Stay with me, please.

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Passarono varii mesi e la fine della scuola stava arrivando.
Quell'anno avrei avuto l'esame di terza media ma non mi preoccupava affatto dato che io ero molto brava a scuola.
Io e Bill in quei mesi legammo tantissimo, ci comportavamo da fidanzati anche se non lo eravamo.
Ci piacevamo a vicenda ma era ancora troppo presto per dirselo.
La band acquisì popolarità e dunque i paparazzi a volte si facevano trovare fuori da scuola.
Nelle ultime settimane era difficile rimanere con Bill nel dopo scuola perché doveva scappare con suo fratello dai paparazzi, a volte però riuscivo a rimanere con lui e lavorare insieme: io organizzavo varie cose per la band.

Un giorno alla fine della scuola uscii in corridoio senza dare peso a Bill.
Appena misi un piede fuori dalla scuola vidi un mucchio di gente restare ferma davanti all'ingresso come se aspettasse qualcuno.
Tornai dentro.
Vidi Bill arrivare senza il fratello.
Appena mi vide si fermò davanti a me e iniziammo a parlare.
-Secondo me ti aspettano fuori - dissi con tono ironico.
Lui si avvicinò a me e mi prese per mano.
-Mery, io voglio uscire da questa porta con te, voglio che tutti vedano che io esco con te per mano. - lo guardavo come se stesse parlando un'altra lingua - Resta con me, perfavore.
Non aspettò altro dopo quelle parole che mi tirò fuori e iniziammo a camminare entrambi verso il cancello.
Ero in imbarazzo, non mi ero mai sentita così tanti occhi addosso.
I flash mi accecavano. Bill lo notò.
Mise la sua mano davanti ai miei occhi e mi strinse a se.
Arrivammo alla macchina con i vetri oscurati.
Salimmo e ci avviammo verso casa Kaulitz.
Dentro alla macchina c'era già Tom con la loro guardia del corpo, stavano davanti.
Dopo un po' di strada Bill mi prese le mani e iniziò una conversazione.
-Mery, so che quello che ti sto per chiedere ti sembrerà assurdo, ma iniziamo ad essere famosi e ci serve una ragazza che lavori con noi.
Lascia la scuola e lavora con noi, ti prego.
A quelle parole rimasi spiazzata.
Avevo un sogno nel cassetto: quello di imparare le lingue e girare il mondo.
Vidi Tom guardarmi dallo specchietto.
-Io, ecco, non lo so, Bill ci devo pensare.
-Vabene, non voglio pressarti, però voglio che tu resti con me, per favore.
Arrivammo a casa Kaulitz e scendemmo tutti.
Bill propose di andare a prendere delle pizze.
Io accettai e chiesi se potessi andare con lui.
Tom mi prese un polso e disse:
-Resta a casa.
Non dissi nulla e lo ascoltai, rimasi sola con lui.
Ci sedemmo sul divano.
Silenzio.
Tom lo spezzò dicendo:
-Fai tanto la timida con me, poi con mio fratello sembrate fidanzati.
Ridacchiai leggermente e sentì Tom che mi tirò verso di lui.
Mi abbracciò e si sdraiò.
Io ero molto in imbarazzo.
Con Bill mi permettevo di fare certe cose perché avevo confidenza, ma con Tom era strano.
Lui mi fece appoggiare la testa sul suo petto ed iniziò a giocare con i miei capelli.
-Bill è davvero fortunato ad avere una come te.
Perché stava dicendo quelle cose?
Non capivo.
Mi spostò dalla parte "chiusa" del divano.
Eravamo faccia a faccia.
Sentivo il suo respiro.
Guardavo quegli occhi in cui potevo ancora vedere il bambino che c'era in lui.
Erano uguali ma diversi da quelli di Bill.
Sentimmo Bill aprire la porta, così mi alzai di scatto e corsi da lui.
Mangiamo le pizze e poi ci mettemmo di nuovo tutti sul divano.
Io ero in mezzo ai due gemelli.
Guardavamo la tv quando mi sentii una mano sulla coscia.
Spostai lo sguardo in basso e vidi la mano di Tom.
Non sapevo cosa fare, non sapevo come muovermi.
Ero in panico.
Bill lo notò ed era gelosissimo.
Cosi mi prese e mi fece sedere sulle sue gambe.
Io gli misi le braccia intorno al collo ed appoggiai la mia testa sulla sua spalla.
Iniziò a farmi delle dolci carezze lungo la schiena.
Mi addormentai in braccio a Bill.

Mi svegliai, fuori era buio.
Non ero sul divano ero su un letto.
Avevo una mano su un fianco.
Mi girai lentamente e vidi Tom.
Tom? Ma se mi ero addormentata da Bill.
La poca luce che c'era illuminava i suoi dolci lineamenti.
Lo guardai attentamente.
Il mio sguardo passò dalla sua mascella serrata alla sua bocca, al suo naso perfetto, ai suoi occhi ed alle sue folte sopracciglia.
"Come fate ad essere così uguali ma allo stesso tempo diversi" pensavo.
Avevo freddo perciò mi avvicinai a lui e lo strinsi.
Sussultò ed aprì gli occhi.
-Bill è andato a scuola, oggi stai con me mio angelo.
A quelle parole mi sciolsi completamente e caddi in un sonno profondo tra le braccia di Tom.
Era strano come sia lui che suo fratello mi mandavano fuori di testa.
Non è che mi stavo innamorando di entrambi?

Spazio autrice
Ehiii ragazze com'è la storia?
Chissà cosa succederà!
scusate per eventuali errori grammaticali
un besooo💋

I love you, but you are not mine - Bill & Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora