<Basta >Risposi
<Dove eravate la sera del giorno in cui è morto?>
<A casa >
<E cosa stavate facendo a casa?>Uno sguardo tagliente ci sollecitò a rispondere in fretta.
<Facevamo il bucato ,e nulla di più> Risposi innervosita.
<E cosa fanno due adolescenti fi 22 anni il sabato sera a casa facendo il bucato?>
<Ci scusi ma a questa domanda abbiamo già risposto>Disse Alex
<Ricordatemi la risposta allora>Un'altro sguardo perfido soffocò l'aria
<Facevamo il bucato,chiedete anche ai vicini>Rispose Alex scocciato.
Quel giorno dopo qualche approfondimento sul perchè stessimo facendo il bucato il sabato sera ci rimandò a casa.Aveva funzionato?Ne dubitai ,ma tanto avevamo comprato dei biglietti ferroviari per Mosca,quindi ero mezza salva,giusto nel caso le cose si complicassero .Dopo essere usciti dalla caserma eravamo esausti e così ofrii ad Alex un caffè shekerato da Piccadilly Coffe,che si trovava a pochi minuti da noi .
Bevemmo il caffè e co rimettemmo in cammino verso la prima metropolitana che trovavamo per il ritorno a casa.L'unico pensiero che però mi passava per la mente era in quanto tempo avrebbero scoperto che eravamo noi i colpevoli.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 22, 2023 ⏰

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