Ho cambiato delle cose del primo capitolo. Il fratellino di Elisabeth è più grande.
Ps. Scusate per il molto ritardo ma sono partita e non ho avuto tempo.Appena lo vidi, urlai e corsi verso casa. Sulla soglia, guardai indietro per cercarlo con lo sguardo. Passai in rassegna ogni angolo,ogni spettone di pavimento ma niente.
A terra non c'è nulla. Sulle pareti non c'è nulla. Negli angoli non c'è nulla. Lui è scomparso.
Mi richiudo la porta alle spalle, pur sapendo che non servirà a molto.
Se quel servo vuole entrare entrerà, se ti vuole trovare ti troverà, lo sai che lo può fare. Non dimenticarti che lui...
Che lui è fatto di ombre...
Deglutii, spaventata. Perché era tornato? Cosa voleva ancora?
Riaprii la porta, e mi guardai attorno ancora una volta in cerca di qualcosa di sospetto. Tetti, case zerbini correvano sotto il mio sguardo. Ma nessuna ombra inquietante. Neanche la mia, era tornata la mia normalissima ombra.
Mi richiusi la porta alle spalle.
Spaventata, non sapevo cosa fare. Mi misi una mano nei capelli. Poi mi diressi in camera mia ma cambiai idea.Andai di nuovo in cucina e presi un coltello.
Non sapevo bene come funzionasse ma, anche se fatto di ombre, lui poteva prendere un coltello e tagliare la gola a qualcuno. Lui rappresentava un ponte tra il mondo dell'ombra e la realtà, quindi magari si poteva uccidere con un coltello.Presi il coltello più affilato che avevo. In più, dopo essere tornata nella mia stanza, aprii un piccolo cassettino dietro dei libri, facendo apparire una piccola Ruger MAX - 9.
Andai in camera di mio fratello. Sapevo che non avrei dormito ma mi coricai comunque accanto a lui con quella piccola pistola nascosta sotto il mio corpo. Lasciai in coltello sopra la scrivania, in caso di emergenza. Avevo una fottuta paura. Appena Alex sarebbe tornato mi avrebbe semplicemente vista nel suo letto, e avrebbe pensato che avevo fatto un incubo. Il coltello non lo avrebbe neanche notato. Avevo una fottuta paura.
Lui era la ragione per cui in quei anni avevo avuto problemi di insonnia. Lui era il motivo per cui avevo di nascosto quella pistola a soli 5 anni. Non era giusto. Una bambina non doveva vivere nella paura.
Eppure tu.. pensai tu mi hai fatto passare un infanzia terrificante. L'innocenza di una bambina di soli 3 anni non contava e non conta nulla per te. Mi hai distrutto. Ma non te ne frega niente. Tu non hai pietà. Tu punti soltanto a terrificarmi e uccidermi. Non desideri altro. Ma non ci riuscirai. Farò di tutto perché tu non ci riesca. Tanti anni fa tu mi dissi: "tutta la vita è una sfida. Non puoi superarla." Ma io con tempo ho capito che non è vero, che si può riuscire a vivere felici anche senza rimpianti ne dubbi .
Accetto la sfida, Kakin.
*
La notte passò tranquilla. Ero rimasta sveglia fino alle 5 del mattino poi ero crollata perché ero davvero esausta. Mi ero risvegliata alle sei in un bagno di sudore avendo sognato che lui riusciva ad entrare in casa mia e distruggeva tutto. Compresi me e mio fratello. Compresa la cucina. Compresa quella maniglia che si era rotta tanti anni fa e che non avevamo più aggiustato. Compresa la porta da cui entrava lo zio ogni tanto, ma che voleva dire, "venite ho qualcosa per voi", ogni volta che si apriva. Compreso il lettino. Comprese tutte le cose che c'erano nello sgabuzzino che presentavano il nostro passato. In un'ora soltanto mi ero resa conto di quanto tenessi veramente a quella casa.
Ma non era stato così. La camera era intatta. La cucina pure. La maniglia era ancora al suo posto. Mi alzai e guardai un po' in giro per essere sicura che tutto fosse apposto.
Vagai per tutta la casa in cerca di un segno. Ma niente. Assolutamente nulla. Non c'era niente fuori posto, nemmeno il coltello che avevo poggiato sul tavolo la sera prima. Era tutto perfetto.
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Ombre-
HorrorAvete mai avuto paura del buio? Elisabeth si. È normale, per tutti i bambini, avere paura del buio, no? Non proprio in questo caso. Perché Elisabeth non era spaventata da quello che pensava ci fosse dentro al buio. Lei era spaventata da quello che...